LA DONNA ITALICA E':

Dichiarazione d'intenti


Cuorecerbiatto mi chiede: "cm mai il tuo blog???" Risposta: "amo l'Italia, la donna in se' e in un certo senso anche chi e' portatore sano di pregiudizi. Hai presente il film Alien? La protagonista non odia i compagni nel cui stomaco stanno annidati gli alieni. Odia gli alieni!"In questo blog non ho la pretesa di scrivere alcuna verita' sacrosanta. Ho solo la volonta' di avvicinarmi ad essa con umilta', alla luce dell'esperienza e soprattutto con la disposizione di chi intende cogliere anche i difetti piu' brutti nel loro lato migliore. Forse, proprio a causa dell'atteggiamento suddetto, questo blog sara' oggetto di critiche; in ogni caso ritengo molto probabile che piu' di una lettrice italiana sara' infastidita da alcune mie affermazioni. Naturalmente, a scanso di equivoci e’ importante sottolineare che quando parlo di “donne italiane” lo faccio in termini generali, con l’intenzione di descrivere una tendenza. Non ho la pretesa di credere che tutte le donne italiane hanno queste precise caratteristiche.  PREMESSAUna donna cresciuta in un ambiente maschilista (o peggio ancora misogeno) vedra' che gli uomini non valutano correttamente la sua personalita' e intelligenza ma che anzi la sottovalutano. Se ad esempio, intraprendera' la carriera di avvocato, notera' che essi interpreteranno male ogni suo eventuale successo. Vedra' che tenderanno a pensare che lei e' riuscita a fare "carriera" in cambio di prestazioni sessuali. I colleghi, invece di ascoltarla fin dall'inizio con la giusta attenzione, tenderanno a valutarla da un punto di vista estetico, erotico, ecc ecc. E' ovvio, che la donna in questione, percepira' tutto cio' come vera e propria ingiustizia.  Erronea percezione della realta’ in ambito sessuale ed estetico: a differenza di quello che le donne nordiche pensano, moltissime donne italiane hanno la tendenza a credere che “tutto ruota attorno alla patatina”. Questa tendenza e’ naturalmente alimentata dal comportamento da “cacciatore” (per non dire “marpione”) del maschio italiano, atteggiamento affatto presente tra molti maschi stranieri. Da noi non e’ insolito imbattersi ad esempio in affermazioni (pronunciate indistintamente da uomini o donne) tipo “l’uomo completamente nudo e’ oggettivamente ridicolo, per non dire volgare, mentre un nudo femminile al contrario e’ sensuale.” Si tratta di un vero e proprio sbilanciamento della realta’ sessuale, assente in molti altri paesi (dove vi e’ invece simmetria ed equilibrio nel modo di percepire i due sessi) e dove conseguentemente, il corteggiamento risulta libero da certi nostrani rituali superflui. Quello presente in Italia oggi e’ curiosamente lo stesso sbilanciamento che interessava con segno opposto la civilta’ greco-romana e dunque ancora una volta la stessa Italia. Anticamente infatti, ad essere al centro di tutto era l’organo riproduttivo maschile, come testimoniano abbondantemente i testi classici e le statue di eroi e dei nudi che ancora oggi riempiono numerose piazze italiane. A differenza di oggi, a quel tempo la visione di una performance erotica tra due donne era generalmente considerata poco interessante e comunque meno stimolante rispetto alla visione di una donna alle prese con due uomini (a tale riguardo puo essere utile leggere Eva Cantarella). Questo sbilanciamento italiano moderno che svaluta l’organo sessuale maschile puo’ contribuire in qualche misura alla frigidita’ della donna nei rapporti col partner in quanto che l’erotismo femminile e’ meno “meccanico” e piu’ soggetto “al potere della fantasia” rispetto a quello dell’uomo. Il cervello e' come un computer. Accoglie in se i software piu' disparati. Alcuni di questi software ci avvicinano alla realta'. Altri, invece organizzano male le informazioni provenienti dal mondo esterno, ovvero minimizzano cose che andrebbero enfatizzate e ne enfatizzano altre che andrebbero invece minimizzate. Il risultato e' una distorsione e uno scollamento dalla realta' che puo' toccare picchi drammatici.   Come ad esempio e' avvenuto nel caso di D. Piccion che ritiene di aver correttamente dissertato intorno ai paradossi derivanti dalla chiar... [La teoria che D. Piccion ha presentato nell'"*...*gelo d'oro" presenta molti punti di contatto con cio' che nel "...armide" di P. si riferisce alle doti di un indovino. Questa teoria spiegherebbe tra l'altro il concetto di libero arbitrio e l'insistenza con cui P. parla di tale demone. Si comprenderebbe altresì la ragione per cui tale demone sia indissolubilmente associato a concetti quali felicita', bonta', perfezione, bellezza, infallibilita', e la possibilita' di evitare eventi dannosi o sgradevoli. Inoltre la stessa teoria spiegherebbe in chiave razionale il mistero relativo alla 3-n-t-a'  , ecc. ecc.]     In merito alla bellezza oggettiva (sulla prova scientifica della sua esistenza leggere post n6), alcuni commentatori di questo blog hanno risposto  negandola o comunque facendo estrema attenzione a non discriminare ne' i belli, e ancor meno i brutti. Questo relativizzare in nome della tolleranza e del buonismo a priori, e' uno dei fattori che piu' ci allontanano dalla realta'. E' come se la realta' facesse troppo spavento. Allora e' meglio convincersi dell'esistenza di un mondo dove Aldo Vitali (l'interprete di Pierino) e Mirko Bergamasco (il biondo giocatore di rugby raffigurato qui a sinistra) sono entrambi esteticamente belli [...]. Un mondo dove gli uomini di tutte le culture hanno le stesse sensibilita' e possiedono la stessa scala di valori in merito alla dignita' umana. Il buonismo del "politicamente corretto" ha piu' a che vedere con l'ipocrisia e la paura della realta', che non con la bonta' vera e propria.  Quante maschere produce questo cieco buonismo? E' notorio che Socrate fosse esteticamente poco o nulla attraente. Ciononostante la sua straordinaria intelligenza abbinata a una passione per la conoscenza e ad una umilta' disarmante, lo rendevano bello agli occhi degli amici. Questo perche' la bellezza interiore supera di gran lunga la bellezza esteriore. Eppure se avessimo chiesto ai suoi amici un mero giudizio estetico, non avrebbero esitato a definire Socrate come poco simmetrico, con poco o scarso equilibrio tra le parti, con tratti molto marcati, vale a dire "bruttino".ESISTE UNA VERITA' OGGETTIVA? Per come la vedo io, eccome se esiste. Le ragioni per cui noi ne siamo solitamente lontani sono sia ESTERNE che INTERNE: RAGIONI ESTERNE  L'universo e' architettato come un immenso e stupefacente gioco di prestigio. Molte delle cose che vediamo sono illusioni: la terra SEMBRA piatta e invece e' OGGETTIVEMENTE sferica. SEMBRA che il sole e i pianeti ruotino attorno a noi e invece OGGETTIVAMENTE siamo noi a ruotare assieme agli altri pianeti intorno al sole. Ecc. ecc.RAGIONI INTERNEIl cervello e' come un computer che puo' accogliere in se i software piu' disparati. Alcuni di questi software (simili a quelli di un onesto giudice di gara) ci avvicinano alla realta'. Altri, invece organizzano male le informazioni provenienti dal mondo esterno, ovvero minimizzano cose che andrebbero enfatizzate e ne enfatizzano altre che andrebbero invece minimizzate. Il risultato e' una distorsione e uno scollamento dalla realta' che puo' toccare picchi drammatici. Poiche' la verita' si trova in profondita', oltre l'illusione (che tra l'altro mi pare sia anche il tema di questo mio umile blog), occorre discernere cio' che merita di essere acquisito per certo, da cio' che certo non e'. Cio' richiede continue indagini, sperimentazioni e verifiche. E' come se Dio abbia sentito la necessita' di stimolare le nostre menti a mettersi in moto, ad accendere e connettere un numero di neuroni sempre maggiore, a ragionare, ad usare la logica e a scrollarci di dosso la pigrizia propria di chi e' semplice spettatore passivo. Chi risponde ai Suoi stimoli, con pazienza, determinazione, umilta' e senza alcun fanatismo, finira' con lo scoprire i Suoi trucchi. In realta' le stelle non sono lumini che ogni notte il Creatore accende nel cielo (come credevano nel medioevo). Oltre cio' che SEMBRA c'e' sempre un VERITA' OGGETTIVA DA SCOPRIRE. Chi la scopre con grande partecipazione e meraviglia si avvicina un po' di piu' con il cuore e con la mente alle finalita' ultime di Dio (o della Natura se non si e' credenti). Nessuno dice che sia facile. Anzi, le vie della Conoscenza sono tortuose e irte di ostacoli (sia dentro che fuori di noi). Io ad esempio quando ho i cali di zucchero non riesco a concentrarmi bene e rischio di prendere ancor di piu' lucciole per lanterne, come in questo preciso momento. ;-)Inviato da socrateinerba il 24/09/07 @ 22:20 via WEBCaro Aidoneo, [...] Concordo pienamente con quanto dici.. Le verità Oggettive oltre la maschera.. oltre ciò che sembra..Può intimorire questo approccio ed è lo stesso timore che spesso nutro io affacciandomi alle certezze assolute, intravedendone da lontano le tracce e inseguendole con spasmodica volontà di trovare il Vero oltre le nubi del nostro inganno visivo e passionale.. Intimorisce perchè alle certezze spesso è abbinato il fanatismo. E in nome delle verità assolute sono state condotte le guerre più feroci. Le guerre di religione più funeste, i conflitti passionali più intensi, le lotte tra poteri politici e temporali pià distruttive, l'assolutismo di alcuni sapienti ed oggi... Non è cambiato nulla. Basta leggere la cronaca quotidiana e trovare le affermazioni più disparate e le presunte verità sparate sui quotidiani dai più, saccenti sociologi, presuntuosi commentatori politici, cattedratici universitari.. Pare che tutti abbiano in tasca la propria verità, con la quale tendono a intraprendere guerra al mondo.. E' questo ciò che intimorisce di più chi si affaccia debolmente alla ricerca delle Verità. Basterebbe fermarsi un attmo e prendere esempio proprio dal mio famoso omonimo: So di non sapere.. Con un approccio molto umile e desideroso della Verità, che non nega la tolleranza e l'amore verso gli altri.. chiunque siano e comunque la pensino..."....sono le 4 del mattino ed ho sonno: lascio a chiunque lo voglia, il compito di completare il quadruccio o smontarlo. In bocca al lupo