pensieri e parole

vita quotidiana di un ragazzo qualunque non troppo qualunque

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

IL MIO NICK ANCESTRALE

 

certo, avrei preferito un nick tipo volpe scintillante. O bellezza sconvolgente. O destinato a comandare. Ma mi devo accontentare di essere un rapace in gabbia. Tipo Anacleto. Il gufo di Merlino. In effetti sono stato accusato di essere borbottoso. Gufo imprigionato. Vabbè sempre meglio di verme strisciante no?

 

IL SIGNOR G. L'ULTIMO POETA.

quando sarò capace di amare. Pura poesia. ogni altra parola sarebbe superflua. Aprite i cuori ed ascoltate.

 

ULTIME VISITE AL BLOG

mariomancino.mscarabeograsso1957tommasoconidiLianaDiStefanopiero.bertinettikoalarosa111erne.swaimerfontanilizasubialessandra.macculisimspy85fefekkosuperstarocabiancarosanera1879
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 

DA VEDERE PER FORZA

LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA

5  dicembre 2007

Italiani insorgete. Ribellatevi. Anzi. Ribelliamoci.

La notizia è fresca fresca. E' arrivata come una leggera brezza di primavera, ma immediatamente si è trasformata in un uragano di rara potenza.

Da un sondaggio (ma poi a chi li faranno questi sondaggi? A me nessuno mai chiede niente. Forse la mia opinione non interessa a nessuno) è emerso che noi italiani, maschi, femmine e opzioni varie senza nessuna distinzione, parliamo un sacco di sesso, ma ne facciamo poco. Tutto fumo e niente arrosto. E per usare le parole di Al Pacino siamo solo chiacchere e distintivo.

Mi spiego.

Praticamente, sempre secondo questi luminari della statistica, passiamo le nostre giornate a parlare con amici, parenti e conoscenti delle nostre carambole sessuali, ma poi, quando si tratta di metterle effettivamente in pratica diamo forfait. Mettiamo la segreteria telefonica. Arrivederci e grazie. E chi s'è visto s'è visto.

Niente. Nisba. Nada.

Personalmente ci credo poco. Almeno per me ed i miei amici questa cosa non vale. Facciamo esattamente. Non ne parliamo, perchè siamo impegnati a farlo. E se non è 7 giorni su 7, vorremmo profondamente che lo fosse.
Ne è chiara prova il fatto che quando alle loro fidanzate arriva il ciclo, loro si taglierebbero volentieri i lombi (chi ha orecchie per intendere intenda).
Per fortuna, date le mie scelte in materia, non devo combattere tutti i mesi con certi tipi di astinenze (i famosi con le famose orecchie per intendere intendano), ma il fatto è che questo sondaggio non sta in piedi.
Per i seguenti motivi:
- nessun italiano ammetterebbe di predicare bene, ma di razzolare male. Anzi. Di non razzolare affatto.
- persino Madonna (ai vecchi tempi) sosteneva con tanto di maglietta che lo facciamo meglio.
- siamo bombardati giorno e notte da tette e culi ballerini in ogni dove, e la metà degli italiani arriva a casa dall'ufficio con le mutande che scoppiano.
- il sesso è uno dei pochi lussi che ci possiamo permettere tutti (o quasi) senza pagare tasse in base al reddito.

Forse le persone intervistate sono le compagne (o compagni) di letto dei geni della statistica che, anzichè passare le notti a fare il ballo del lettone, stanno lì a farsi i fatti degli altri.

Un consiglio spassionato: prima di dire qualsiasi cosa sulle abitudini amatorie di chicchessia, assicuratevi prima di aver tolto le ragnatele dai vostri boxer.

Giusto per dormire tranquilli.








 

 

E' L'AMORE CHE CI CAMBIA LA VITA

Post n°45 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da fefekkosuperstar

Se becco morandi gli spacco la testa. Altro che. Ci cambia la vita, certo. Ma non per forza in meglio. Non so voi. Ci sono giorni in cui prenderei la mia metà del cielo e la spedirei su un altro pianeta. Non litighiamo mai, anzi, andiamo d'amore e d'accordo, ma mi spiazza sempre. Ora capisco perchè quei 4 matti dei Ricchi e Poveri cantano da anni la stessa canzone; che confusione. Sarà perchè ti amo. E' proprio così che ci si sente a volte. Confusi. Totalmente. Roba che bisogna sbattere la testa mille volte contro il muro per riprendere la lucidità. Tanto per capirci. Squilla il telefono. Ed io non riesco a percorrere il corridoio per rispondere. Non abito in un castello, è lui che dopo il quinto squillo si incazza ed attacca. Io allora richiamo. E lui non risponde. E lì non so che pensare. 5 secondi prima avevi il telefono in mano ed ora che ti sto chiamando che fai? Non rispondi? E vabbè. Lasciamo perdere. Sarà passato un tifone. Speriamo di no. Però non c'è altra spiegazione. Ma il bello deve ancora venire. Quando mi richiama. La prima cosa che mi dice è:"Finalmente rispondi". E lì di nuovo confusione. Mi parte un neurone. Mi si girano gli occhi all'indietro. Non capisco più niente. Ecco. L'amore ha più o meno gli stessi sintomi dell'infarto. Con la differenza che non senti dolore al braccio sinistro. Ma a quello destro. Perchè hai preso il telefono e, mentre lo stai per scagliare contro il muro, sbatti il gomito sull'armadio in massello e chiami a raccolta uno ad uno gli angeli del paradiso. Sarà capitato anche a voi. Cantava la fronte calva di Mina. Quelle sopraciglia se le sarà strappate per non prendere a schiaffi il suo principe azzurro. Ed è proprio quando hai quasi finito di elencare i motivi per cui lo ami, per convincerti che è anche per questi atteggiamenti che lo ami, è li che la confusione raggiunge l'apice. Suona di nuovo il telefono. E' lui. Oddio. "Ciau ammoie. Cogia fai? Io ti pinsu ciancio ciancio" Di nuovo gli occhi all'indietro. Una pressione sul cuore. Un sorriso extra large. Le ginocchia cedono. La voce trema. Non sai se ridere o piangere. Confuso e felice. Diceva Carmeluzza da Catania. E' così che ci si sente. Una volta su un libro lessi una frase che diceva più o meno così:"ti strozzerei almeno una volta al giorno. Ma se ci sarà un'altra vita, spero di incontrarti di nuovo". Ecco. E' così che la penso. Lo amo proprio perchè non so mai se ridere o piangere. Se urlare di gioia o di rabbia. Se abbracciarlo o rompergli un piatto in testa. Lo amo perchè toglie un senso a tutto e gliene dà uno totalmente diverso. Perchè, come dice Jova, ha reso la mia vita bella da morire. Grazie Simone. Grazie perchè mi eri vicino ancora prima di essere mio. Come dice quel mascalzone di Morandi. 

 
 
 

AH CHE SARA', CHE SARA'? SONNO. TUTTO QUI.

Post n°44 pubblicato il 23 Settembre 2008 da fefekkosuperstar

Ho seguito il consiglio del buon vecchio Alex. 7000 caffè, li ho già presi perchè...Ho sonno.Esatto. Non devoarrivare entro sera da nessuno, come diceva lui. Io ho semplicemente un sonno che non vi dico. Sono proprio stanco. Ho delle borse che nemmeno l'antigonfiore di Chanel può fare molto. Ho tanta voglia di chiudere gli occhi. Addormentarmi con un vecchio disco. Svegliarmi con la sensazione tipica del jet lag. Spaesato. Confuso. Ma riposatissimo. Magari. Avessi il tempo. Avevano ragione le sgambatissime Alice ed Helen. La notte è piccola. Troppo piccolina. Quanto sono argute le donne. Ho un sonno che non ci vedo. Letteralmente. Ho gli occhi pesanti. Poverini. In questi due giorni ne hanno viste troppe. Nell'ordine: la pancia ed il pizzetto alla Hulk Hogan dell'ex capo, i vestiti della cubista che ho personalmente e malauguratamente assunto, i turbanti di Vladimir Luxuria e il piagnisteo di Giuseppe Lago che ha paura che gli si sgonfino i muscoli per la permanenza sull'Isola, i vestiti della ragazza immagine che ho avuto la pessima idea di assoldare ed il cappello della Ferrari che indossa sempre quel fenomeno di Andrea. Lasciatemi dire. Meritano il riposo che desiderano. I miei occhi intendo. Non le persone elencate. Quelli hanno bisogno tutto tranne che di riposare. Devono vegliare in attesa che ritorni il signore che distribuisce i cervelli. La volta scorsa non erano in casa e non l'hanno ritirato. Oppure dormivano. Beati loro. Ma io mi sto attrezzando. Ho iniziato a cercare un arcolaio su e-bay. Possibilmente quello che la perfida Malefica ha usato per addormentare quell'imbecille della Bella Addormentata. Per ora non ho avuto grandi siddusfazione da questa ricerca. Ma sono fiducioso. Ed assonnato. Mamma mia. Sono le 19.25. Si sta facendo notte. Come cantava il sobrissimo Renato. Devo uscire. Ma credo che mi addormenterò per strada. All'ombra dell'ultimo sole. Con un solco lungo il viso, come una specie di sorriso. Come un barbone. Dato che non so pescare.

 
 
 

SE PER CASO CADESSE IL MONDO?

Post n°43 pubblicato il 20 Settembre 2008 da fefekkosuperstar

Io mi sposto un po' più in là. Risponderebbe la mitica e saggissima Raffa nazionale. Lei si che ne sa della vita. E' sempre stata un passo avanti a tutti. Immaginate la scena. Il mondo si frantuma e lei?  Fa un saltello di lato e scampa a tutto. Ah. Che fantastica. Lei si che guarda la realtà per quella che è. Uno schifo. Alla stessa domanda del titolo, I Ricchi e Poveri rispondevano "Se cade il mondo, sarà perchè ti amo". Illusi. Altro che ti amo. Macchè. Se il mondo va a marengo è proprio perchè nessuno ama più nessuno. Non stiamo a raccontarcela. Se ne vedono di tutti i colori. Non in tv. Stavolta il nostro elettrodomestico più amato ed odiato non c'entra niente. Anzi. Lì non si parla d'altro che di amori eterni e di sacrifici d'amore. La vita è tutt'altro. Fa schifo. Non so se sia la vita o le persone ad essere spregevoli. Magari Raffa saprebbe rispondere. Tant'è. Questi occhi e queste orecchie non fanno altro che vedere corna e corna e corna. Mi sembra di vivere in un "panar' 'e maruzz' ". Un secchio di lumache. Non c'è più rispetto. Cantava il nostro Adelmo nazionale. Ed aveva ragione. Tutti pensano solo a far star bene la lumaca che hanno nei pantaloni. O a farsi mettere un dito nella piaga, se sono donne. Santo Dio. Ieri l'ultimo episodio di una lunga serie di offese al pudore. Vi vado a presentare i protagonisti;

- Lui: 27 anni, un matrimonio naufragato, un neurone naufragato e uno stilista naufragato, dato il modo indescrivibile di vestire e di abbinare i colori.
- Lei: 31 anni su per giù. Un matrimonio ancora vivo e vegeto. Due figli piccoli. Labbra disegnate, flatulenza preoccupante e finezza degna dell'onorevole Peppone.

Ebbene. Senza pensarci un attimo, Lui prende carta e penna e scrive il suo numero di telefono con tanto di dedica e lo da a lei. Inutili i miei moniti. Invano gli dico che lei è sposata, che ha due bambini piccoli, che non mi sembra il caso di fare una cagata del genere. Lui non mi sente nemmeno. Va dritto verso la meta. Lei con molta non chalance prende il biglietto, lo legge, sorride, lo mette in tasca, si scambiano quattro chiacchere e si salutano come se niente fosse. Lui ha lo sguardo di wile coyote quando e se mai ha preso il road runner e lei ha la faccia di quella che, nonostante i pantaloni alti fino alla gola, piace ancora ai ragazzi. Che schifo. Le ragazze serie non ci sono più. Cantava il Marco nostrano. Aveva ragione. Cosa bisogna fare per evitare tutto ciò? Per salvare il salvabile. Per dormire sonni tanquilli. Basta la fiducia? A questo punto non lo so. Non credo. Siamo una razza in estinzione. Cantava il Signor G. E Piero Angela dice che i prossimi padroni del mondo saranno gli insetti. Ma non credo parli degli scaraffaggi. Forse si riferisce ai vermi striscianti. Che ne dite?

 
 
 

CARRA'MBA CHE DELUSIONE

Post n°42 pubblicato il 19 Settembre 2008 da fefekkosuperstar

Per la serie a volte ritornano. Mercoledì sera, la mitica Raffaella torna ad essere la regina della tv. Apertura con la fantastica "TANTI AUGURI", con tanto di colpo di testa all'indietro e tutto il resto. Fasciata in un abito dorato e, sfoggiando un fisico perfetto. Lo studio coperto di specchi la fa sembrare più grande ed infinita di quanto non sia già. 65 anni e non sentirli. 15cm di tacchi e non sentirli. Il caschetto si è allungato, qualche rughetta in più, ma i miti non si toccano. Uno spacco vertiginoso lascia intravedere delle gambe ancora perfette. Sono 50 anni che ci balla davanti agli occhi. Ultimamente ballava e cantava anche a casa di Tiziano Ferro. Chi dovrebbe avere delle cosce da urlo se non lei? La formula è sempre la stessa. Vincente, secondo me un po' da rimodernare, ma i miti non si toccano. Tutto procede strabene fino all'arrivo di loro. 40. I carramba boys. A parte gli stacchetti a dir poco imbarazzanti ("siamo bellissimi, anzi...bellissimi" è solo un esempio). A parte l'abbigliamento da tronista in pensione. A parte le acconciature anni '90. Li avete visti? I cugini dei 7nani. I 40 ragazzi più brutti che abbia mai visto. Santo cielo. Degli sgorbietti. Mamma mia. I bei tempi dei loro predecessori sono finiti. Due nomi a caso. Raffaello Balzo e Danilo Brugia. Altro che Aleandro, Davy e compagnia. A proposito di Davy. C'è stato un momento in cui tutti muppets hanno dovuto tirare fuori una sfera dalla tasca e mostrarla. Ebbene. Davy ha mostrato una mano vuota. E, dopo una gomitata sui reni di uno dei belli di notte, si è accorto dell'errore ed ha rimediato. Uppercarità. Aggiungiamo che non conoscono nemmeno una parola degli stacchetti e che hanno la stessa scioltezza del Monte Bianco ed ecco a voi i 40 ragazzi che Iapino e Boncompagni hanno scelto per affiancare la regina. Secondo me hanno scritto solo quei 40 per partecipare. E si sono visti costretti a prendere loro. Oppure hanno fatto i furbi. Siccome Raffa non è più nel fiore degli anni, non le si potevano mettere accanto 40 adoni. Ed hanno preso i peggio che han potuto per far risaltare lo splendore della divina. A Raffa forse piace vincere facile. Non voglio insinuare il dubbio. I miti non si toccano. E tantomeno i Carramba Boys.

 
 
 

A CHI HA VOGLIA DI ACOLTARE...

Post n°41 pubblicato il 16 Settembre 2008 da fefekkosuperstar

C'era una volta, in un bosco, in un paese di cui ora non ricordo il nome, un uomo. Sì. C'era una volta un uomo. Semplicemente. Non aveva nulla di speciale, non aveva nessuna principessa da salvare o drago da sconfiggere. Andava nel bosco per far visita agli animali. I suoi preferiti erano una volpe, un orso ed una lepre. Non era ricco, ma quei suoi tre amici animali lo facevano sentire più potente di un re. Passava le sue giornate a camminare. A fischiettare ed a parlare con tutti gli abitanti del bosco. Alla sera poi, stanco ed affamato, tornava nella sua casetta. Non aveva nessuno ad aspettarlo, nemmeno un piatto caldo per scaldarsi lo stomaco ed il cuore. Era solo. Ma non lo sapeva nessuno. Si metteva accanto al fuoco e sognava. Sognava di mangiare, di bere, di amare. Non aveva grandi sogni. Era così povero da non potersi permettere nemmeno quelli. Ma sorrideva sempre. Le sue giornate procedevano tutte uguali, senza grandi eventi o sconvolgimenti. Finchè una mattina, nessuno degli animali ricevette la visita dell'uomo. A dire il vero, se ne accorsero solo la volpe, l'orso e la lepre. Lo andarono a cercare. Ed arrivarono fino alla sua casetta. E lo trovarono li. Tremante ed addormentato davanti al fuoco. La porta era aperta, ma decisero di non entrare. Se ne andarono. Poco dopo, la volpe tornò con un grappolo d'uva. Entrò. E lo lasciò accanto al suo amico ammalato. Lo scaldò per un po' con la sua coda, e poi uscì senza far rumore. Gli voleva un gran bene. Ed era giunto il momento di dimostrarglielo. Dopo qualche minuto arrivò l'orso. Portava in bocca un salmone. Entrò. E lo mise a cuocere sul fuoco. Così, al suo risveglio, il suo amico lo avrebbe trovato pronto per essere mangiato. Ravvivò il fuoco. Ed uscì senza fare rumore. Gli voleva un gran bene, ed era giunto il momento di dimostraglielo. Per ultima arrivo la lepre, non aveva nulla con se. Era troppo piccola per poter pescare o per prendere dell'uva da un albero. Entrò. E guardò quell'uomo addormentato. Non aveva nulla per lui. Nulla per poterlo aiutare. Eppure voleva rendersi utile. Aiutarlo anche lei, come avevano fatto gli altri due. Guardò il fuoco. Era vivo. Ed il pesce era quasi cotto. La fame dell'uomo era sicuramente più grande di quel pesce. Si avvicinò al suo amico. Gli sussurrò "grazie". E si lanciò tra le fiamme. Gli voleva un gran bene. Ed era giunto il momento di dimostrarglielo.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: fefekkosuperstar
Data di creazione: 04/12/2007
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: fefekkosuperstar
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 40
Prov: TO
 
 

AMORE ETERNO IN APNEA

Mi hanno raccontato una storia. sembra una favola. di quelle che ti raccontano da piccolo per farti addormentare. Di quelle che ti fanno stare sveglio la notte a sognare il futuro e quello che ti aspetta. Era da tempo che non sentivo un racconto del genere. Pensavo di conoscere più o meno tutte le avventure dei vari lupi e agnelli, volpi e uva, volpi e corvi che si contendono pezzi di formaggio, porcellini muratori, bambini che mangiano case di marzapane, gatti con gli stivali e principesse dai lunghi capelli biondi. A parte Biancaneve. Infatti la avvelenano. Così la prossima volta impara ad ossigenarsi per bene la testa ed i neuroni. Come Cenerentola che perde le scarpe in giro, Aurora che si punge le dita con gli aghi e Raperonzolo che passa le giornate a fare e disfare la treccia. Ecco perchè non mi piacciono le donne. Colpa dei fratelli Grimm. Non ci avevo mai pensato.
Ma torniamo a noi.
Avete maisentito parlare del pesce chirurgo? io no. Fino a Domenica. Ebbene. Si tratta di un pesce tropicale che passa tutta la vita con il suo e compagno senza abbandonarlo mai, senza lasciarlo mai solo, seguendolo in tutto cio' che fa, fedele ed innamorato come solo gli animali sanno essere. Ma quando il compagno muore lui non si da pace. Si lascia morire anche lui. Senza fare troppo rumore. Senza dire niente a nessuno. insieme anche dopo la morte.
Tutto qui. Non c'è una morale. C'è solo un'altra prova che l'amore supera tutto. Anche se parlare di amore in questo caso forse è un po' azzardato. Non fa niente. Chi ci vuole credere ci creda.
Chi non ci crede forse non morirebbe per qualcuno. O non ha qualcuno che morirebbe per lui.


 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

LA NOTIZIA DEL GIORNO

Questa notizia non viene da un giornale. Mi arriva direttamente dal mio inviato a Casablanca. Volete sapere qual è il cantante italiano più in voga in Marocco? Non lo direste mai. Non lo avrei mai detto nemmeno io. Credo nemmeno lui. Il cantante dico.

Toto Cutugno. Standing Ovation.

Lui che diceva tanto di voler andare a vivere in campagna. Ed invece. Marocco. Spopola tra le ragazzine di tutte le età. E siccome si vanta di essere un italiano vero avrà sparso la voce e così tutti sanno che anche lui, come tutti noi, "does it better".
E così se diverte come un pazzo.

E noi qui in questa valle di lacrime. Voglio andare a vivere in campagna con lui.

Toto Cutugno. Standing Ovation.

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963