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video musicaleIL REGNO DELLE STELLEQuanto è bello perdersi nel regno delle stelle, SIAMO COME DELLE STELLETu sei così, io sono così. IL DESTINO SIAMO NOI
Post n°24 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da venere893
Hagor Saud Flyd, sovrano della galassia del Drago Minore, era seduto alla scrivania del suo studio privato, e stava guardando attraverso la porta a vetri, che dava sul piccolo giardino; sembrava che osservasse lo zampillare dell'acqua che fuori usciva dai cannoncini della piccola fontana a forma di nave, ma il suo sguardo andava oltre, verso un orizzonte lontano, infatti, egli stava ripensando agli avvenimenti che lo avevano fatto diventare l'uomo d'oggi. Hagor non era originario della galassia che governa - va, ma proveniva dalla nebulosa dell'Aquila e più precisamente dal pianeta Flyd, e non sapeva perché la sua famiglia portasse lo stesso nome del pianeta. Le galassie conosciute, invece prendevano il nome dalla loro forma, visibile solo da molte migliaia di chilometri di distanza, e non facevano eccezione né la nebulosa del Drago Minore e né dell'Aquila. Gli abitanti dei pianeti di queste galassie erano tecnologicamente avanzati, e Flyd non faceva eccezione. Come molti dei mondi conosciuti, il pianeta aveva rischiato di scomparire a causa di ad una terribile esplosione, provocata dalla fusione del nucleo centrale globo. Si era arrivati a tale punto per il troppo sfruttamento delle risorse, e solo con la tenacia degli scienziati si era impedito la ......deflagrazione. Una volta risolto il problema della fusione nucleo n'era sorto un altro, d'uguale importanza, sempre a causa dello sfruttamento delle risorse: vi era stata la decimazione della popolazione a causa di malattie epidemiche. I pochi sopravissuti, si resero conto che per ripopolare il loro pianeta e la costellazione, dovevano non solo debellare le malattie ma trovare anche il modo di riprodursi senza rischiare di far nascere bambini già cagionevoli di salute, molti dei neonati, infatti, non sopravvivevano, e i pochi che vi riuscivano diventavano uomini e donne troppo deboli, e a loro volta generavano figli malati. Certo potevano rivolgersi alle galassie vicine, ma anche in questo caso i risultati sarebbero stati disastrosi, perché anche quelle galassie avevano subito lo stesso destino. Così, come molti altri pianeti decisero di spingersi oltre lo spazio sconosciuto; una volta individuata la galassia che presentava le stesse qualità della loro vi si stabilirono, mescolandosi alla popolazione dell'unico pianeta abitato. Dovettero pazientare per diverso tempo, prima di ripartire, perché il pianeta non era tecnologicamente avanzato, e soprattutto perché i suoi abitanti non erano mentalmente preparati a conoscere viaggiatori d'altri mondi; la loro pazienza fu ad ogni modo ripagata e alla fine ripartirono per la loro ......costellazione per dare origine ai nuovi abitanti dell'Aquila. Da quegli avvenimenti erano trascorsi seicento anni, e da trecento sulla nebulosa regnava la famiglia Flyd, e con la loro monarchia la galassia, aveva raggiunto il massimo della prosperità; per un breve periodo la costellazione rischiò di perdere stabilità. Hagor, in quel momento stava pensando proprio agli avvenimenti scongiurati solo dal suo coraggio e dalla forza d'animo dei propri fratelli e amici più intimi. Hagor si chiese quanto tempo fosse passato, e quando la sua vita avesse avuto la svolta decisiva, e si rese conto che da allora erano passati cinquantanni. Sussurrando a se stesso disse:
Post n°22 pubblicato il 30 Novembre 2009 da venere893
Post n°21 pubblicato il 30 Novembre 2009 da venere893
Post n°20 pubblicato il 09 Novembre 2009 da venere893
Le galassie sono degli enormi contenitori di stelle, il cui diametro può essere di centinaia di migliaia di anni luce, che come delle vere e proprie isole nell'universo si trovano situate nello spazio a distanze enormi (miliardi di a.l.) le une dalle altre. A separarle solo immense quantità di pulviscolo intergalattico e materiale interstellare estremamente rarefatto. Data la grandissima distanza che ci separa dalle più vicine, esse sono state scoperte solo negli ultimi tre secoli, anche se la certezza della loro esistenza la si è avuta solo nel 1924, grazie ad E. Hubble, che misurando la distanza di alcune cefeidi individuate nella galassia di Andromeda, ebbe la prova di come quest'ultima fosse situata nello spazio esterno ben al di là della Via Lattea. Prima di allora, infatti, quelle poche galassie che erano state scoperte venivano scambiate per stelle o nebulose, vista la mancanza di strumenti adeguati all'osservazione di oggetti così lontani. ProtogalassieLa nascita delle galassie è ancora avvolta nel mistero, ma sembra che esse traggano la loro origine per l'aggregazione della materia primordiale che, centinaia di milioni di anni dopo il Big-Bang, iniziò ad addensarsi in grandi nubi, le quali, a causa delle immense forze gravitazionali risultanti, cominciarono a contrarsi ed a ruotare attorno a se stesse dando vita alle "protogalassie". E' sicuramente in questo frangente, che le diverse velocità di rotazione condizionarono quelle che poi sarebbero risultate le forme finali di ciascuna delle galassie attuali. Classificazione delle GalassieHubble infatti le distinse in base al loro aspetto ed alle loro dimensioni in gruppi omogenei, suddivisi a loro volta in sottogruppi:
Altri gruppi minori sono quelle irregolari, dalle forme prive di simmetria, e le lenticolari, una via di mezzo fra quelle ellittiche e quelle a spirali, che probabilmente hanno perso la forma originaria per l'interazione gravitazionale con altri corpi galattici vicini. Distribuzione delle galassieLe galassie hanno la caratteristica di aggregarsi in ammassi e quindi in superammassi (un migliaio di oggetti nel primo caso e centinaia di migliaia nel secondo) che possono essere aperti, se composti da una struttura irregolare, o regolari, se mostrano una forma sferica che solitamente è più densa verso il centro. Considerando l'alta densità che caratterizza i superammassi, può capitare che avvengano scontri fra galassie, ma senza le conseguenze che si potrebbero immaginare. Esse sono costituite infatti da zone estremamente rarefatte, con il risultato che spesso si fondono fra loro creandone delle altre di dimensioni maggiori. Se invece lo scontro avviene a velocità tali da permettere di sfuggire alla forza di mutua attrazione, allora esse verrano intaccate solo marginalmente, subendo variazioni nella loro forma. Galassie attiveOltre a quelle enunciate, esistono anche altre specie di galassie, che emettendo energia in grandissima quantità sotto forma di radiazioni, si meritano l'appellativo di galassie attive. Le cause di tutto questo sono ancora sconosciute, forse un buco nero che risiede nel nucleo galattico, ma è comunque possibile distinguerle secondo il tipo di energia irradiata in:
Post n°19 pubblicato il 09 Novembre 2009 da venere893
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