VENTO DI PENSIERI.

A proposito del significato del Natale


Ciao a tutti Voi. Le feste sono ormai passate e cisacuno di noi avrà avuto modo, seppure per brevi momenti, di meditare sul significato del Natale. Il Natale porta con sé un'atmosfera particolare, magica se vogliamo. Ma oggi non è proprio come una volta. Oggi c'è sempre meno mistero e stupore. Per molti diventa una festa stressante in cui bisogna fare dei regali e pensare a ricevere nel miglior modo possibile i parenti e gli amici, magari organizzando un bel pranzo. Lo stress è dovuto anche ai risvolti economici che tutto questo implica, e non da ultimo, al disordine a cui si va incontro, mettendo a disposizione la propria casa. Certo, poi arriva il giorno di Natale, e tutto si sfuma, e anzi, alla fine si puo' essere generalmente soddisfatti di come siano andate le cose. Ma cosa significa il Natale? E' difficile spiegare questioni così intimamente legate alla propria interiorita'. Voglio però raccontare una storia afro-americana che viene tramandata dagli africani che sono stati deportati nelle Americhe a coltivare le piantagioni di cotone.La storia si ambienta proprio nel giorno di Natale, e cioe' in coincidenza della nascita di Gesù. La nascita di Gesù già all'epoca aveva avuto una grande risonanza, ed erano in molti a fare pellegrinaggio verso il luogo della nascita. Ad un certo punto si era creata una lunga fila di persone giunte per adorare il nuovo nato, e ciascuna di loro aveva pronto un regalo da donare. Con il trambusto della fila, si era svegliato di soprassalto un bambino, il quale, ancora assonnato, vedendo l'enorme fila, si era accodato. Man mano che avanzava in fila, il bambino cominciava a preoccuparsi, poiche' vedeva che lui era l'unico a non portare regali. Intorno a lui, in fila, c'era chi aveva tra le mani dei batuffoli di lana o cotone, chi una cesta di datteri, chi dei frutti della terra, ecc.. Lui, il nostro bambino, non aveva niente, e man mano che si avvicinava a Gesù, la sua preoccupazione aumentava, poiche' lui non aveva nulla da offrire. Con la testolina faceva capolino di tanto in tanto, uscendo dalla fila, per vedere se poteva fare qualcosa.La Madonna in quei frangenti, era un po' impacciata poiche' con una mano teneva Gesù e con l'altra riceveva e sistemava i doni che la gente offriva. Ad un certo momento, la Madonna, vedendo il bambino fare capolino con la testa, lo chiamò a Sé. Il bambino, tutto timoroso, Le si avvicinò, e la Madonna, vedendo che quel bambino era l'unico ad avere le mani libere, gli affidò Suo figlio Gesù.Il bambino che si sentiva a disagio pensando di non avere nulla, ora aveva fra le braccia la cosa piu' preziosa. Cosa dire... Le mani libere rappresentano quello che dovrebbe essere il nostro cuore: libero, puro, umile, senza affanni, non contaminato dalle avidità, dagli interessi di qualunque tipo, dagli egoismi e dal consumismo. Solo un cuore così potrebbe aprirsi maggiormente alle questioni spirituali, rimanendone attratto. E solo così, potremmo ricevere in cambio, il senso del vero significato del Natale o della vita. Grazie per l'attenzione. Buon anno, e a presto.