favole verdi

Post N° 4


Giallo nel MedidettareneoLungo le coste dell’Italia meridionale, negli ultimi tempi ,stava succedendo qualcosa di strano. Ormai tutti gli abitanti della costa erano allertati: le Acetabularie, le al ghette verdi, tanto amate sparivano di giorno in giorno. Le Acetabularie sono verdi , piccoline con uno steletto esile esile e un ombrellino tondo, si ancoravano sugli scogli e sui crostacei con le loro radici così piccole da non infastidire nessuno, al massimo davano un leggero solletico ai loro ospiti. Tutti le difendevano come   mascotte del gruppo di quel pezzo di mare. Ma qualcuno non rispettava i patti!!Infatti, già da qualche giorno era sorta la prima preoccupazione:”Mamma, mamma, non ci sono le Acetabularie” aveva detto nuotando il piccolo scorfano“hai ragione, chi sarà stato?Andiamo ad avvertire gli altri” aveva replicato mamma scorfana ,se possibile , ancora più rosso di rabbia. Ma da lì a poche ore, anche in un altro condominio marino si assisteva alla stessa scena. Questa volta ad accorgersi della scomparsa delle alghette era stato il cefalo Baldo che passava di là. Anche Baldo si era fortemente adirato ed era andato di filato da Armandino,il pesce-poliziotto  a raccontare l’accaduto.”chi? Come?non capisco”rispose Armandino ,mezzo addormentato“ma svegliati, ci portano vie le piccoline e tu non ti accorgi di niente?“ma sono sveglissimo. Lo so, lo so quello che è successo. Ci sono state altre denunce”disse il poliziotto Armandino.“Adesso vado a vedere. Che fretta c’è?”“che fretta c’è? “tuonò il cefalo“tu sei pazzo, non capisci. Non possiamo, non dobbiamo perdere le nostre piccole amiche , sarebbe l’inizio di un disastro ambienta,le…ma tu queste cose  fai fatica a capirle..”“quanto sei pessimista. E comunque  io so già chi è stato”“allora dimmelo”“te lo dico, ma siccome sono un poliziotto serio, devi promettermi di non dire niente a nessuno. Questa è una notizia molto riservata e poi, a dire il vero , non ho ancora uno straccio di prova. Oihbò!“mi stai annoiando, fuori il nome, presto!”“prima prometti”“va bene. Prometto sulla pinna di Nettuno che non lo dirò a nessuno”“la conosci la famiglia dei granchetti? sta attento! quelli con il guscio scuro, sono stati loro a mangiare le Acetabulrie così dicendo finse di commuoversi al pensiero delle piccole alghe perdute.Ma nel mare, come sulla Terra , le notizie corrono più del vento e fu così che presto tutti ma proprio tutti gli abitanti di quella costa conoscevano il nome dei vigliacchi che non avevano rispettato il patto di protezione nei confronti delle Acetabularie.“sai” diceva Alfonsina, la granchetta più bruttina della famiglia “sarà che sono brutta, lo so, ma nessuno mi guarda più in faccia e tutti mi voltano le spalle quando mi incontrano. Povera me! Brutta e sola!”piangeva“ah no, no ci deve essere qualcosa che non va. Questo trattamento non è riservato solo a te, tutti noi , da qualche tempo siamo messi da parte in ogni occasione. Trottolina, vai e cerca di capire perché ci trattano così” Trottolina , una granchetta veloce e furbetta, non impiegò molto a capire di cosa erano accusati. Tornò trafelata dalla sua famiglia  e tutto d’un fiato, disse:”dicono che noi abbiamo mangiato le Acetabularie”“Oooohhhh” fu la risposta in coro“Noi fare una cosa del genere? Mai!Neanche a costo di morire di fame”“Vero, vero “gridarono gli altri“Dobbiamo dimostrare la nostra innocenza”“facile a dirsi” disse Trottolina che nel frattempo aveva ripreso fiato”ma come facciamo a provarla ? Il poliziotto ci dirà “Prove!ci vogliono le prove!”“e  noi le troveremo” fu la risposta collettivaNuotava da quelle parti Aristide, l’aragosta più vecchia del fondale e: “dobbiamo nasconderci, anzi dovete nascondervi e vedere con i vostri occhi i vigliacchi che si nutrono con le nostre piccole al ghette”“Aristide, non possiamo., ci scoprirebbero subito!Chiamiamo i polpi, loro sì che sanno travestirsi da scoglio o da sabbia”“è vero, che bella idea!.Fu così che la famiglia dei polpi si divise in due schiere: una con abito chiari e l’altra con vestiti scuri e così travestiti si distribuirono lungo il litorale.Naturalmente nessuno li notò, ma purtroppo, per tutto il giorno non accadde proprio nulla. “ Che i vigliacchi si siano pentiti di quello che hanno fatto?azzardò Alfonsino“non credo proprio. Magari preghiamo la Polipy-family di rimanere nascosti almeno per questa notte , poi decideremo il da farsi”fu la risposta di TrottolinaI componenti della Polipy-family non si fecero ripetere l’invito : a loro piaceva stare così , immobilia riposare, senzaprecare energia. Anche la notte passò senza che succedesse niente,ma…quando il sole stava decidendo di comparire all’orizzonte:”Zitti, fermi qualcosa si muove”disse Califfo, il polpo travestito da roccia“ohhh, ma che cose mi tocca vedere! Non credo ai miei occhi che pure sono grandi!Le patelle si MUOVONO!”“che strano!, ma stà zitto, non farti sentire!”“hai capito? Sono loro, le signorine patelle che vanno a mangiare le piccole Acetabularie. Adesso le affrontiamo”“No, non fermati. Domani andremo ad informare il pesce-polizziotto E’ lui che le deve fermare e ..poi..aspetta, vediamo come fanno”I polpi investigatori videro tutta la famiglia di Patelle che, dopo aver mangiato, piano piano, anzi pianissimo ritornarono ai loro posti, così che , quando il sole era spuntato all’orizzonte, loro erano di nuovo lì, al loro posto, immobili. Gli investigatori riferirono quello che avevano visto ad Armandino, ma il pesce-polizziotto :”non posso fermarle, devo avere delle prove che sono uscite dalla loro casa, nella notte . non posso punirle se non siamo sicurisssimmi di quello che mi dite”“Ma le abbiamo viste con questi nostri  grossi occhi”risposero in coro i polpi investigatori“no, basta!Prove, voglio le prove!”“Te le daremo. Certo, però che hai la testa dura”Delusi, andarono via, ma non si arresero. “Ci deve essere un modo per smascherarle, quelle signorine Patelle. Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima?Vuoi stare come me anche questa notte?”chiese il polpo all’amico polpo Fefè:”certo,ma dimmi come faremo”“hai notato che quando camminano le signorine Patelle lasciano una brutta bava gialla?”“Sì, ho visto”“E’ come nella favola di Pollicino”“non capisco”“ti spiego. Pollicino usava le briciole per non perdere la strada, le Patelle usano la bava gialla per poter ritornare a casa senza perdersi. Noi non dobbiamo far altro che togliere quel filino colorato dalla loro strada. Dopo aver mangiato non sapranno trovare la strada per il ritorno e saranno costrette a rimanere nella zona delle Acetabularie. Le incastreremo”E così fecero.Il giorno dopo non si capiva niente: tutte le Patelle non erano al loro solito posto e tutti gli abitanti del litorale , compreso il,pesce-polizziotto , poterono vedere colpevoli della scomparsa delle alghette. Ci fu una vera rivoluzione! Il popolo del litorale voleva distruggerle per sempre, ma il saggio  Armandino intervenne:”avete ragione ad essere tutti adirati con queste signorine qui. Ma ricordatevi che c’è il dio del mare che farà giustizia. Oggi stesso gli scriverò e gli racconterò tutto . Lui saprà quale punizione infliggere loro.”Fu così che Nettuno decise di paralizzarle per sempre e anche adesso, nonostante abbiano un grosso piede, non possono muoversi. Da quel momento possono mangiare solo quando il dio Nettuno fa loro il regalo di un po’ di acqua salata , ricca di alimenti” volevano far credere a tutti che erano ancorate alle rocce? Bene, le sto esaudendo” disse il dio Nettuno e ritornò nella sua reggia, contento.