FARRONAIT

SI SALVI CHI PUÓ


Tutto é iniziato circa un anno fa.Rovereto 2004: come ogni mattina sono in universitá. Oggi sono uscito presto da casa, come ogni mattina, alle 7.20 sono salito in sella alla mia bici e ancora semi-addormentato mi sono avviato verso la stazione dei treni; ho seguito il corto tratto di ciclabile che costeggia la casa di riposo...conosco ogni piú piccola buca di quel corto tratto di ciclabile che costeggia la casa di riposo. Ho preso un pó di freddo e ora,al caldo delle spesse mura dell'ex sanatorio di Mesiano, cerco di ristabilire la mia temperatura coroporea bevendo uno di quegli orribili caffé espressi delle macchinette automatiche. Non ho voglia di seguire la lezione teorica di meccanica delle vibrazioni indotte dai sistemi microparticellari, non ho proprio voglia di sentir parlare di vibriscopi, vibroelasticitá, vibratori, raggi laser e digressioni sulla cucina tradizionale ungherese..sono ancora in preda agli attacchi di sonno e sono nervoso, depresso, espresso, stanco e demoralizzato. Decido di andare in aula computer, in internet. So giá che perderó un'ora della mia mattinata, navigando nel web a caso, senza meta, senza motivo...vorse visitando per l'ennesima volta il sito delle fonderie di ghisa del Gargano, come mi é solito fare. Si apre la pagina web della facoltá. Un'occhiata, un barlume di speranza. Una nuova energia mi pervade il copro rigenerizzando le mie funzioni vitali (e non é effetto della brodaglia solubile che ho appena bevuto). Vedo un nuovo link: Erasmus, bando 205/2006, scade 30 gennaio 2005. Perché no, perché non andare in erasmus in un paese nuovo, mai visto? Si ho bisogno di alienazione, alienazione pura; devo assolutamente lasciare questa condizione di torpore in cui sono caduto, spezzare la tenace morsa di disagio sociale giovanile che da qualche tempo mi sta stringendo, liberami dai freni che mi costringono in questo stato d'animo che annulla l'uomo. Ho bisogno di alienazione vera. Una volta arrivato a casa, decido di festeggiare con un bel piatto di fagioli bianchi per merenda.Per alcuni mesi cerco in internet la mia destinazione: una destinazione che mi piaccia, una destinazione sincera, buona, gustosa. Mi piazzo davanti al computer ogni sera a casa, con uno spiedo di pasta di porco in una mano, un boccale di birra bavarese da litro nell'altra e una musicassetta degli inossidabili articolo trentino come sottofondo a tutto volume. Finalmente la trovo...é in Finlandia in una graziosa cittadina nata sulle sponde di un gelido lago; si racconta che in quell'lago un tempo uno scienziato perse un avambraccio, le cause sono ignote.Il giorno seguente mi precipito in ufficio erasmus...chiuso. Finalmente incontro la responsabile erasmus e avvio le pratiche per la mia domanda. Sará un'impresa lunga e pericolosa, ricca di insidie e trabbocchetti...giá lo so. E il primo ed unico non tarda ad arrivare. Unico e ultimo perché decreta una situazione senza via di ritorno, una situazione estrema che mai mi ero immaginato potesse accadermi: perdo la mia meta, il lago, la Finlandia, l'avambraccio.. e non sto qui a spiegarvi i motivi: insomma tutto é accaduto per cavalleria, ho ceduto la mia destinazione ad una ragazza, forse ammaliato dalle sue fini e aggraziete caviglie, perché per il resto faceva proprio schifo, amici miei, faceva proprio schifo. Veramente schifo. Abbattuto e ancora stordito per l'accaduto imbatto nel buon vecchio Brus, compagno di universitá, che subito mi dice che sono stato un mona. Concordo. Mi offre un caffe e iniziamo a parlare dei suoi problemi in pizzeria. Lui durante i fine settimana fa il cameriere e c'é il suo capo, il nano, che non é proprio quello che si puó definire un gentiluomo. Tutti hanno i loro problemi, anche il buon vecchio Brus ha il suo: il nano. Da quel momento passo molte serate a casa incollato al monitor del mio calcolatore a cercare una destinazione alternativa. Sempre con spiedo di pasta di porco, boccale, Articolo Trentino a tutto volume e questa volta armato anche di posacenere in acciaio zincato e pacchetto di sigarette. Ho iniziato a fumare, fumo in casa davanti ai miei e a mia sorella...e pure loro stanno iniziando a prendere il vizio. Dopo vario tempo finalmente incontro una destinazione... avvio la pratica, firmo carte, aspetto, aspetto, burocrazia varia, aspetto, aspetto e finalmente ho la risposta.....mi hanno accettato posso partire...e parto.Ecco ora sono qui, in Portogallo, a Porto, giá da qualche mese. Ho finalmente trovato la purezza alienante che cercavo e anche la pura alienazione. Sono felice e in pace con me stesso e con gli altri. Ma qualcosa nelle ultime 24 ore sta cambiando. Ieri ho liquidato i miei amici olandesi con una scusa senza fondamento, palesemente incredibile, e mi sono messo davanti alla televisione a guardare Porta a Porta. Si abbiamo il satellite. Sono caduto in depressione, in malinconia. Bruno Vespa mi ha irritato, gli invitati mi hanno abbattuto. Sono andato incontro all'alienazione impura, quella pericolosa...quella che mi aveva colpito i mesi prima della mia partenza. E oggi l'altro fatto: ho iniziato a scrivere questo post, arrivato a metá l'ho salvato e sono andato a lezione; sono tornato in aula computer, sono entrato nel mio profilo utente ma del file salvato non c'era traccia. Ho dovuto scrivere tutto da capo. Sono andato incontro all'alienazione impura, quella pericolosa...quella che mi aveva colpito i mesi prima della mia partenza. Ma sapete di cosa mi sono reso conto? Che sotto sotto quello stato d'animo un pó mi manca... e mi manca anche la mia cittá, la mia famiglia e i miei amici, le montagne, la mia universitá, lo spiedo di pasta di porco e il boccale da litro, il lago finlandese che avrei conosciuto, la Finlandia, l'avambraccio dello scienziato...ma soprattutto mi mancano tutte quelle buche del corto tratto di ciclabile che costeggia la casa di riposo.La mia coinquilina mi chiama, devo andare a farle da mangiare...vi lascio.