FANTACALCIO 2006/07

Consuntivo di fine stagione, 2a parte


Continuiamo il PAGELLONE con i restanti cinque club, quelli che hanno occupato l'altra metà della classifica. Squadre costruite per vincere ma che per varie difficoltà non hanno impresso il loro marchio sul campionato.ARZANOPPIO 6 -  La matricola Arzanoppio non è stata "terribile" come lo fu lo scorso campionato l'Arzano Soccer ma è stata comunque una squadra che ha disputato un ottimo torneo d'esordio dando filo da torcere a tutti sia in casa propria che in trasferta. La rosa, costruita con oculatezza e un pizzico d'inesperienza, non è rappresentata da grandissimi nomi ma da ottimi comprimari che, disposti in campo sempre con grande accortenza tattica (d'altronde Marcos aveva già un anno d'esperienza almeno come allenatore), non hanno sfigurato. E così, oltre alla sicurezza Doni tra i pali, segnaliamo i difensori bomber Loria e Siviglia. A centrocampo la tenacia di Giacomo Tedesco, pupillo del mister, ha fato il paio con la classe di Vannucchi, richiestissimo a metà campionato. Conti e Donati hanno garantito geometrie. Delusione per tutti i giocatori di fascia a partire dall'ultimo arrivato Wilhelmsson. Anche Morfeo non ha disputato un campionato da ricordare. In attacco il furetto Di Natale ha costituito con l'ariete Budan uno dei tandem più pericolosi e prolifici. Peccato che Ventola, partito bene, si sia poi perso per strada (rimpiazzato dal regolarissimo Cruz).SCHALKE 0 QUARTO 5,5 -  Era una stagione fondamentale per lo Schalke 0 Quarto che partiva coi favori del pronostico dopo aver sfiorato per uno sputo, lo scorso, anno la conquista del suo primo scudetto (e dopo aver fallito pure nella finale di Coppa...) e, soprattutto, dopo aver costruito, questa estate,  una corazzata nel reparto offensivo. A settembre, infatti, erano arrivati Rocchi, Zampagna, Cristiano Lucarelli e il giovane (e poi rivelazione) Bianchi. Dopo una buona partenza, grazie anche agli innesti dei romansiti De Rossi e Taddei, lo Schalke si è perso durante il cammino concludendo una stagione più che transitoria di grande delusione. Della batteria di panzer che aveva a disposizione Gero', infatti, solo Rocchi e Zampagna sono rimasti. È stato un gravissimo errore cedere Lucarelli e Bianchi per Suazo (incostante) ed il redivivo Vieri (svegliatosi solo nel finale). Tra i difensori solo Ferrari e Gamberini hanno reso più delle aspettative. A centrocampo Fiore ha giocato a sprazzi (pochi, in verità) mentre Buscè, arrivato a metà campionato, ha reso meno rispetto alla prima parte di stagione disputata sull'altra sponda di Quarto dove era andato anche in gol più volte.CASORIANO 5,5 -  La solita incompiuta. Almeno due ottimi giocatori per reparto, una buona campagna invernale di rafforzamento ma alla fine il solito piazzamento di bassa classifica. Le basi per fare un campionato ottimo c'erano ed infatti Dida non ha assolutamente deluso, Mexes si è ormai consacrato un difensore di assoluto valore, Pirlo si è rigenerato con il trasferimento alla corte di mister Pakal, Gattuso e Migliaccio (una piacevole sorpresa) hanno offerto il solito contributo muscolare e in avanti Riganò, Spinesi ed Amoruso (soprattutto nel finale) hanno fatto sfracelli prima con Suazo e poi con Cristiano Lucarelli. Alla fine la squadra ha pagato la pochezza dei ricambi e una stagione non esaltante di Samuel, Pasqual (in verità utilizzato con il contagocce), Giuseppe Colucci e Jorgensen che non ha ripetuto l'esaltante stagione passata.SECONDIGLIANO 5 -  Con un tandem offensivo come Toni-Iaquinta ci si attendeva un piazzamento almeno tra le prime quattro. In verità la coppia d'attacco non ha deluso le aspettative mettendo a segno un totale di 26 reti (solo la coppia Mutu-Crespo ha fatto meglio con 27 segnature), e probabilmente avrebbe potuto fare qualcosa in più, ma 26 gol sarebbero bastati se il resto della squadra si fosse espresso su livelli più alti. Il Secondigliano ha pagato una partenza ad handicap a causa di una rosa difensiva di infimo ordine. Poi con i graduali innesti (su tutti Portanova, scaricato troppo in fretta dal Casoriano) la compagine giallorossa è riuscita ad imprimere un passo diverso al proprio campionato. Troppo tardi per risalire la china. Oltre a Toni-Iaquinta pure la coppia dei portieri, Amelia ed Abbiati, era la più assortita. Gli inevitabili errori di valutazione nella scelta hanno, però, tolto punti importantissimi. Il centrocampo è stato sicuramente il reparto migliore. Volpi e Almiròn sono stati costanti nel rendimento, Mancini e Daniele Franceschini puntuali con il gol. La delusione è stata Vucinic. Perse le scommesse Cioffi e Adriano.ARZANESE WHITE LINE 4 -  Se nella scorsa stagione l'Arzanese ha pagato dazio ad una sfortuna che l'ha perseguitata per tutta la durata del torneo non possiamo sostenere la stessa tesi per questo deludentissimo risultato. O almeno la sfortuna (leggi "per mezzo punto") è stata artefice a metà. Perché la squadra è stata costruita male, corretta peggio e soprattutto schierata in campo sempre con superficialità, senza tener conto di eventuali momenti di calo di alcuni giocatori su cui il tecnico ha insistito oltre ogni misura (Di Michele, Gilardino, Simplicio, Diana) o di improvvise esplosioni di giocatori giovani ostinatamente spediti in panchina o addirittura in tribuna (Carrozzieri, Marchini, Pozzi). Liete sorprese non sono mancate (Modesto e Rosina, su cui bisogna puntare per il futuro). Pochi i giocatori che non hanno sfigurato (Barzagli, Natali e Sammarco), troppi i giocatori assolutamente improponibili (su tutti Bonanni, per il quale la società ha perso Toni). Un plauso ai vecchietti Peruzzi e Ballotta che hanno avuto pochissime responsabiltà in questa storica disfatta.