felici e sognatori

I mutamenti nell'andamento demografico, prodotti da eventi recenti, in Europa e nel mondo.


Il "respiro del mondo"La linea che segue l'aumento o la diminuzione della popolazione evidenzia l'impatto della storia su popoli e nazioni. PremessaLa popolazione, nel suo insieme, tende a comportarsi come un individuo autonomo.Come ognuno di noi la collettività può amare od odiare, gioire o soffrire, sognare o cadere nello sconforto più profondo.Nella storia, l’umanità può attraversare eventi particolari e drammatici come le guerre, le carestie, gli scovolgimenti sociali.Questi eventi lasciano segni profondi nelle persone, ma anche nella collettività nel suo complesso.La storia registra questi segni e li mostra per conservare le tracce della memoria.In questo post mostreremo il segno lasciato dalla storia sull'andamento demografico della popolazione in vari Paesi.La linea prodotta dall'aumento o dalla diminuzione della popolazione residente segue l'andamento della storia di una nazione. Come il tracciato di un'elettrocardiogramma, registra le emozioni dell'uomo. Il tracciato dell'andamento demografico registra lo stato emozionale di una collettività.Osservando la linea dell’andamento demografico di un dato Paese, possiamo cercare i momenti di discontinuità nella crescita della popolazione, sicuri di trovare, in quell’arco temporale, eventi fondamentali per quella regione.L'influenza degli eventi storici sulla popolazione nel mondo contemporaneo.Iniziamo ad osservare l'andamento demografico di alcuni Paesi che vivono in uno stato di relativo benessere. Stati che non hanno subito eventi particolarmente drammatici dal 1960 ad oggi.Francia, Regno Unito, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Norvegia.
Possiamo vedere che, in Paesi altamente sviluppati dell'Europa Occidentale, la linea dell'andamento demografico segue un percorso lineare e costante di lieve aumento.GiapponeAnche prendendo in esame un Paese asiatico, ma con stile di vita e realtà socio-economica di tipo occidentale, vediamo che il tasso di crescita della popolazione segue un andamento costante e senza grosse discontinuità.
BrasileEd ora vediamo l'ultimo esempio di un Paese che ha vissuto in pace gli ultimi cinquant'anni. Anche nel caso del Brasile, pur in un contesto di sviluppo molto più difficile, notiamo un aumento della popolazione molto più accentuato, ma sempre costante, morbido e graduale.
--------Ben diversa è la situazione di quei Paesi che hanno attraversato guerre o grandi sconvolgimenti economici e sociali. Ecco alcuni esempi:Croazia e Bosnia Erzegovina.
Tra il 1991 ed il 1995 una terribile guerra civile sconvolge la ex Jugoslavia. Come scosso da un’onda sismica l’andamento demografico, prima in ascesa graduale, crolla bruscamente. Poi torna a stabilizzarsi (senza peraltro tornare a crescere) nel difficile dopoguerra.Cambogia.
In anni di guerre e carestie la popolazione cresce, anche se in modo non enorme. Nel ’75 prendono il potere i Khmer Rossi guidati da Pol Pot. Costui, in quattro anni di sanguinoso regime dittatoriale, uccide, a seconda delle stime, tra uno e i due milioni di persone. La linea demografica torna a salire subito dopo la deposizione del dittatore.Ruanda
Tra il 1990 ed il 1995 il Paese sprofonda in una delle più terribili guerre etniche che il mondo ricordi.Kuwait
1990-1991 Occupazione irachena.Guinea Equatoriale
Dal 1972 al 1979 il Paese fu retto dittatorialmente da Francisco Macìas Nguema, il cui terribile regime portò al tracollo sociale e politico interno, con violenze ed abusi sistematici (Wikipedia).Isole Bermuda
Non sempre l’indicazione è così marcata, tuttavia anche in questo caso,pur con una popolazione bassa, notiamo un calo tra il ’70 e il ’75. Questo calo segue una serie di disordini politici che sconvolsero l’isola. Disordini che, nel ’73, portarono all’assassinio del governatore Richard Sharples.L'Europa Centro-OrientaleUn altro caso evidente è quello dei Paesi dell'ex blocco orientale.A seguito del collasso del sistema socio economico vigente in quei Paesi, una difficilissima situazione economica ha prodotto una costante ed inesorabile diminuzione della popolazione. Segno evidente di sofferenza che pesa logicamente sull'intero continente da vent'anni.Albania, Lettonia, Estonia, Lituania, Armenia
Si vede chiaramente il netto declino della popolazione dopo il 1989, anno della caduta del Muro di Berlino. Solo negli ultimi cinque anni la situazione sembra stabilizzarsi in Albania ed Armenia. E' utile sottolineare che questo declino non è dovuto, spesso, a chiari motivi economici e politici, ma a qualcosa di più sottile e sfuggente. Infatti in questi Paesi la situazione politica, ora democratica, è enormemente migliorata, così come la situazione dei diritti civili. Dal punto di vista economico non sempre la situazione è realmente peggiorata. E' però una percezione di mancanza di futuro e prospettive, di instabilità e precarietà economica a generare questo risultato, dovuto anche all'emigrazione di fasce giovani di popolazione. Ci sono tuttavia numerose ipotesi. Romania
Anche in questo caso, la costante diminuzione della popolazione residente evidenzia la difficile situazione del Paese nel dopo guerra fredda. Quello che colpisce, nei casi dell'Europa Orientale, è la durata ventennale del fenomeno che rischia di rendere cronica la situazione. Nei Paesi colpiti da conflitti, invece, ad un crollo improvviso di popolazione (dovuto alle vittime, ai profoghi ecc.), segue quasi sempre un aumento repentino ed accentuato della popolazione.Bulgaria, Bielorussia, Georgia, Moldavia
Il fenomeno si ripete sia nei Paesi che facevano parte dell'Urss (Bielorussia, Georgia, Moldavia) , sia nei Paesi dell'Europa Orientale come la Bulgaria.Ucraina
Un altro esempio se ce ne fosse bisogno, l'Ucraina. Anche in questo caso gli sconvolgimenti degli anni novanta hanno portato  ad una grave situazione economica. La linea della crescita della popolazione registra la situazione con una brusca discesa.Russia - Stati Uniti
Interessante anche fare un raffronto tra i due ex contendenti della "guerra fredda".La Russia è tra i pochi Paesi dell'Europa Orientale ad avere un andamento demografico abbastanza rettilineo, si nota tuttavia, entrando nel dettaglio, una costatnte diminuzione.Nello stesso periodo gli Stati Uniti segnano invece un fortissimo aumento di popolazione, quasi senza uguali tra i Paesi occidentali.Francesco1375 17 Ottobre 2010Questo è un post originale scritto espressamente per questo blog: http://blog.libero.it/felicisognatori/I grafici di questo post sono stati realizzati con i dati di Google Public Data.Potete raggiungere la pagina utile per eseguire questi ed altri grafici cliccando su questa scritta.Fonte: Banca Mondiale, Indicatori di sviluppo mondiale - Ultimo aggiornamento: 02 ottobre 2010I grafici di questo post si riferiscono alla popolazione residente in un dato Paese in un determinato periodo, senza distinguere tra persone di diversa provenienza, cultura, credo religioso ecc.Per questo motivo i grafici presentati in questo blog non fanno riferimento al tasso di natalità o mortalità.La diminuzione o l'aumento della popolazione residente evidenziata in questi grafici può essere dovuta indifferentemente ad eventi migratori, a variazioni della natalità e mortalità o ad altre cause.Ad esempio: la stabilità ed il lieve aumento dei residenti nell'Europa Occidentale si verifica soprattutto grazie all'immigrazione, mentre la natalità è sostanzialmente in calo. Al contrario, nell'Europa dell'Est il calo è dovuto a flussi migratori in uscita, ad una bassa natalità ecc.In questo post evidenziamo come eventi traumatici influiscano sulla popolazione residente di vari Paesi. Tuttavia tali variazioni non sono direttamente legate ad altre problematiche quali il tasso di povertà, il benessere reale e percepito ecc.Ad esempio:un numero di residenti in netto calo in Romania significa certamente un elemento di "sofferenza" di quel Paese. Gli Stati Uniti sono certamente più ricchi, ed infatti la popolazione è in aumento. Eppure anche in Brasile la popolazione residente è in aumento nonostante la ricchezza sia molto inferiore.In linea di massima una popolazione residente stabile e in lieve crescita lineare è da considerarsi sintomo di una situazione migliore rispetto sia a forti aumenti che a forti decrementi.Quindi, il significato di questo post va letto esclusivamente nell'ottica del tema che tratta, mentre altre considerazioni necessitano di ricerche ed analisi diverse.Questa analisi può tuttavia concatenarsi, implementare ed essere parte di altre ricerche.