Ilmondodellefate

le lunghe notti di un poeta


 Le lunghe notti di un poeta  Sono brevi e generose quando donato riposo, lunghe e dolenti quando l’animo è impaziente. Lascia il suo giaciglio, per esplorare il mondo delle meraviglie. Come un uccello alato esce dal suo abitato. Un giardino fatato ove ogni fiore è animato. Un gatto e un topolino che giocano a nascondino. Canti e risate echeggiano d’intorno di gente spensierata. Grilli canterini che svegliano i vicini. Il latrato d’un cane abbandonato che protesta disperato. Lucciole luminose in cerca di uno sposo. Mentre tutto tace ode il vociar dei rapaci. Una musica incantata da un parco festeggiando. Nello sconfinato Cielo giocano vorticosamente come tanti pensieri turbinano nella mente. La cupola stellata Sembra proteggere tutto il creato. La luna un’po’ invidiosa osserva silenziosa ogni cosa. Gli innamorati di baci assetati. L’acqua chiacchierina sgorgare dalle sorgenti vicine i monti e mari ove osa specchiarsi nelle acque d’argento sempre in movimento. Stelle lucenti sempre sfuggenti. Comete buie e ghiacciate vagare nel cielo stellato. Esseri sopranaturali che si mescolano ai mortali. Un Universo subnucleare che può spaventare. Pensa al creatore Di tutte le cose belle che  risplendono nel Cielo e sulla Terra. Agli scienziati d’amore assetati di conoscere il Creato. Nella notte fonda, fonda rientra nel suo tetto come un folletto, ove lo spirito ingegnoso finalmente si riposa. Quale mano Fatata e potente ha costruito il bel cielo lucente? sono le notti del poeta curiosone.   Autore: Colomba Maria Oddi (dal Web)