classe62

"Una Chitarra ed uno Spinello"


Antefatto:Per noi che abbiamo vissuto solo di striscio, la generazione degli hippies e di Kerouac, di Easy Rider e del Vietnam, delle università occupate e dei collettivi femministi, del Fate l’amore non fate la guerra. Sono stati bellissimi. In due già si parlava di politica, in tre si faceva un’assemblea. La televisione erano due canali, in bianco e nero per giunta, la radio erano le radio libere, quelle che poi sarebbero diventate le radio commerciali.I giornali erano dei letti a due piazze, i tabloid – Repubblica per primo – sarebbero arrivati più tardi.Le librerie di casa erano fatte con le cassette della frutta, il sabato o la domenica pomeriggio erano dedicati al festino in casa di qualcuno, con tanto di giradischi e dischi in vinile, tartine e bevande analcoliche. Il massimo della libidine erano i lenti, mai a luci completamente spente, con relativi strusciamenti.Per la gita fuori porta si faceva la colletta per la benzina, quando con diecimila lire si faceva un pieno. All’ultimo anno di liceo nella mia classe – ma forse in tutta la scuola – uno solo aveva la macchina, ed era la Cinquecento. Finché si studiava esistevano solo i mezzi pubblici e la propria bicicletta, neppure il motorino, e per tenere insieme i libri c’era l’elastico, lo zaino si usava solo per andare in montagna."Una Chitarra ed uno Spinello"Quella estate mi trovavo in campeggio con Enzo e Nicola. Era una slendida giornata di luglio e come tutte le mattine stavamo sdraiati sulla spiaggia, cercando con lo sguardo le ragazze più interessanti da andare conoscere. Avvistate le prede, quattro ragazze dai modi vivaci, ci avvicinammo per invitarle alla solita serata notturna con falò,birre e chitarra.Le ragazze tutte molto belle, venivano da Milano e nei nostri confronti avevano un'atteggiamento del tipo - sai ho consciuto quello.. l'anno scorso sono stata a..discorsi che noi ritenevamo un po da fricchettoni "gergo che in quegli anni si usava per i ragazzi che se la tiravano un po".Cosi al momento dell'invito una di loro quasi seccata risposema oltre al falò e alla birra avete da Fumare? - Nicola il più ingenuo del gruppo rispose - Certo Gauloises!- le terribili sigarette senza filtro di quegli anni. La ragazza sempre più scocciata replicò seccamente -Io intendevo spinelli!--Certo - risposi io, senza perdere un'attimo e anticipando qualche possibile sciocchezza dei miei amici.Cosi organizzammo l'appuntamento e ritornammo al boungalow per il grande evento.Fu una serata indimenticabileche in seguito chiamammo la notte dell "Ori Afgano".In effetti volevamo dare una bella lezione alle quattro ragazze "belle ma un po vuote" cosi per la grande serata preparammo tre spinelli esagerati a base di thè aromantizzato,fiori di garofano tritati, un po di cannella e poi lui sua maestà l'origano.La serata iniziò con musiche di Vasco e di Bob marley, mentre la birra andava giù che era un piacere. Verso mezzanotte prima di tuffarci in acqua preparammo la grande fumata. Lo show era pronto è loro ne erano le protagoniste. -Cosè marocco? libano? dimmi che è nero?- disse una di loro mentre l'attenzione verso di noi stava a poco a poco cambiando.-Questa amiche..è puro Ori Afgano- dissi accendondo il primo spinello all'origano e passandolo alle ragazze. Io suonavo Jamming, Nicola beveva una birra ed Enzo fingendosi preso dalla fumata alle erbe iniziò a ridere ma a ridere che contagiò tutti anche le ragazze che iniziarono a denudarsi e tuffarsi in acqua.Che estate quell'estate. Se avessi saputo prima che l'origano avrebbe fatto quell'effetto.. quanto soldi avrei risparmiato.