Finalmente è arrivato il gran giorno. E' un anno che aspettavo questo momento. Stasera si parte. Ore 21e15. Arrivo ore 10e35. Viaggiare in aereo mi spaventa. Non perchè ho paura di cadere. Anzi. Credo che, conoscendomi e frequentandomi abbastanza assiduamente da 24anni, mi farei una fragorosa risata. Altro che non ci resta che piangere. E poi, so già che mi aspettano le fiamme dell'inferno. Sono un sodomita convinto. Quindi il fuoco eterno è il mio destino. Fino alla fine dei giorni. Ma credo che sarò in ottima compagnia. Ci sarà da divertirsi. Peccato per il caldo. E per l'odore di zolfo. Passerà. Ci si abitua a tutto nella vita. Figuriamoci nella morte. Comunque. L'aereo mi mette l'ansia. Troppo veloce. Mangia i kilometri come niente fosse. In un batter d'occhio sei dovunque. I fusi orari li hanno inventati i ferrovieri ed i piloti. Prima era tutto un susseguirsi di albe e tramonti. Non Bisognava mai spostare l'orologio in avanti o indietro. Si partiva con la propria carrozza e si viaggiava per giorni interi. E si arrivava a destinazione un po' stanchi, ma mai disorientati. Altro che jet lag. Niente orologio. Il sole sorgeva ogni mattina e tramontava ogni sera. Una volta al giorno. E le ore scorrevano una accanto all'altra, in ordine, come 24 bellissimi soldatini di piombo su un carillon di mogano. Non si mischiavano mai. Ognuno conosceva perfettamente il momento in cui avrebbe dovuto incominciare a marciare. E poi basta. Fino al giorno dopo. Ora tutto è cambiato. Il carillon è rimasto lo stesso. Ed anche i soldatini. Sono solo molto più stressati. Può capitare che lo stesso debba marciare due volte di seguito. O magari ogni 4 ore. Dipende dal fuso orario. Poverini. Grazie al cielo da qui a Cagliari il fuso è lo stesso. Altrimenti mi sentirei terribilmente in colpa. Ed all'ansia per la velocità dello scorrere del tempo e dei kilometri si aggiungerebbe il dispiacere per aver costretto quei piccoli militari a marciare velocissimi. Oggesù. Quasi quasi mi compro un cavallo. Ed una carrozza. Sarei chicchissimo. Ed avrei la coscienza a posto. Ed un carillon perfettamente funzionante. 3 piccioni con una fava.
PRONTI. PARTENZA. VIA.
Finalmente è arrivato il gran giorno. E' un anno che aspettavo questo momento. Stasera si parte. Ore 21e15. Arrivo ore 10e35. Viaggiare in aereo mi spaventa. Non perchè ho paura di cadere. Anzi. Credo che, conoscendomi e frequentandomi abbastanza assiduamente da 24anni, mi farei una fragorosa risata. Altro che non ci resta che piangere. E poi, so già che mi aspettano le fiamme dell'inferno. Sono un sodomita convinto. Quindi il fuoco eterno è il mio destino. Fino alla fine dei giorni. Ma credo che sarò in ottima compagnia. Ci sarà da divertirsi. Peccato per il caldo. E per l'odore di zolfo. Passerà. Ci si abitua a tutto nella vita. Figuriamoci nella morte. Comunque. L'aereo mi mette l'ansia. Troppo veloce. Mangia i kilometri come niente fosse. In un batter d'occhio sei dovunque. I fusi orari li hanno inventati i ferrovieri ed i piloti. Prima era tutto un susseguirsi di albe e tramonti. Non Bisognava mai spostare l'orologio in avanti o indietro. Si partiva con la propria carrozza e si viaggiava per giorni interi. E si arrivava a destinazione un po' stanchi, ma mai disorientati. Altro che jet lag. Niente orologio. Il sole sorgeva ogni mattina e tramontava ogni sera. Una volta al giorno. E le ore scorrevano una accanto all'altra, in ordine, come 24 bellissimi soldatini di piombo su un carillon di mogano. Non si mischiavano mai. Ognuno conosceva perfettamente il momento in cui avrebbe dovuto incominciare a marciare. E poi basta. Fino al giorno dopo. Ora tutto è cambiato. Il carillon è rimasto lo stesso. Ed anche i soldatini. Sono solo molto più stressati. Può capitare che lo stesso debba marciare due volte di seguito. O magari ogni 4 ore. Dipende dal fuso orario. Poverini. Grazie al cielo da qui a Cagliari il fuso è lo stesso. Altrimenti mi sentirei terribilmente in colpa. Ed all'ansia per la velocità dello scorrere del tempo e dei kilometri si aggiungerebbe il dispiacere per aver costretto quei piccoli militari a marciare velocissimi. Oggesù. Quasi quasi mi compro un cavallo. Ed una carrozza. Sarei chicchissimo. Ed avrei la coscienza a posto. Ed un carillon perfettamente funzionante. 3 piccioni con una fava.