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SCUOLA


PIANO INVIATO A SINDACATI, CONFERMATI TAGLIROMA - Conferma del maestro unico alle elementari, ma anche alla scuola d'infanzia, con la riduzione degli orari di lezione per medie e superiori. Mantenimento del tempo pieno, riduzione e accorpamento degli istituti con un numero non adeguato di studenti, escluse realtà come le piccole isole e le zone di montagna. Aumento del numero degli alunni per classe, razionalizzazione dei piani di studio. Tagli per 87 mila docenti e 44.500 Ata (ausiliari tecnici amministrativi). Reinvestimento del 30% delle "economie" realizzate (pari a circa 2 miliardi di euro in tre anni) per premiare il merito e lo sviluppo professionale. Sono questi gli elementi principali del piano "Gelmini" per ridisegnare la scuola, che è stato inviato oggi ai sindacati, dopo i confronti avvenuti la scorsa settimana e ieri. Rispetto alle bozze finora circolate, il piano presenta conferme e alcune "limature", con una visione più generale rispetto ad alcuni dettagli finora emersi, come l'eliminazione del latino dai licei scientifici, non menzionato nella versione inviata ai sindacati. Tre le aree di intervento: revisione degli ordinamenti scolastici; riorganizzazione della rete scolastica, ivi compresi i centri territoriali per l'educazione degli adulti e i corsi serali; razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane delle scuole. Ecco la novità per ogni livello di scolarizzazione. - SCUOLA D'INFANZIA: L'orario obbligatorio delle attività educative, si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione e riorganizzando il più possibile il funzionamento delle sezioni di una medesima scuola sulla base di tali opzioni. Le conseguenti economie di ore e di posti potranno consentire nuove attivazioni e conseguentemente l'estensione del servizio. - MAESTRO UNICO: Nella scuola primaria va privilegiata l'attivazione di classi affidate a un unico docente e funzionanti per un orario di 24 ore settimanali. Le economie derivanti da questo modello didattico - allo stato non quantificabili, spiega il piano - "consentono di ottenere ulteriori risorse che potranno ridurre l'incidenza degli altri interventi". - TEMPO PIENO ALLE ELEMENTARI: Resta comunque aperta la possibilità di una più ampia articolazione del tempo scuola, tenuto conto della domanda delle famiglie e della dotazione organica assegnata alle scuole, nel rispetto dell'autonomia delle stesse. Le relative opzioni organizzative possibili sono le seguenti: la prima (27 ore), corrispondente all'orario di insegnamento, con esclusione delle attività opzionali facoltative; la seconda (30 ore) comprensiva dell'orario opzionale facoltativo e con l'introduzione del maestro prevalente; quest'ultimo nei limiti dell'organico assegnato, integrabile con le risorse disponibili presso le scuole. Potrà altresì aversi una estensione delle ore di lezione pari a un massimo di 10 ore settimanali, comprensive della mensa.- INGLESE: L'insegnamento della lingua inglese è affidato a un insegnante di classe opportunamente specializzato. - SCUOLE MEDIE: L'orario obbligatorio delle lezioni per la scuola secondaria di I grado è definito, in via ordinaria, nella misura di 29 ore settimanali (rispetto alle 32 attuali) Sono fatte salve le situazioni ordinamentali relative alla classi a indirizzo musicale. - LICEI: L'orario obbligatorio di lezione nei licei classici, linguistici, scientifici e delle scienze umane sarà pari a un massimo di 30 ore settimanali.- ISTITUTI: Per i tecnici e professionali il numero degli indirizzi di studio dovrà essere opportunamente ridimensionato tenendo conto anche delle proposte del documento finale predisposto dall'apposita Commissione ministeriale di studio. L'orario obbligatorio delle lezioni non potrà essere superiore a 32 ore settimanali, comprensive delle ore di laboratorio.