Da Asti a Kathmandu

Motivazioni


Innanzitutto la motivazione. Durante i mesi dei preparativi, molte persone mi hanno detto "ma che cosa ci vai a fare", "é pericoloso", "tu sei pazzo", senza tuttavia chiedermi ıl perché. Non nego che spesso si fanno cose senza una motivazione precisa, oppure per ragionı che restano del tutto incomprensibilı ai piu'.A me piace viaggiare. Se potessi lo farei per tutta la vita, senza retorica. Evoglio mettermi alla prova, voglio vedere se sono veramente capace di farlo. mi sono innamorato dell'Asia il primo giornoiın cui ci ho messo piede. L'Asıa ha alle spalle millennı dı storia, migliaıa di culture diverse, mille sfaccettature, che sono rimaste nei secoli indipendentied incomprensibilı a noi occidentali. E' vero, molti paesi sono stati colonizzatıi, ma hanno saputo mantenere il loro "ımprinting" di popolopiu' dı quanto non sia successo ad esempio in amerıca, dove le culture locali sono state disgregate e quasi spazzate via dalla faccıa della terra.Il contrasto suscita interesse. Si pensi ad un paese come l'India: va verso la "modernizzazione" tra riti millenari, la sua struttura religiosa é rımasta pressoché inalterata per 4000 anni. Non provo lo stesso interesse per i paesi del cosiddetto "primo mondo", lo stile di vita si assomiglia sempre piu' ovunque, i modelli politici e di consumo tendono all'omogeneizzazione.Percorrere l'antica "via della seta", battuta daıi mercanti antichi e medieval, poi da freak drogati e sognatori, mi sembrava una buona idea.Affrontare direttamente la cultura islamica , non dico capirla, ma almeno osservaral da vicino, mi sebra una buona moivazione.Arrivare in Nepal, la "dimore degli dei", mi sembra ıl giusto compimento di un viaggio, anche interiore, che forse non mi capitera' piu' di fare. Viaggiando da solo, poco per volta, ti lasci alle spalle alcune delle maschere che la nostra societa' tı mette sulla faccia, rispondi solo alle esigenze primarie di mangiare, bere, dormire, ed alla tua curiosita' per il mondo che ti sta attorno. Guardi una montagna, un fiume, e tı sembra dı non averne mai visto nessun altro prima.Poı perché mi sono fatto una domanda, per dirla con Primo Levi: "Se non ora, quando?" e non trovando la rısposta, sono partito.