Fronte del piave

www.frontedelpiave.info


Volpago d. Montello VOLPAGO DEL MONTELLO CIPPO DEGLI ARDITI Di che reggimento siete fratelli? Fratello tremante parola nella notte come una fogliolina appena nata saluto accorato nell’aria spasimante implorazione sussurrata di soccorso all’uomo presente alla sua fragilitàMariano il 5 Luglio 1916Soldato Giuseppe Ungaretti Calma pace silenzio ragnatela infinita nel sepolcro dell’ombraImmoto grave enorme giaccio dormo nel vuotoTriste un pò sorrido come un dì schiudo le mie palpebreNella tomba via guizza il sole come una lucertolaNel sepolcro dell’ombra Vann’Ant Cippo Baracca NERVESA della BATTAGLIA Cippo Baracca L’Asso degli Assi, Francesco Baracca, vincitore di trentaquattro duelli aerei, cadde all’imbrunire del giorno 19 Giugno 1918 mentre mitragliava alcune postazioni dell’armata austro-ungarica. A perenne memoria di questo eroe sorge sul colle del Montello un sacello a lui dedicato. (...) Oggi si vola (...) Le scintille di musica che punteggiano il rombo entusiastico dei cilindri e dell’elica Son l’eco del fischio dei più alti uccelli Navigo nell’assoluto mia patria e vorrei dimenticare il corpo che sempre è c Nervesa d. Battaglia NERVESA DELLA BATTAGLIA Ossario Militare Sono un poeta un grido unanime sono un grumo di sogniSono un frutto d’innumerevoli contrasti d’innesti maturato in una serraMa il tuo popolo è portato dalla stessa terra che mi porta ItaliaE in questa uniforme di tuo soldato mi riposo come fosse la culla di mio padreLocvizza il 1° Ottobre 1916Italia Giuseppe Ungaretti Rasa al suolo durante le furiose battaglie, posta doveil corso del Piave aggira il Montello e si incanala lungola pianura, Nervesa della Battaglia ospita in un punto dominante della collina l’Ossario dove r Giavera d. Montello GIAVERA DEL MONTELLO British War Cemetery Nel Giugno del diciotto, durante la terribile offensiva sferrata dall’esercito tedesco austro-ungarico neltentativo di rompere le linee italiane (la battaglia delSolstizio), si misero in luce alcuni battaglionidell’esercito inglese. Dislocati tra Giavera delMontello e Nervesa della Battaglia, difesero eroicamente le posizioni assegnate fino ad arrestarel’assalto. Nella campagna d’Italia caddero 2600 tra soldati ed aviatori britannici. Più di 500 riposanonel cimitero militare di Giavera, un angolo di pace nascosto sul M Valle dei morti GIAVERA DEL MONTELLO Odore di camminamento odore odore di cadavere usato merda fango ricordi ricordi quando all’entrare tu mi buttavi le braccia al collo io sguazzando sul graticcio mi piegavo sotto l’abbraccio lottavo di forza con te prima d’amarti?Entra la nausea per la bocca scende al cuore si pigia si pesta fermenta mentre vo sui graticci sbattuti sotto le traiettorie che guaiscono a capo chino.Ma la nausea si fa mosto e vino nel vuoto del cuore.Lo ubriaca l’odore odoreodore del camminamento. Vi aizza la gioia. Gioia di camminare camminare camminare nel poltridume Moriago d. Battaglia MORIAGO della BATTAGLIAIsola dei Morti “Su questa “isola” si faticava a camminare, tanto era l’ingombro di cadaveri” (Ragazzo del ‘99)Così chiamata perchè la corrente del Piave vi trascinava numerosissimi corpi di soldati caduti, l’isola dei Morti, il 27 ottobre 1918, vide l’assalto degli Arditi che conquistarono Moriago, segnando l’inizio della decisiva Battaglia di Vittorio Veneto. Fin dalla fine del conflitto, il luogo fu deputato alla memoria ed alla pietà popolare, colpite dal continuo emergere di resti, di armi Sernaglia della B. SERNAGLIA della BATTAGLIA Monumento agli arditi “E oggi sul tramonto io ho messo interra con le mie mani di Ardito il gineprovotivo che Ottavio Zoppi mi ha mandatoda Sernaglia della Battaglia: la pianticella cresciuta nel terreno che gli Arditi dellaPrima Divisione d’Assaltobagnarono di sangue ed eternarono di miracolo guadando il Piave... Il ginepro di Sernaglia stanotte è una piccola fiamma intrepida nellamia terra e nel mio petto”. Lettera di Gabriele d’Annunzio a S.E.Thaon de Revel Piccone sordo Morder gravame, Fin che la notte resista: Galeotta pista Maciu Cison di Valmarino CISON di VALMARINO Boschetto delle Penne Mozze Penne Mozze del mio cuor, ricordade su a Cison, con un albero e una stele erba, rocia e pochi fior Morti in Africa ed in Libia e su l’Alpi e in mar ancor, ‘n Grecia, in Russia e nei Balcani: Penne Mozze per l’onor!Ch’el Cristo ve varde, ch’el vento ve base, che i alberi i cante al sol e a la luna canson vecie e nove de requie e de gloria! O pena spacada te a fato la storia!Penne Mozze per l’onor! Il “Bosco” è degli Alpini: sognato, caparbiamente voluto e costruito come ricordo e segno di amo Feltrino ITALIANINon è più il saluto delle ore della fortuna, è il conforto materno della Patria, che non vi scorda nella terribile sciagura. Qualunque sia l’insidia del nemico che occupa le vostre terre, vi minacci con le sue violenze, non tremi né per timore, né per dubbio il vostro cuore ! Non vi sono vili all’ombra di San Marco ! Se ci furono colpe saranno riparate, e se per un attimo parve che la vostra vita di lavoratori non fosse tutelata abbastanza, col sangue e col sacrifizio l’Italia sta pagando il suo debito e con la gratitudine e la ten Quero QUERO Deutscher Soldaten Friendhof Un bunker, costruito alle pendici del Col Maor in un punto strategico per le operazioni militari tedesco austro-ungariche (riportato in molti testi come “la stretta di Quero”), viene consacrato dopo il conflitto a cimitero militare germanico; vi trovano pace più di tremila soldati. La morte avvicina i due schieramenti del conflitto e questoluogo di riflessione diviene radicale testimonianza della guerra. Il paesaggio è scolpito dalla storia dell’uomo e si permea di significati profondi che possono essere colti solo toccandoli Feltre Germanico FELTRE Deutscher Soldaten Friedhof Il cimitero tedesco, immerso nel verde, colpisce per la sua armoniosa semplicità. Ogni lapide è una croce,ogni croce un soldato. L’allineamento delle tombe crea svariate fughe prospettiche che accompagnano l’occhio del visitatore nelle sue meditazioni e ben rappresentano leinnumerevoli vite spezzate sui campi dibattaglia. Il piccolo cimitero militare, soprannominato S. Paolo, accoglie i resti di 273 soldati che riposano sotto le croci in porfido rosso. Della tomba nell’ultimo refugio talor mi penso, alla mia terra in s Feltre FELTRE Sacrario Militare Italiano Osterreichisch-Ungarisch Soldaten Friedhof Città di Feltre Assessorato alla Cultura Una intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amoreNon sono mai stato tanto attaccato alla vitaCima 4 il 23 Dicembre 1915Veglia di Giuseppe Ungaretti Caposaldo delle retrovie dell'armata austro-ungarica essa stessa teatro di molte battaglie e bombardamenti, alla fine del conflitto le centinaia di salme disseminate lungo Tezze del Piave TEZZE DEL PIAVE British War Cemetery Comune di veneziaAssessorato alla Cultura Mentre chiedi chi sei, mentre rigiri tra le mani la vita, giocattolo infranto, in questo momento, senzafede, respiri il soffio d’unforte che muore.Uomo solo, quante mani ti reggono in questo momento!Mentre ti scaldi alla tua elegia, mentre la componi, il tuo pensiero un altro lo esprime, la tua azione un altro la opera. Per un seme abortito, milioni di gemme in questo momentoCredi pure che il mondo per te ripresenti la sua facciadi questo momento. Credi pure di ripresentargli, la tua facciadi questo momento Maserada sul Piave MASERADA sul PIAVEMonumento Britannico ...alle otto inizia l’attacco nel settore dell’Armata dell’Isonzo: dalle Grave di Papadopoli truppe del XIV corpo britannico passano a guado il Piave e si scontrano con l’imperialregia 7° divisione fanteria che crolla senzaparticolare difesa... C’era una volta la terra e il cielo.Sparvero. Il mondo è un neroprofondo nell’infinità.Punti rette strisce di lucetagliano il buio.Misurando l’immensitàdisegnano la notte sfericaqua làimmobilmente.Allora a un tratto traiettorie sibilanoin bas Fagare' d. Battaglia FAGARE' DELLA BATTAGLIA Sacrario Militare Sul finire dell’estate di quell’anno eravamo in una casa in un villaggio che di là del fiume e della pianura guar- dava le montagne. Nel letto del fiume c’erano sassi e ciottoli, asciutti e bianchi sotto il sole, e l’acqua era lim- pida e guizzante e azzurra nei canali. Davanti alla casa passavano truppe e scendevano lungo la strada e la pol- vere che sollevavano copriva le foglie degli alberi. Anche i tronchi degli alberi erano polverosi e le foglie caddero presto quell’anno e si vedevano le truppe marciare lun- go Cittadella CITTADELLAOsterreichisch-Ungarisch Soldaten Friedhof. Sognavo, al suol prostrato, un bene antico. Ero a Trieste, nella mia stanzetta. Guardavo in alto rosea nuvoletta veleggiar, scolorando, il ciel turchino.Ella in aere sfacevasi; al destino suo m’ammonivo in una poesietta. Quindi “Mamma - dicevo - io esco” e in fretta a leggerla volavo al caro amico.“Che fai, carogna?” e mi destò una mano: e vidi, come al cielo gli occhi apersi, tra fumo e scoppi su noi l’aeroplano.Vidi macerie di case in rovina, correr soldati come in fuga spersi, e lontano lontano Austro-Ungarico MONTE GRAPPA Osterreichisch-Ungarisch Soldaten Friedhof Quello ch’ieri dormiva nella trincea presso a me, nello stesso cubicolo, fratellino di culla:non risponde, - ho chiamato! - non risponde più; non gli giunge il grido del mio cuore... O, tucompagno, mi cerchi mi preghi, anche tu, mi chiami..., io non sento non rispondo più! da Sul Monte San Marco di Vann’Antò Itinerari