Il blog senza dimora

"Insieme è possibile", anche resistere ai delinquenti


Ciao Fratelli. Visto che per questioni esclusivamente burocratiche e formali mi è stato affibbiato il titolo nobiliare di direttore del giornale, mi sono permesso di inviare un messaggio di sostegno e solidarietà a Michele Del Carmine, assessore comunale all'Immigrazione e al Volontariato, e Luca Pernice, giornalista di Teleblu. Entrambi, infatti, hanno ricevuto due lettere minatorie che fanno stare poco allegri, visti i tempi che corriamo e la folle violenza che dilaga per le nostre strade. All'assessore si condanna il suo impegno nel campo della sicurezza e nel rapporto di amicizia che ha instaurato con i carcerati attraverso una serie di progetti di integrazione; a Pernice, invece, si contesta la sua dedizione per l'informazione di inchiesta, quella che spessa parla di malavita e criminalità. Del Carmine, poi, è alla sua seconda lettera minatoria; la prima l'ha ricevuta questa estate. Inoltre, sempre Del Carmine, si è sempre mostrato disponibile a nostri progetti ed ha sempre partecipato alla nostre attività... vedi la prima e la seconda edizione della Notte dei Senza Dimora, le giornate Interetniche. Luca Pernice - anche se in molti ricordano Fabrizio Gatti dell'Espresso - è stato il primo a raccontare del fenomeno del caporalato, delle condizione di schiavitù in cui vivono i migranti che vengono in Capitanata a lavorare la terra. E - su questo garantisce il vostro amabile direttore - è un giornalista serio e particolarmente sensibile alle tematiche sociali. Volevo farvi partecipi di questo episodio e dell'appoggio che ho inviato come redazione di FogliodiVia e come Associazione, perché credo che sostenere ed incoraggiare Del Carmine e Pernice abbia a che fare con la partecipazione attiva di un gruppo all'interno della comunità in cui vive e opera; con il non voltare la testa dalla parte opposta in cui si materializzano i disagi, le difficoltà. D'altronde, è quello che facciamo ogni sera andando in stazione e penso che ci siano vari modi per testimoniarlo. Infine, credo che la "rete" della solidarietà e le urla di disapprovazione possono contribuire a scrollare Foggia dall'atavica apatia in cui ama riposarsi, e a dire a voce alta a chi persegue obiettivi illegali che NOI NON CI STIAMO. CHE FOGLIODIVIA NON CI STA. CHE NOI CREDIAMO CHE "INSIEME E' POSSIBILE", ANCHE RESISTERE AI DELINQUENTI. PER QUESTO, NON LASCIAMO SOLI GLI AMICI CHE IN QUESTE ORE - CON LE LORO FAMIGLIE - STANNO VIVENDO MOMENTI NON FACILI. Ecco, volevo solo rendervi partecipi. ciao Emiliano