Molti dicono che sia un bene che i partiti troppo piccoli siano rimasti fuori dal parlamento.Io invece voglio unirmi al coro, consapevolmente minoritario, di chi considera la cosa sbagliata e dannosa.Forse non era giusto che partiti con pochi elattori condizionassero tutti, che rendessero instabili i governi o che impedissero l'approvazione di leggi e provvedimenti voluti dai partiti maggiori, forse questo accadeva (ma siamo sicuri che non accadrà più? Restano comunque tanti partiti e tante correnti). Comunque bisogna essere obiettivi, le grandi scelte politiche, quelle che realmente hanno influito (spesso negativamente) sulla vita dei cittadini italiani, sono sempre state ottenute dai partiti maggiori, i quali in realtà hanno sempre avuto la facoltà di fare "il brutto e il cattivo tempo" in questo Paese.Ma adesso non stiamo parlando di partiti minoritari esclusi dalle cariche di governo, bensì dell'esclusione di partiti e movimenti minoritari dalla possibilità di fare opposizione.E se la presenza di un governo è propria di tutti i sistemi politici, anche di quelli totalitari, è invece la presenza dell' opposizione che denota l'esistenza di una democrazia.Nel nostro Paese ora abbiamo un'opposizione, ma è un'opposizione mutilata. Un'opposizione negata ad istanze legittime e finalizzate al miglioraqmento della vita dei cittadini e che interessano un numero di persone enormemente superiore agli elettori dei "partitini".I padri fondatori della Repubblica Italiana erano stati ben attenti a dare rappresentanza a tutte le idee presenti nel Paese.Almeno un seggio di rappresentanza andrebbe dato a tutti. Non è solo un problema di chi vota per i partiti minori, ma per tutti i cittadini. Infatti le idee che questi partiti portano fanno comunque parte della storia e dell'interesse di tutti, anche di chi non li vota. Penso ad esempio alle battaglie contro il nucleare e per la difesa degli animali, oppure al tema della tutela dei servizi pubblici e sociali e tanto ancora.
Partiti piccoli fuori? Per me è sbagliato.
Molti dicono che sia un bene che i partiti troppo piccoli siano rimasti fuori dal parlamento.Io invece voglio unirmi al coro, consapevolmente minoritario, di chi considera la cosa sbagliata e dannosa.Forse non era giusto che partiti con pochi elattori condizionassero tutti, che rendessero instabili i governi o che impedissero l'approvazione di leggi e provvedimenti voluti dai partiti maggiori, forse questo accadeva (ma siamo sicuri che non accadrà più? Restano comunque tanti partiti e tante correnti). Comunque bisogna essere obiettivi, le grandi scelte politiche, quelle che realmente hanno influito (spesso negativamente) sulla vita dei cittadini italiani, sono sempre state ottenute dai partiti maggiori, i quali in realtà hanno sempre avuto la facoltà di fare "il brutto e il cattivo tempo" in questo Paese.Ma adesso non stiamo parlando di partiti minoritari esclusi dalle cariche di governo, bensì dell'esclusione di partiti e movimenti minoritari dalla possibilità di fare opposizione.E se la presenza di un governo è propria di tutti i sistemi politici, anche di quelli totalitari, è invece la presenza dell' opposizione che denota l'esistenza di una democrazia.Nel nostro Paese ora abbiamo un'opposizione, ma è un'opposizione mutilata. Un'opposizione negata ad istanze legittime e finalizzate al miglioraqmento della vita dei cittadini e che interessano un numero di persone enormemente superiore agli elettori dei "partitini".I padri fondatori della Repubblica Italiana erano stati ben attenti a dare rappresentanza a tutte le idee presenti nel Paese.Almeno un seggio di rappresentanza andrebbe dato a tutti. Non è solo un problema di chi vota per i partiti minori, ma per tutti i cittadini. Infatti le idee che questi partiti portano fanno comunque parte della storia e dell'interesse di tutti, anche di chi non li vota. Penso ad esempio alle battaglie contro il nucleare e per la difesa degli animali, oppure al tema della tutela dei servizi pubblici e sociali e tanto ancora.