FATA VANITOSA

Post N° 20


Piegato hai il capo e mi guardi;e la tua veste č bianca,e un seno affiora dalla trinasciolta sull'omero sinistro. Mi supera la luce; trema,e tocca le tue braccia ignude. Ti rivedo. Paroleavevi chiuse e rapide,che mettevano cuorenel peso d'una vitache sapevo di circo. Profonda la stradasu cui scendeva il ventocerte notti di marzo, e ci svegliava ignoticome la prima volta.(quasimodo)