DIRE O NON DIRE

SESSOTERAPIA FEDERICA E LE ALTRE


Messaggio N°8708-01-2007 - 20:3SESSOTERAPIA
Non ho idea se la soluzione trovata da questo ginecologo sia vera o soltanto immaginata e se davvero un professionista possa ricorrere a questi mezzi per ottenere quello che si è prestabilito. Non so se le sedute di sessoterapia implichino dei metodi così poco ortodossi ma la storia narrata da un ginecologo di provata esperienza mi ha fatto sorridere, così ve la racconto come l’ ho sentita.  “Sposati da sei anni con un figlio, si sono rivolti a me- racconta -perché non fanno l’amore da un anno tre mesi e sei giorni.” Fin da subito lei ha dettato le regole e ha fatto le presentazioni per se e per il marito. “Fede -ha detto con una voce gradevole ma stentorea - Federica è troppo lungo preferisco che mi chiami così e Mario. Siamo felicemente sposati da 6 anni”. E’ abile, penso, pone degli sbarramenti iniziali così da vietarmi di scavare nel loro problema. Accondiscendo lievemente con il capo, come per dire che di sicuro la loro è una coppia felice. “Anche solida deve essere se avete trovato la forza di venire da me per il vostro problema. Poche coppie hanno questo coraggio” Parla sempre lei e mi spiega che non hanno nessuna disfunzione ma che appena si crea la condizione giusta per fare l’amore, ecco succede qualcosa. “Gli altri come fanno secondo voi?” “Non hanno niente da fare” è la risposta immediata e sicura di Federica alla mia domanda.  La neutralità terapeutica sta alla base del mio lavoro, ma questa donna mi è davvero antipatica e per un secondo torno solo uomo e penso che nemmeno io avrei voglia di intimità con lei. Rabbrividisco al solo pensiero, mi rimetto immediatamente le vesti di ginecologo-analista e mi dico che devo spostare l’attenzione su Mario che fino a quel momento non ha aperto bocca, facendo però attenzione che lui non mi percepisca come alleato contro Federica ( tiè!! Ti chiamo apposta Federica!!!). E’ troppo rischioso e lascio perdere. Si va avanti per un po’ così: io muovo, lei sbarra, lui tace. Lei è proprio abile e capisco che vuole mettermi nell’angolo, negare la mia autorità, rendermi impotente, come fa con il marito.Quello che sfugge a quel demonio di donna è che io non mi chiamo Mario, non l ’ho sposata, e che ho nei confronti del pover’uomo due vantaggi:1) lei mi paga,2) il divorzio tra me e lei sarebbe rapidissimo, basterebbe indicarle l’uscita.Mi faccio forza di questa mia posizione per imporre la mia autorità e prescrivo alla coppia due settimane di astinenza. Devo essere perentorio in questa fase e così non permetto loro di farmi alcuna domanda sul motivo di questa mia disposizione e con tono conclusivo sottolineo soltanto che “assolutamente non ci deve essere nessun tentativo di avvicinamento perché ne sarebbe a rischio tutta la terapia” Ho sottolineato quel “nessun tentativo di avvicinamento” quasi sillabando la frase e mi scappa da ridere. Passati 15 giorni ci si incontra di nuovo. “ Non ce l’abbiamo fatta! Abbiamo avuto un rapporto dopo 12 giorni” dice lei. Mi dichiaro dispiaciuto e un po’ preoccupato mentre li vedo nella mia mente cancellare il conto fino a quel momento così attentamente tenuto e azzerare i 365 giorni più due mesi..più….”Adesso sarà tutto più complicato- dico- dovrò darvi altri divieti, probabilmente più rigidi!” Giro lo sguardo verso Mario e ho l’impressione che abbia capito il mio giochetto e mi sorrida. Mi era piaciuto questo episodio ma ora raccontandovelo mi rendo conto che noi donne non ci facciamo una bella figura. Purtroppo conosco anch’io qualche “Federica” e allora….. premo invio. Ogni tanto un po’ di critica ci vuole.Ma non aspettatevene troppa….qui da me!a.b.   Inviato da: hesse_fTrackback: 4 -Commenti: 92