DIRE O NON DIRE

buonasera dottore


   Buonasera dottore
 È colpa del caldo, se io, che non so cucinare il classico uovo, mi sono trovata l'altra notte, dopo ore di insonnia a preparare un menù che nulla aveva da invidiare al “pranzo di Babette”. Tutto si è svolto nella mia mente, sia chiaro, in cucina non ci ho assolutamente messo piede, ma, il solo fatto che io abbia passato del tempo tra pentole, casseruole, tegami di ogni materiale, spezie e dolci, sta ad indicare che la mia mente ha vacillato. C'erano circa 30 gradi.Naturalmente, non sarò stata la sola, e mi è bastato leggere il giornale il mattino dopo per capire che anche la notte del ministro Gelmini non doveva essere stata serena.Povera me quindi, e povera Gelmini, che con il freddo ci renderemo conto delle sciocchezze concepite e magari sparate ai primi di luglio. Le mie, per fortuna hanno vita breve e si disperdono in genere tra me e me, le sue, invece, purtroppo per lei hanno una risonanza davvero poco invidiabile visto l'argomento.Il mio pensiero folle di mezza estate in fondo diciamocelo, rispetta i canoni di una qualsiasi insolazione, ma per Mariastella però il caldo da solo non basta a spiegare la proposta che ha lanciato all'Italia: una laurea per Bossi. Forse una ulteriore scusante, per la Gelmini, potrebbe essere oltre la calura, l'insonnia ormai prolungata da quando in aprile è diventata madre.Dorme poco e così il caldo, la bimba, gli sbalzi ormonali, la depressione post partum e chi più ne ha più ne metta, visto il caso, la fanno straparlare e “straproporre”.Il ministro dell' istruzione ha infatti suggerito che, ad un altro ministro del suo governo, e già questa proposta è di per se, credetemi, del tutto inconsueta,  Bossi Umberto, da Cassano Magnago, venga data una laurea honoris causa in scienze della comunicazione.Sto ridendo a squarciagola. Non solo per l'idea di una laurea honoris causa a Bossi ma per la laurea in scienze della comunicazione! Certo se avessi in mano una margherita sui cui petali ci fossero, uno di fianco all'altro, tutti i corsi di laurea esistenti in Italia e io dovessi partire da quello che mi sembra meno opportuno è probabile che alla fine, petalo su petalo, disperazione su disperazione, lascerei anche io, come ultimo attracco, a cui aggrapparmi, quel corso di Laurea in scienze della comunicazione definito da Maria Latella, per anni firma del Corriere e ora direttrice di “A”, “ la laurea per le veline mancate”. Se avesse proposto filosofia, o storia o lettere vi immaginate le battute che sarebbero girate dal Trentino alla Puglia nelle varie feste di partito di fine estate. Dire “è un grande filosofo, un grande storico, un grande letterato” fa venire alla mente nomi insigni e quindi paragoni impossibili da reggere per il nostro, ma se uno dice è un grande comunicatore al massimo, alla memoria ci viene un bravo attore o un politico imbonitore, quindi, niente di qualitativamente  elevato, al massimo si può ripiegare, qui, sulla quantità.E di certo Bossi è famoso per spararne o averne sparate, visto che ultimamente la malattia gli ha tolto quel ruolo in cui prima spiccava, tante e grosse. Ripercorriamo negli anni la grande comunicazione bossiana: dal celodurismo, alla spada infilata in ogni posto la fantasia in quel momento lo portasse, fino al linguaggio attuale fatto di un compendio di gesti più eloquenti di ogni parola.Del resto è o non è un trascinatore e si sa le mani in questo hanno sempre avuto un ruolo fondamentale, dai vari saluti fascisti e comunisti al chiaro ed eloquente dito medio alzato, per non parlare delle italiche corna.Del resto se è il ministro dell'istruzione a dire che è degno di una laurea per come sa comunicare, chi sono io per non doverci credere?? Non si dice “Ubi maior minor cessat”!AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!! E' cosi' che si scrive una risata???a.b.