Ilmondodellefate

Fata Kaka e Fata Petrino


 Fata Kaka e fata Petrino Il giorno in cui videro la luce fata kaka e fata Petrino nel giardino dei Sorrisi.   Era una bella giornata di Sereno nella Terra di Sempre quella volta che fata Erin si svegliò con una strana sensazione alle ali. Aveva come un solletichino che la faceva sorridere e saltellare senza tregua e più provava a soffiare, scrollare, accarezzare o grattare le sue alucce e più il solletico aumentava… Cosa mai le stava succedendo? Fata Erin decise di raccontare quella strana sensazione a Re Ari e alla regina Tecla perciò si diresse decisa al Giardino dei Sorrisi dove i suoi genitori erano soliti passeggiare quando non dedicavano alle questioni di governo. In quelle occasioni di svago privato la regina, che poteva trasformarsi in qualunque animale, si trasformava in un insetto e il re la seguiva prendendola di tanto in tanto in mano per farla riposare. Ma ciò che fata Erin vide quel mattino, giungendo nel giardino dei Sorrisi, fu una scena davvero preoccupante: la regina, che aveva preso le sembianze di un ragno, stava pungendo ripetutamente re Ari sulla mano! Per nulla disturbati dal suo arrivo i reali sposi la salutarono: “ Oh figlia, ben svegliata, ahi, ti aspettavamo, ahi, ahi- disse Re Ari- l’oracolo dice che oggi arriveranno i tuoi fratelli. “Ma, fino ad ora, non si sono fatti vivi- aggiunse sua madre – eppure sto pungendo tuo padre esattamente come accadde quella mattina in cui nascesti tu.” La nascita di fata Erin era stata infatti, davvero prodigiosa e re Ari regina Tecla pensavano che i suoi fratelli sarebbero nati allo stesso modo. “Capisco, ihhihihi, ma io, in verità ihihih, sono venuta a chiedervi un rimedio per il solletico,” rispose ridacchiando fata Erin. A queste parole, le piante del Giardino cominciarono a sorridere e le ali di fata Erin furono scosse da un fremito irrefrenabile, quasi avessero vita propria. Qualcosa stava per accadere. La fatina cominciò a ridere e a scuotersi così tanto che dalle sue ali si spigionò una polvere luminosa che avvolse in una densa nube dorata. Quando la nuvola si diradò, alle spalle di Fata Erin comparvero due esserini luminosi con i suoi stessi occhi verdi e con morbidi riccioli viola. “Io sono Kaka e lui è Petrino si presentarono i nuovi arrivati. Il re Ari gonfiò il petto pieno d’orgoglio, Fata Erin batté festosamente le maniere al colmo della gioia e la regina riprese le sue sembianze originali per poter abbracciare i suoi figli. Da quel giorno regina Tecla, re Ari, Fata Erin, fata Kaka e fata petrino furono una cosa sola.    Autore: Erika Barboni (dal Web)