felici e sognatori

'45-'55


Penso che se vogliamo capire il periodo in cui viviamo dovremmo approfondire il periodo che va dal '45 al '55. E' un periodo non molto conosciuto, molto difficile in cui, un'umanità uscita da una guerra immensa e catastrofica, si trovava tra le mani ritrovati scientifici mai visti. E doveva reinventare tutto avendo alle spalle rovine e davanti un'immenso punto interrogativo. Un futuro che non era affatto logico prevedere fosse simile a quello che è. Ad esempio scelte economico politiche come fascismo (si pensi al franchismo, alla Grecia dei colonnelli, al Sud America) e stalinismo erano realmente possibili come forme comuni di governo, nelle quali poteva sprofondare l'intera umanità. Spettri che condizionarono pesantemente le scelte che vennero compiute.In quei dieci anni vennero gettate, nel bene e nel male, le basi della nostra civiltà. E forse, se ci pensiamo bene, possiamo identificare in quegli anni la vera fine del Medio Evo. Si pensi, per citare un esempio puramente esteriore e secondario ma evidente, a quanto era importante l'araldica prima della guerra e quanto sia poco importante oggi. Oppure, cosa di ben maggiore impatto, a qunto fosse maggiore il ruolo delle potenze europee anche a livello coloniale, un potere (negativo) che derivava direttamente dalla cultura e dalla storia Medioevale.Intendo Medio Evo come tipo di civiltà. E' evidente che tutta la struttura geopolitica, fino alla seconda guerra mondiale, derivava direttamente dalla struttura feudale, le era legata con un filo diretto. Dopo, tutto cambiò. Se poi si intende Medio Evo come non rispetto dei diritti umani, spesso ci siamo ancora oggi.Ma questo è solo un ragionamento così, tanto per offrire spunti di riflessione.Ciao, Francesco.