pensieri e parole

E' L'AMORE CHE CI CAMBIA LA VITA


Se becco morandi gli spacco la testa. Altro che. Ci cambia la vita, certo. Ma non per forza in meglio. Non so voi. Ci sono giorni in cui prenderei la mia metà del cielo e la spedirei su un altro pianeta. Non litighiamo mai, anzi, andiamo d'amore e d'accordo, ma mi spiazza sempre. Ora capisco perchè quei 4 matti dei Ricchi e Poveri cantano da anni la stessa canzone; che confusione. Sarà perchè ti amo. E' proprio così che ci si sente a volte. Confusi. Totalmente. Roba che bisogna sbattere la testa mille volte contro il muro per riprendere la lucidità. Tanto per capirci. Squilla il telefono. Ed io non riesco a percorrere il corridoio per rispondere. Non abito in un castello, è lui che dopo il quinto squillo si incazza ed attacca. Io allora richiamo. E lui non risponde. E lì non so che pensare. 5 secondi prima avevi il telefono in mano ed ora che ti sto chiamando che fai? Non rispondi? E vabbè. Lasciamo perdere. Sarà passato un tifone. Speriamo di no. Però non c'è altra spiegazione. Ma il bello deve ancora venire. Quando mi richiama. La prima cosa che mi dice è:"Finalmente rispondi". E lì di nuovo confusione. Mi parte un neurone. Mi si girano gli occhi all'indietro. Non capisco più niente. Ecco. L'amore ha più o meno gli stessi sintomi dell'infarto. Con la differenza che non senti dolore al braccio sinistro. Ma a quello destro. Perchè hai preso il telefono e, mentre lo stai per scagliare contro il muro, sbatti il gomito sull'armadio in massello e chiami a raccolta uno ad uno gli angeli del paradiso. Sarà capitato anche a voi. Cantava la fronte calva di Mina. Quelle sopraciglia se le sarà strappate per non prendere a schiaffi il suo principe azzurro. Ed è proprio quando hai quasi finito di elencare i motivi per cui lo ami, per convincerti che è anche per questi atteggiamenti che lo ami, è li che la confusione raggiunge l'apice. Suona di nuovo il telefono. E' lui. Oddio. "Ciau ammoie. Cogia fai? Io ti pinsu ciancio ciancio" Di nuovo gli occhi all'indietro. Una pressione sul cuore. Un sorriso extra large. Le ginocchia cedono. La voce trema. Non sai se ridere o piangere. Confuso e felice. Diceva Carmeluzza da Catania. E' così che ci si sente. Una volta su un libro lessi una frase che diceva più o meno così:"ti strozzerei almeno una volta al giorno. Ma se ci sarà un'altra vita, spero di incontrarti di nuovo". Ecco. E' così che la penso. Lo amo proprio perchè non so mai se ridere o piangere. Se urlare di gioia o di rabbia. Se abbracciarlo o rompergli un piatto in testa. Lo amo perchè toglie un senso a tutto e gliene dà uno totalmente diverso. Perchè, come dice Jova, ha reso la mia vita bella da morire. Grazie Simone. Grazie perchè mi eri vicino ancora prima di essere mio. Come dice quel mascalzone di Morandi.