DIRE O NON DIRE

IL FILM SBAGLIATO


  
 DARFURBERLUSCONI E CLOONEYSe fosse un film il titolo potrebbe essere semplicemente “Darfur” e di certo sarebbe catalogato nella categoria “drammatico”, visto la tragedia che in questa regione del Sudan, semidesertica, ma ricca di risorse del sottosuolo, si sta consumando, ormai da qualche lustro. Gli interpreti principali di questo che non è un film, ma una storia vera, sono due personaggi entrambi famosi a livello mondiale per motivi completamente diversi.Uno è un attore e di nome fa George Clooney, l'altro è il nostro Presidente del Consiglio: Silvio Berlusconi. La location è di quelle che di solito si ricreano negli studios, perché, pur trattandosi di Palazzo Grazioli, in fondo viene allestita solo una stanza. Per un colloquio di questo tipo, basta un locale signorile e riservato.Il problema in questo film, nasce con le comparse che quel giorno avrebbero dovuto riposare e invece per volere del nostro Presidente del Consiglio vengono chiamate numerose.Clooney già da tempo incontra  capi di stato a cui pone le sue richieste di aiuti per questo paese dove, ancora un paio di giorni fa, per una questione di furti che ha visto contrapporsi alcune tribù, ci sono stati più di 50 morti.Gli incontri, si sono svolti all'insegna della discrezione, e sono andati per lo più a buon fine. Immaginate quindi lo stupore dell'attore quando, entrando nella stanza, si è trovato ad aspettarlo, oltre a Berlusconi,  fanciulle brune, rosse, castane e bionde, alte, medie, piccole, grasse e magre, nostrane o importate, insomma, una più che nutrita rappresentanza dell'universo femminile.  L'attore, sorpresoe imbarazzato dall'inatteso diversivo, si  e  fermato giusto il tempo  per scambiare qualche parola con il premier e se n'è andato con il dubbio di essere entrato nel film sbagliato.Naturalmente, da quell'incontro, non si è visto un euro.a.b.