Ilmondodellefate

Giulia e le Fatine del Bosco


Giulia e le Fatine del Bosco C’erano una volta due gemelle che vivevano in un castello, con i loro genitori. Entrambe erano molto belle. Avevano i capelli lunghissimi, una bella figura, occhi azzurri e una pelle color porcellana. L’unica cosa che però non avevano in comune era il carattere. Giulia era buona, mentre sua sorella Elisabetta era molto presuntuosa e arrogante. Una cosa che però fisicamente le poteva distinguere, era  che Giulia aveva un neo a forma di stellina dietro al collo. A volte persino la mamma, dato che erano identiche, alzava i lunghi capelli per vedere se parlava con Giulia o con Elisabetta. Un giorno arrivò al palazzo il principe Federico, figlio del re di un regno lontano  con il padre delle gemelle stava facendo degli accordi commerciali. Il principe ebbe modo di conoscere le due gemelle, perché si fermò parecchi giorni, al fine di portare a termine la sua missione con loro. Ma spesso capitava che si trovava a parlare di più con Giulia che con Elisabetta. Giulia era dolce e lo ascoltava dolcemente, Elisabetta era sempre un po’ superba. Il principe finì che si innamorò di Giulia e, quando la sorella lo venne a sapere si ingelosi. Doveva trovare il mondo per liberarsi di lei. Non sopportare che il principe preferisce la sorella a lei. Quindi con uno stratagemma cercò di allontanare Giulia. Le disse di andare nel bosco perché il principe la stava aspettando. Lì in realtà aveva assunto un balordo perché la rapisse la nascondesse. Difatti una volta nel bosco Giulia, fu rapita e gettata in un pozzo. Quel pozzo era speciale. Era la casa delle “MINIFAIRE DEL BOSCO” e li Giulia trovò tante piccole fatine che la rincuoravano. Esse avevano una sfera con cui si aggiornavano su ciò che accadeva nel Mondo Esterno. Scuotendo la sfera Giulia vide la sorella che si era fatta passare per lei e vide anche che il principe le faceva la proposta di matrimonio. Infatti Federico era convinto di sposare Giulia perché Elisabetta la imitava in tutto, anche  nel suo carattere. Il pozzo era altissimo e sembrava non ci fosse una via di uscita. La minifaire dispiaciute dell’accaduto  e per l’inganno della sorella decisero di organizzarsi tutte insieme e riuscirono a sollevarla. Erano migliaia di fatine e ognuna di loro aveva preso un pezzettino di vestito e di capelli e così riuscirono a sollevarla e a liberarla dalla prigionia del pozzo. Le fatine la aiutarono a trovare la strada per tornare al castello. Grazie all’aiuto delle fatine Giulia arriva al castello dove incontra il principe e la sorella che stavano parlando col padre riguardo alle loro nozze. Appena li vide le corse incontro gridando all’inganno. Nessuno le credette. Tutti pensarono che la vera Giulia fosse la gemella di Elisabetta prepotente. “Sono io la vera Giulia non lei” continuava a gridare la vera Giulia. Ed Elisabetta: “Ma dici Elisabetta! Tu sei sempre stata invidiosa, ora per gelosia vorresti rovinare tutto. Le grida richiamarono la mamma. Solo lei sapeva che l’unica cosa che poteva distinguerle era quel neo a forma di stellina. Allora la madre per riconoscerle alzò i capelli alle due scoprire chi fosse Giulia e chi Elisabetta. Ma furbamente Elisabetta si era disegnata anche lei un piccolo neo. Dunque sembrava che nessuna delle due fosse Elisabetta, ma era anche ovvio che una delle due mentiva. Il principe era sbigottito e anche lui non riusciva a capire chi fosse la leale Giulia, e se fosse stato veramente ingannato. Il principe ebbe in mette un piano. Mentre tutti discutevano animatamente si allontanò, chiamò il servitore e all’orecchio gli sussurrò una cosa. Dopo un po’ il servitore gli portò una lettera dal suo regno “Mio caro figliolo ti scrivo questo breve messaggio per dirti che il tuo  castello è stato mandato a fuoco e oramai hai perso le tue ricchezze.” Mentre leggeva questo messaggio di fatto la vera Giulia gli corse incontro e con occhi dolci gli assicurò che avrebbe amato per sempre e comunque. Oramai svelata la vera identità il principe potè confessare che era uno stratagemma e che per lui nulla era cambiato. Elisabetta era furente, ma lo erano ancora di più il re e la regina che la punirono decidendo per lei un mese come aiutante sguattera in cucina. Il principe e Giulia organizzare le loro nozze e così vissero felici e contenti.” Tratto da: Ricominciamo dalle Fiabe Raccolta di fiabe scritte dagli alunni di 1° A F (Dal web)