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Cocainomani: chi paga?


Ormai è sotto gli occhi di tutti. In Italia non è mai girata tanta cocaina. Non servono i dati del Ministero della Salute per accorgersi che il fenomeno è fuori controllo da un pezzo. L'ultimo allarme viene dalla ASL di Milano secondo cui nel triennio 2006-2008 si registrerà un aumento del 26% delle persone in trattamento. Persone cioè che, consapevoli della loro tossicodipendenza, si rivolgono al Servizio sanitario nazionale per venirne fuori. È notizia dell'ultima ora che la Giunta lombarda, su proposta dell'assessore alla Famiglia e alla Solidarietà Gian Carlo Abelli, ha stanziato quasi mezzo milione di euro per i Centri per il trattamento e la riabilitazione dei cocainomani. Così mentre in Texas si lavora a un vaccino anti-coca, da noi ci si attrezza per correre ai ripari quando il bubbone è già scoppiato da un pezzo.In Rete la questione è all'ordine del giorno da mesi. In più occasioni nei blog e nei forum, liberi da imbarazzi e moralismi, si è discusso dell'uso e dell'abuso della ex "droga dei figli di papà". Un post mette sul piatto un'altra questione: chi pagherà le cure per disintossicare chi ha scelto di rovinarsi la vita pippando cocaina pur di andare a mille? "Ma naturalmente i contribuenti, magari anche quelli che da oggi (2 gennaio) pagano il ticket per entrare a Milano città con l'auto. (...) Non capisco perché i soldi dei contribuenti vengano sperperati per curare gli sfizi di alcuni coglioni che tirano la coca. Il cocainomane per curarsi metta mano al portafoglio come quando compra la cocaina". Cinico ma sensato. (Libero News)LEGGI ANCHE:- Italiani cannaioli- Torino, la stanza del buco