VENTO DI PENSIERI.

EVOLVERSI (14° PARTE)


Eccoci di nuovo qui, cari amici: ben trovati. Per approfondire lo studio del possibile sviluppo dell'uomo, resta da stabilire un punto molto importante. Sono due gli aspetti che nell'uomo devono essere sviluppati, ossia il suo sviluppo deve effettuarsi simultaneamente su due linee. Questi due aspetti dell'uomo, o queste due linee di sviluppo, sono il SAPERE e l'ESSERE.In effetti, non si comprende che l'essere e' completamente distinto dal sapere. Inoltre, come abbiamo gia' visto, ci sono diversi gradi di "essere". L'idea dell'essere e dei differenti gradi di essere è completamente ignorata dal pensiero moderno. Al contrario, è opinione corrente che piu' ci sono divergenze e contraddizioni nell'essere di uomo, piu' egli possa essere brillante ed interessante. In genere si ammette, sebbene tacitamente, ma talvolta anche apertamente, che un uomo possa vivere nella menzogna, essere egoista, vile, irragionevole, perverso ed essere allo stesso tempo un grande uomo di scienza, un grande filosofo o un grande artista. Tutto cio' e' considerato originalita', quando invece si tratta di debolezza. Non è possibile essere un grande pensatore o un grande artista con uno spirito perverso, così come non è possibile essere un atleta da circo se si è malati di tisi. E' necessario capire chiaramente che cosa significa l'essere, e perchè debba crescere e svilupparsi parallelamente al sapere, pur restandone indipendente. Se il sapere prevale sull'essere o l'essere sul sapere, ne risultera' sempre uno sviluppo unilaterale e uno sviluppo unilaterale non potra' condurre molto lontano: dovra' fatalmente sfociare in qualche grave contraddizione interiore e fermarsi.Cos'è mai la comprensione?Abbiamo sempre confuso comprendere con sapere, ossia avere delle informazioni. Ma sapere e comprendere sono due cose del tutto differenti, che dobbiamo imparare a distinguere. La comprensione è, in un certo modo, la media aritmetica tra il sapere e l'essere. Se l'uno dei due diminuisce mentre l'altro aumenta questo non modifichera' la media aritmetica, ma è auspicabile che ci sia una crescita simultanea del sapere e dell'essere. Per comprendersi, due uomini debbono non solo possedere un uguale sapere, ma devono anche avere un essere uguale. Soltanto allora una comprensione reciproca è possibile. Inoltre non si puo' comprendere e non essere d'accordo. Nel modo solito di conversare noi diciamo sovente: lo comprendo, ma non sono d'accordo con lui. Dal punto di vista dell'insegnamento che studiamo, questo è impossibile. Se comprendete un uomo, siete d'accordo con lui; se non siete d'accordo con lui, non lo comprendete. E' difficile accettare questa idea, ma questo significa che è difficile comprenderla. Ricordate la suddivisione degli uomini in sette categorie? Immaginiamo gli uomini numero 1, 2 e 3 da una parte, e quelli delle categorie superiori dall'altra. Immaginiamo due cerchi concentrici. Il cerchio esteriore è meccanico, perche' in esso tutto accade e, a tale cerchio, appartengono gli uomini 1, 2 e 3. Al cerchio piu' interno, appartengono gli altri uomini. Sulla linea di confine tra i due cerchi, vi sono gli uomini numero 4. Ciascuno comprende a modo suo, ma la comprensione è qualcosa che appartiene al cerchio interiore dell'umanita'. Se taluni uomini del cerchio esteriore si rendono conto di non comprendersi l'un l'altro, e se sentono il bisogno di comprendersi, devono tentare di penetrare nel cerchio interiore, perche' soltanto la' è possibile una reciproca comprensione. Se formulate il vostro scopo come un desiderio di comprendere gli altri, ricordate che potete comprendere gli altri soltanto nella misura in cui comprendete voi stessi e soltanto al livello del vostro proprio essere. Questo significa che potete giudicare il sapere degli altri, ma non potete valutare il loro essere. Non potete vedere in loro, altro che nella misura in cui avete gia' visto in voi stessi. Ma noi facciamo sempre l'errore di credere di poter giudicare l'essere degli altri. In realta' se desideriamo incontrare e comprendere degli uomini con uno sviluppo superiore al nostro, dobbiamo lavorare allo scopo di cambiare il nostro essere. La prossima volta, affronteremo lo studio dei centri intellettuale, emozionale, motorio ed istintivo. Ma ciascun centro oltre alla suddivisione gia' fatta, nelle parti positiva e negativa, puo' essere suddiviso ulteriormente in tre parti: MECCANICA, EMOZIONALE, INTELLETTUALE. Siamo così giunti nel cuore dello studio sull'attenzione e del ricordo di sé, perche' sono le sole vie che conducono alla comprensione. Quindi il centro intellettuale avra' una parte meccanica, una emozionale ed una intellettuale. Il centro emozionale avra' anch'esso una parte meccanica, una emozionale ed una intellettuale. Così come i centri motore ed istintivo. Ma di questo ne parleremo la prossima volta che sara' pure il post conclusivo sull'argomento a meno di alcune considerazioni finali. Grazie a tutti, e a lunedì 12 ottobre. Vi pregherei di non mancare.