pensieri e parole

A.A.A. VULCANOLOGO CERCASI CON URGENZA


Oddio. Aiutatemi. Non so più cosa fare. E' capitato proprio a me. A me che sono così carino. A me che ho folti capelli color del cioccolato con riflessi color del tramonto. A me che ho una pelle ancora abbronzata dopo un'estate torrida ed ustionante. A me che ho passato un'adolescenza epidermicamente felice. Ora sono inorridito. Chiamatemi superficiale. Chiamatemi schiavo dell'apparenza. Legatemi ad un palo e spacatemi le ginocchia se volete. Ma io rimarrò comunque schifato. Stamattina mi sono svegliato. Ed ho avuto come l'impressione di avere due nasi. Uno accanto all'altro. E lasciatemi dire che due nasi non sono comodi. Anzi. Non lo sarebbero. Si sentirebbe il doppio della puzza. Si avrebbero quattro narici da pulire in ogni momento. Quindi ci vorrebbero 4 indici. Il che implicherebbe altre due mani attaccate ad altre 2 braccia. Che schifo. E che scomodo. Questi sono stati i miei primi pensieri del giorno. Ed il resto della giornata non appariva per niente rosa. Mi sono alzato ed ho camminato fino allo specchio. Ed è stato lì che ho avuto la conferma. Due nasi. Cioè. Uno. Ma al suo fianco un germoglio. Non di una rosa o di un lillà. Ma di un naso. Una collinetta rossa e dura e spessa e schifosa. Sono immediatamente corso ai ripari. Ho messo il cerotto che asciuga i brufoli. Nessun effetto rilevante. Ho chiamato lo spurgo. Non erano disponibili. Allora l'unica speranza rimastami era la farmacia: "Non è un normale brufolo. Bisogna aspettare che maturi e vedere di cosa si tratta". E se fosse un naso? Un gemello siamese? Una testa? Una pesca? La farmacista dice di no. Di stare tranquillo ed aspettare che passi. Eccerto. Non mi conosce. Non sa che io non amo farmi cogliere impreparato. E così ora cerco un geologo specializzato in vulcanologia che voglia darmi una mano. Non voglio aspettare che il vulcano erutti e che spazzi via la mia città. Voglio premunirmi. Sono mica scemo io. Vero?