felici e sognatori

Finalmente un G8 col segno più. W IL DISARMO NUCLEARE


 Saranno probabilmente i tempi che corrono, tempi che impongono scelte razionali e positive.Sarà la presa d'atto del fallimento di un certo modo di gestire il mondo.Sarà per la voglia di aprire nuovi orizzonti e nuove finestre su un mondo nuovo che dovrà necessariamente essere migliore di quello precedente.Una cosa è certa, questo vertice dell'Aquila non si può che definire positivo.Certo ci saranno delle critiche legittime, ma l'impostazione generale nell'affrontare i problemi mi è sembrata estremamente positiva. Soprattutto se confrontato con altri vertici che purtroppo ci hanno portato nella situazione attuale che certo non si può definire pienamente positiva (vedasi crisi, guerre infinite, globalizzazione squilibrata ecc.)Due cose tuttavia mi hanno colpito positivamente di questo vertice:1) L'impegno ad unire le forze internazionali nell'affrontare le grandi calamità naturali. Già l'idea di perse è ottima e speriamo che venga sviluppata rapidamente. Pensiamo se, nel caso di un terremoto o di un' alluvione intervenissero sul luogo mezzi e aiuti immediati da gran parte del mondo.Sarebbe una cosa stupenda e utilissima.2) La forte ripresa dell'impegno sul disarmo nucleare. Qui vorrei puntualizzare una cosa che sfugge a molti. Tutti sappiamo quanto devastante sarebbe una guerra nucleare (anche se la nostra immaginazione stenta a comprendere fino in fondo le conseguenze atroci provocate da tali ordigni che sono il frutto di quanto di peggio la mente umana abbia concepito nella storia. L'INQUINAMENTO PER PRODURRE LE BOMBE E' LA VERA TRAGEDIA DEL NUCLEARE.VIVA IL DISARMO NUCLEARE! Ma quello che proprio ci sfugge, perchè in parte ci viene celato, è l'inquinamento tremendo e immenso che viene provocato dalla fabbricazione di queste bombe. La produzione delle bombe atomiche è forse la produzione industriale più inquinante e venefica che esista. Niente a che vedere con l'inquinamento ed i rischi al confronto minimi del nucleare civile.Fino agli anni '60 la produzione di ordigni nucleari ha letteralmente avvelenato il pianeta, tanto che è del tutto plausibile che molte persone si siano ammalate a causa della produzione e sperimentazione dell'atomica. Attenzione, non dico questo così per dire, è tutto documentato in migliaia di libri, studi governativi, siti ecc dalla fine della guerra ai giorni nostri. Quindi penso veramente di non sbagliarmi affermando tutto questo.A partire più o meno dagli anni '70, i Paesi produttori di queste bombe hanno fatto poi il possibile per ridurre gli effetti di questa dannosissima produzione. Tuttavia permangono problemi di bonifica molto costosi sia in America che in Russia. E' fondamentale che questa produzione così dannosa per l'ambiente e la salute, così costosa per le tasche dei cittadini e che non serve ad altro che a produrre armi così infami da non essere utilizzabili, cessi al più presto.Ora io mi chiedo cosa avvenga durante la produzione di questi ordigni in Paesi che, insomma, non sono prorio all'avanguardia nella tecnica, ne' dispongono di immense risorse economiche quali servirebbero a produrre tali armi in sicurezza.Prendiamo il caso della Corea del Nord: con tutto il rispetto, è l'unico paese al mondo che ha fatto saltare due bombe atomiche a pochi chilometri da zone densamente popolate. Saranno esplosioni a grande profondità, ma vi sembra prudente?Queste nuove potenze nucleari affrontano il problema con una leggerezza forse dettata dalla non conoscenza delle problematiche ambientali e di salute pubblica che la realizzazione dell'atomica pone, ne dei costi che comporterà la gestione delle scorie ecc.Per questo i Paesi che hanno maggiore coscienza del problema si devono unire, e si stanno unendo per risolvere il problema sia in casa loro che in casa degli altri. Perchè la radioattività non conosce confini, e tutte le donne e gli uomini del mondo hanno diritto ad essere difesi da questa minaccia che ormai abbiamo creato e con la quale dovremo convivere per migliaia di anni piaccia o no. E per affrontare il problema  tutti i Paesi dovranno collaborare tra loro.Ecco perchè sono importanti i colloqui e soprattutto gli accordi sul disarmo.