Creato da: andrea_del il 27/12/2007
Sito non ufficiale , blog juventino , tutto sulla juventus
Post n°75 pubblicato il 27 Marzo 2014 da andrea_del
TORINO - L’esaltazione dei giocatori, la preoccupazione per la compressione degli impegni e la dilatazione degli infortuni, poi una battuta pure per Sabella, il ct dell’Argentina. Con tanto di mano tesa verso Cassano, alla faccia delle polemiche degli anni scorsi sui «soldatini». Ruotano su questi cardini le dichiarazioni di Conte, una volta archiviata la vittoria col Parma e con lo scudetto sempre più in cassaforte. E si comincia proprio dall’apologia di Tevez, match winner con i gialloblù e capocannoniere della A.
TEVEZ - «Lui dà tanto alla Juve, ma anche la Juve dà tanto a lui. La sua classe si esalta nella nostra organizzazione di gioco, che lo favorisce: non a caso quest’anno segna così tanto. Sta facendo qualcosa di incredibile. Mi auguro di averne tanti di Tevez, è incredibile nel lavoro quotidiano come in partita. Era in diffida da tanto tempo, dispiace non averlo a Napoli, è stato ammonito, però bisogna farsene una ragione. Ho grande fiducia in tutti gli altri attaccanti, supereremo anche questo problema. L’aspetto positivo è che Tevez potrà allenarsi per essere al meglio per il Lione, la prossima settimana».
SABELLA - Poi, stuzzicato da un cronista: «Di certo non telefono al ct dell’Argentina (Sabella, appunto; ndr) per invitarlo a convocarlo in nazionale, la prossima volta. Meglio così, Tevez resta con noi e si allena, anche perché quando ci sono le nazionali perdo sempre un sacco di giocatori... Se proprio dovessi chiamare Sabella, lo farei solo per dirgli di continuare a non convocarlo, Tevez!».
EMERGENZA - Poi, in generale: «Ci godiamo una vittoria importante contro una squadra che arrivava da 17 risultati utili di fila ed è un’ottima formazione. Sono molto contento, molto soddisfatto. I miei ragazzi stanno compiendo cose straordinarie, continuano a sorprendere anche me. Giochiamo ogni tre giorni, per via degli infortuni non posso neanche fare molto turnover, eppure tutti danno il massimo nell’emergenza. Spero di recuperare al più presto gli inforunati (da Barzagli a Ogbonna, già solo per per la difesa; ndr), ma di sicuro non accadrà domenica a Napoli. Giocando con quasi sempre la stessa formazione ogni tre giorni non puoi pensare di non pagare dazio, la stanchezza è inevitabile, si è vista anche nella ripresa col Parma. Questa è la cosa che più mi preoccupa, per il futuro. Ma resta la grande gioia per ciò che stiamo facendo, nonostante tutto. Anche stavolta: una vittoria importante in una partita difficilissima».
CASSANO - A maggior ragione acquistano un valore gli elogi per il Parma. E pure per Cassano. «Il Parma ha tanti bravi giocatori che potranno anche diventare sempre più importanti, penso per esempio a Paletta, a Biabiany. E poi c’è Cassano: ha giocato bene e quando gioca così un po’ ti fa venire rabbia. Pensi: perché non gioca in una grande squadra? Ha fatto grandi cose contro di noi».
RIGORE - Sull'episodio contestato dal Parma, poi, Conte ha un'idea precisa: "La gamba di Bonucci è nettamente davanti a quella di Parolo: basta questo per chiarire ogni dubbio". Mentre sul finale fa autocritica: "A fine partita ci siamo deconcentrati e questo non deve accadere. Ma d'altronde sentivamo il peso di questa vittoria, il Parma era imbattuto da 17 partite. C'è stata un po' di pressione ed anche un po' di stanchezza che ora comincia a farsi sentire". Conte non teme la stanchezza ma..."dobbiamo rispettarla perché da qui alla fine incontreremo squadre che daranno il 110 per cento contro di noi. Putroppo questo calendario non ci aiuta, forse dovremmo cominciare prima il campionato ma qui ce la prendiamo con calma. In Germania ci sono meno squadre e addirittura fanno la pausa invernale".
Post n°74 pubblicato il 18 Aprile 2010 da andrea_del
Moggi: «Elkann-Blanc? A buon intenditor, poche parole» L'ex ds della Juventus: «Mandare via Ranieri a due giornate dalla fine, un buon tecnico, fu una scelta improponibile, una decisione unica nella storia del club. Non voglio esprimere giudizi, i fatti sono davanti agli occhi di tutti. Basta guardare l’iter della nuova gestione. Dalle mie parti si dice, a buon intenditor poche parole» TORINO, 18 aprile - Il ds della Juve che manca, la facile ironia sull'attuale dirigenza bianconera, la gestione sballata di Ranieri e la possibilità dell'Inter di vincere qualsiasi cosa. Luciano Moggi, intervistato da ilsussidiario.net, parla di calcio e non di Calciopoli («Va bene l’intervista, ci mancherebbe, ma basta, per favore, parlare delle ultime vicende»). Il campionato? «Finale avvincente, credo che si deciderà tutto all’ultima giornata. L'Inter soffre di stress ma è la squadra migliore, può vincere tutto. E se un allenatore vince, è bravo».
Post n°73 pubblicato il 18 Aprile 2010 da andrea_del
«Moratti mi fece indagare su Juventus e De Santis» Tavaroli, ex responsabile della sicurezza di Pirelli e Telecom attacca il presidente dell'Inter: «Mi ha chiesto lui di controllare i bianconeri». Negli atti del processo Telecom il club nerazzurro accusato di avere anche sorvegliato i telefoni di Bergamo, Pairetto e Gea» TORINO, 18 aprile - Secondo Giuliano Tavaroli, che lo ha dichiarato sotto giuramento, Massimo Moratti aveva organizzato un’indagine su Calciopoli con più di due anni d’anticipo rispetto al maggiore Attilio Auricchio, ordinando indagini ai limiti della legalità su arbitri, designatori e Juventus. Il presidente dell’Inter ha sempre negato, o ammesso molto parzialmente, ciò che l’ex responsabile della sicurezza di Pirelli prima e di Telecom poi ha dichiarato nel processo che lo vede protagonista. Indagini che il Tavaroli ha ricostruito nei suoi interrogatori presso la Procura della Repubblica di Milano del 2006, le cui trascrizioni, insieme ad altri documenti riguardanti quella vicenda, furono trasmessi alla Figc nel marzo 2007 e fecero scattare un’inchiesta. Così come scattò, però, l’inchiesta fu archiviata, non perché i pesantissimi e circostanziati addebiti di Tavaroli a Moratti vennero considerati falsi o inconsistenti, ma perché i fatti erano prescritti. Si parlò, il 23 giugno del 2007, al termine dell’inchiesta iniziata da Francesco Saverio Borrelli e chiusa da Stefano Palazzi di “archiviazione pesante”, visto che nel comunicato ufficiale la Figc non definì irrilevanti i comportamenti, ma solo prescrivibili. I fatti erano del 2002, l’indagine era iniziata nel 2006: quattro anni dopo, fuori tempo massimo.
Post n°72 pubblicato il 18 Aprile 2010 da andrea_del
Juve, Mancini e Blanc aspettano una chiamata Il francese, tramite l’agente, ha fatto sapere alla Juve di essere interessato. Il tecnico del City direbbe sì TORINO, 18 aprile - Un paio di settimane fa dentro e attorno alla Juve la definizione del dossier allenatore veniva data per imminente. Tre i tecnici giudicati idonei dai dirigenti juventini: Rafa Benitez, Cesare Prandelli e, leggermente in sottordine, Laurent Blanc. Dare percentuali in questi casi è un esercizio un po’ accademico, diciamo comunque che Benitez era accreditato de l 50% delle possibilità, Prandelli del 30, a Blanc spettava il restante 20. Poi è calato il silenzio. Squarciato dall’incontro milanese tra l’avvocato Quilon (manager di Benitez) e Jean Claude Blanc. Avvenimento molto importante, seguito però da un’apparente calma. In questi giorni (sempre dentro e attorno alla Juve) si professano fiduciosi, ma i tempi della definizione si sono dilatati. DIFFERENTI TEORIE - Due le scuole di pensiero a tal proposito. Il partito degli ottimisti propende per un’avvenuto accordo con Benitez, al quale ora verrà dato modo di liberarsi con tutta calma. Tesi plausibile. I pessimisti si dicono invece certi che alla fine la Juve rimarrà con il cerino in mano e dovrà orientarsi su altre piste. In tal caso cosa accadrà? Di Prandelli si parla a lato, comunque novità in quella direzione si avranno solo quando qualcuno andrà a bussare alla porta dei Della Valle. Movimenti in tal senso se ne registrano, ma gli emissari sono ancora per strada... AUTOPROPOSITIVO - Parliamo d(e)i Blanc. Tecnico in rampa di lancio monsieur Laurent, anche se nell’ultimo mese tutto gli è girato storto. Il Bordeaux infatti è stato eliminato dal Lione in Champions e ha pagato gli sforzi di una stagione vissuta sempre in prima fila, finendo con il crollare anche in campionato. A frenare il suo eventuale (non è ancora completamente fuori dai giochi) arrivo in bianconero però - e per quanto possa apparire paradossale - è la nazionalità. Blanc (e qui siamo tornati a parlare di Jean Claude) teme infatti che una Juve troppo francese possa non essere gradita all’ambiente bianconero. La notizia più interessante è però un’altra. A dispetto delle smentite mediatiche, Jean Pierre Bernes, agente di Blanc (Laurent questa volta, la confusione è garantita se mai dovesse arrivare...) ha caldeggiato alla dirigenza juventina l’ingaggio del suo assistito. A dispetto dei rumors che lo vedono abbinato una volta all’Inter e l’altra al Siviglia, il transalpino a Torino si trasferirebbe di corsa.Gianni Lovato
Post n°71 pubblicato il 18 Aprile 2010 da andrea_del
Button-Hamilton, doppietta McLaren in Cina. Alonso 4° Il pilota inglese porta a casa una grande vittoria davanti al suo compagno di squadra e sale in testa alla classifica piloti. Partenza anticipata di Alonso che prima supera al via le Red Bull di Vettel e Webber ma poi si deve fermare per scontare una penalizzazione. Massa, giornata negativa: solo 9° e mai in lotta per i primi posti. Gran Premio condizionato dalla pioggia e da un via vai continuo nei box per il cambio gomme. Domenicali: «Giornata complessa, portiamoci a casa i punti di Fernando
Post n°70 pubblicato il 18 Aprile 2010 da andrea_del
Juve, Afellay-Bastos per volare A Benitez piace l’olandese del Psv, seguito anche dal Liverpool. E sul mercato transalpino l’obiettivo è sempre l’asso del Lione TORINO, 18 aprile - I bookmakers inglesi sono convinti che il prossimo anno Rafa Benitez occuperà la panchina della Juve. Tutt’altro che incentivante la quota offerta a chi vuole scommettere su quest’ipotesi: ogni dieci sterline puntate, ne rientrano in tasca ventitré. Per fare un confronto può essere utile verificare la quota relativa alla conferma dello spagnolo al Liverpool: scommettendo le solite dieci sterline, se ne incassano 30. Altro dato interessante, è bassissima la quota di José Mourinho quale nuovo allenatore dei Reds. Ma questo può interessare soprattutto a Massimo Moratti. COLLOQUIO IN VISTA - Insomma, la conferenza stampa d’insediamento di Martin Broughton, nuovo presidente del Liverpool, non ha scaldato il cuore degli inglesi, sempre più convinti che l’addio di Benitez sia imminente nonostante le parole del presidente e del dg Christian Purslow portino nella direzione opposta: «Rafa rimarrà con noi». Tutto ciò è molto interessante, ma non significa automaticamente che la questione sia risolta. In realtà la Juve è convinta di avere toccato le corde giuste per ottenere il sì dello spagnolo, offrendogli un ricco quadriennale, totale discrezionalità sulle scelte dell’area tecnica e un budget importante per il prossimo mercato (nell’ordine dei 60- 80 milioni in funzione della qualificazione, o meno, alla Champions). Tutto molto bello. Tutto assolutamente inutile se Benitez non si libererà dal Liverpool. A questo proposito va detto che - per andare incontro alle esigenze del tecnico spagnolo - la dirigenza bianconera ha accettato di spostare in avanti la data in cui dovrà ricevere una risposta definitiva. E nemmeno di poco, perché la questione potrebbe trascinarsi fino alla prima decade di maggio. Tutto ciò perché il cambio di assetto societario a Liverpool riazzera la situazione. L’interlocutore di Benitez diventa il nuovo presidente Broughton e il primo colloquio operativo tra i due si terrà domani. Oggi, infatti, il Liverpool ospita il West Ham ad Anfield e spazio per affrontare temi che esulassero da questo impegno i due non ne hanno proprio avuto. L’ATTESA - Insomma, la Juve è costretta sua malgrado ad aspettare. E valuta sempre ( qui ci riferiamo alla proprietà) l’opportunità di inserire nello staff dirigenziale un tassello in più. Finora Jean Claude Blanc è riuscito ad arginare quella che si ostina a considerare - a torto - un’insidia, ma la possibilità dell’arrivo di un nuovo direttore generale non è definitivamente tramontata e sarebbe ancora più probabile qualora fallisse la caccia a Benitez. Lo spagnolo è infatti solito operare in prima persona sul mercato. Sia nello scouting, sia nelle trattative. I suoi colleghi ( Cesare Prandelli e Laurent Blanc, tanto per intenderci) molto meno. Leggi il resto dell'articolo sull'edizione di Tuttosport oggi in edicola Guido Vaciago
Post n°69 pubblicato il 17 Aprile 2010 da andrea_del
Moggi: «Facchetti faceva cose fuori posto, io no» L'ex dg parla dell'allora presidente nerazzurro: «Non ho detto che ha commesso un reato, però dico che allora faceva comodo a qualcuno dire "questi sono i cattivi" e cattivi in verità non ce ne sono. Tutto finirà quando diranno che non ho fatto niente. Qui non ci sono colpevoli, qui c'è il lavoro di gente che cercava di fare l'interesse della società. Non era il sistema Juventus, era un modus vivendi dove Franco Carraro non solo parlava, ma dava indicazioni» TORINO, 17 aprile - «Tutto finirà quando diranno che Luciano Moggi non ha fatto niente». Parola di Luciano Moggi intervenuto oggi su Radio 1 nel programma "Ventura Football Club". «Qui non ci sono colpevoli - ha spiegato l'ex dg bianconero - qui c'è il lavoro di gente che cercava di fare l'interesse della società. Non era il sistema Juventus, era un modus vivendi dove c'era Franco Carraro che non solo parlava, ma dava indicazioni». Per quanto riguarda le schede svizzere, Moggi si è difeso dicendo che possederne una non costituisce reato.
Post n°68 pubblicato il 17 Aprile 2010 da andrea_del
Benitez, porte aperte alla Juve Liverpool: cambia il presidente, zero certezze sul tecnico. «Qui è dura, troppo ricchi Chelsea e Manchester». «Il mio futuro? Battere il West Ham...». Il dg Purslow frena: «Mai parlato con i bianconeri, Rafa rimane qui» TORINO, 17 aprile - La partita per portare Rafa Benitez alla Juve ieri prevedeva un turno in trasferta... Riflettori puntati su Liverpool, dove in effetti sono accadute parecchie cose. La principale: i Reds hanno un nuovo presidente, Martin Broughton. Una figura prettamente tecnica, dalle nostre parti lo definiremmo un traghettatore. Broughton ( che ricopre anche l’incarico di direttore generale della British Airways) ha infatti ricevuto dalla coppia HicksGillet l’incarico di vendere il Liverpool in tempi brevi. La novità, arrivata nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, ha sciolto ( almeno in parte) la lingua a Benitez, che nel corso di una conferenza stampa - poi in una intervista a Radio Marca - ha detto la sua sul particolarissimo momento del Liverpool e soprattutto sul suo. Gianni Lovato Fabio Riva
Post n°67 pubblicato il 17 Aprile 2010 da andrea_del
Diamo un occhiata alla F1 , Gp Cina, prima fila Red Bull. Alonso 3°, Massa 7° Pole position di Vettel davanti a Webber. Solo nono Schumi SHANGHAI, 17 aprile - Prima fila Red Bull nel Gran Premio di Cina. Il pilota tedesco Sebastian Vettel partirà davanti al compagno di squadra Mark Webber. Terza piazza per la Ferrari di Fernando Alonso. Quarta piazza nella griglia di partenza del Gran Premio di Cina per la Mercedes di Nico Rosberg davanti alle McLaren del campione del mondo Jenson Button ed a quella di Lewis Hamilton. Settima l'altra Ferrari di Felipe Massa davanti alla Renault di Robert Kubica e all'altra Mercedes di Michael Schumacher. Chiude la top ten del Gp sul circuito di Shanghai la Force India di Adrian Sutil. Solo diciottesima l'altra Force India di Vitantonio Liuzzi, mentre l'altro italiano Jarno Trulli scatterà dalla ventesima posizione.
Post n°66 pubblicato il 17 Aprile 2010 da andrea_del
Juve, il futuro di Buffon diventa un giallo Il portiere bianconero: «Il fatto che io resti o meno non dipende dal piazzamento della squadra. Venti giorni fa la società ha fatto un comunicato, e lì c'è scritto il mio futuro. Basta leggere tra le righe» MILANO, 17 aprile - Alla fine della partita persa 2-0 a San Siro contro l'Inter, il portiere della Juventus Gianluigi Buffon sibillino sulle sue intenzioni in merito al suo futuro in bianconero: «Il fatto che io resti o meno non dipende dal piazzamento della squadra», ha detto Buffon nel dopopartita. «Venti giorni fa - ha aggiunto Buffon - la società ha fatto un comunicato, e lì c'è scritto il mio futuro. Basta leggere tra le righe». È un fatto che Buffon e i dirigenti abbiano parlato della possibilità di un addio, in presenza di una grande offerta
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il 08/11/2011 alle 15:06
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il 14/04/2010 alle 15:40
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il 12/04/2010 alle 08:11
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il 11/04/2010 alle 21:51
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