speranza

INDOLENZA

IN QUESTI GIORNI SONO DI UN'INDOLENZA ESAGERATA, SARA' LA NEBBIA ED IL FREDDO MA PROPRIO NON RIESCO A SMUOVERMI SE NON PER LE QUOTIDIANE ATTIVITA' DI ROUTINE, LEGGO MOLTO E LE GIORNATE MI VOLANO, ME NE STO DAVANTI AL CAMINO E RIFLETTO ANCHE MOLTO, MI TENGO AGGIORNATA SU TUTTO E NON SENTO PARLARE CHE DI DISOCCUPAZIONE, DEBITI PUBBLICI E DISGRAZIE VARIE, LA PROSSIMA SETTIMANA ME NE TORNO AL LAVORO E ADDIO TRANQUILLITA', NON SPERO NEMMENO NELLA PENSIONE CHE CHISSA' QUANDO ARRIVERA' CON LE NUOVE REGOLE, SONO FORTUNATA PERCHE' IL MIO NON E' UN LAVORO USURANTE, ALMENO SECONDO I CANONI TRADIZIONALI, QUINDI DOVREI RIUSCIRE AD ARRIVARCI SENZA IL DEAMBULATORE POI ANDRO' DIRETTAMENTE ALL'OSPIZIO.

POTREI INVENTARMI UN LAVORO ALTERNATIVO MAGARI COME BEFANA, MI COMPRO UNA SCOPA ELETTRICA PERCHE' ORMAI SIAMO NELL'ERA TECNOLOGICA E PARTO, FORSE LE BEFANE VANNO IN PENSIONE PRIMA, DEVO INFORMARMI AL RIGUARDO.

QUANDO GLI ANIMALI SONO MEGLIO DEGLI UOMINI

AFORISMI DI FINE ANNO

UNA STORIA ANCORA ATTUALE

NATALE E S. STEFANO SONO PASSATI, FINALMENTE DICO IO PERCHE' IL TEMPO E' VERAMENTE PESSIMO CON PIOGGIA E NEBBIA FITTA CHE RENDONO TUTTO TRISTISSIMO, DOMANI ME NE TORNO AL LAVORO ALMENO MI LIBERO DA QUESTA CAPPA DI GRIGIORE.

NON E' ANDATA TANTO MALE, HO RIPOSATO MOLTO E NE AVEVO UN GRAN BISOGNO, NON HO VISTO NESSUNO TRANNE QUALCHE TELEFONATA ED ANCHE QUESTO MI HA FATTO BENE, HO MANGIATO, ASSAPORATO L'OZIO E GUARDATO QUALCHE FILM E DOCUMENTARIO.

INFINE HO LETTO QUESTO SPLENDIDO LIBRO DI UNO SCRITTORE CHE AMO E DI CUI HO LETTO TUTTO, QUESTA E' LA SUA ULTIMA FATICA LETTERARIA E PIACERA' MOLTO A CHI AMA LA MITOLOGIA GRECA, NARRA DI ULISSE E PERMETTE DI SAPERE MOLTO DELL'UOMO E DI CIO' CHE LO CIRCONDAVA, PIU' LEGGO QUESTE ANTICHE STORIE E PIU' MI CONVINCO CHE NON SONO STORIE INVENTATE MA BASATE SU FATTI VERAMENTE ACCADUTI BENCHE' POSSANO SEMBRARE INVEROSIMILI, ESISTE UNA SPIEGAZIONE A TUTTI QUESTI DEI E MALEDIZIONI, TROPPI PERSONAGGI E SITUAZIONI DESCRITTE IN MODO DETTAGLIATO, NOMI ED IMPRESE CHE SONO ARRIVATE A NOI TRAMANDATE DA CHI AVEVA ASSISTITO, ANCH'IO DA BAMBINA SPESSO HO ASCOLTATO STORIE RACCONTATE DA ANZIANI CHE SEMBRAVANO INCREDIBILI POI NEGLI ANNI LE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE HANNO CONFERMATO MOLTE DI QUESTE STORIE.

LO CONSIGLIO A TUTTI QUESTO LIBRO, UN TUFFO NEL PASSATO E NELLE EMOZIONI DI GENTE VISSUTA PRIMA DI NOI.

UN SERENO NATALE A TUTTI

L'imperatore di Bisanzio Julianos Paravitas aveva inviato in Cappadocia un suo rappresentante per riscuotere le tasse. L'uomo di Bisanzio giunse dopo un viaggio sfibrante tra quelle vallate riarse e poverissime; radunò i capi delle comunità che lo consigliarono di rivolgersi a Basilio, l'uomo più stimato e amato dal popolo. Il problema infatti era grosso; come raccogliere denaro da gente che aveva a malapena da sostenersi col magro frutto di quella terra rocciosa e deserta? Basilio chiese tre giorni di tempo all'Inviato dell'Imperatore e andò a parlare con tutte le famiglie che vivevano nelle tipiche grotte della zona. Le tasse non le potevano pagare per la semplice ragione che di denaro, da quelle parti, praticamente non ne circolava. Consegnarono dunque a Basilio tutti quei piccoli oggetti di qualche valore che erano loro rimasti come testimonianza di tempi solo di poco migliori. Quando venne il terzo giorno e l'Inviato dell'Imperatore si trovò davanti agli occhi quei poveri oggetti, nella dura crosta che l'incarico amministrativo aveva formato dentro il suo animo, si aprì una crepa. Restituì a Basilio le piccole gioie che gli  aveva portato e decise di tornare a Bisanzio a mani vuote e di rischiare la collera dell'Imperatore. Basilio, appena  riuscì a riaversi dalla sorpresa di vedere un amministratore che si comportava in modo umano, si rese conto che non era più in grado di restituire oggetto per oggetto ai legittimi proprietari, perché al momento di consegnare il pegno come pagamento delle tasse, aveva mischiato tutto insieme. Per non far nascere litigi usò uno stratagemma; fece tanti pani quante erano le famiglie della comunità. In ogni pane racchiuse un gioiello, poi ad ogni famiglia consegnò un pane, raccomandando di tagliarlo in tante parti uguali quanti erano i componenti. L'oggetto prezioso sarebbe diventato di proprietà di chi l'avesse trovato nella sua porzione. Da allora é rimasta la tradizione in Grecia di preparare a Natale un dolce molto semplice e di forma circolare, con una moneta al suo interno. L'ultimo giorno dell'anno il dolce viene diviso secondo l'antico rituale e chi trova nella sua porzione la moneta é considerato il fortunato della famiglia per tutto l'anno.

 

OGGI VI INVIO GLI AUGURI DI UN BUON NATALE, PURTROPPO LA CONNESSIONE VA E VIENE E NON SO QUANTO ANCORA DURERA', CHE QUESTI GIORNI SIANO PER VOI TUTTI SERENI COME DOVREBBERO ESSERE TUTTI I GIORNI DELL'ANNO, NON POSSO FARE A MENO DI PENSARE A COLORO CHE STANNO MALE PER UN MOTIVO O UN ALTRO, AVESSI UNA BACCHETTA MAGICA LA USEREI PER DARE A TUTTI BENESSERE E SALUTE, SPERO VIVAMENTE CHE IL PROSSIMO ANNO SIA L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA, NON C'è STATA LA FINE DEL MONDO MA CI POTRA' ESSERE UN NUOVO INIZIO PER TUTTI.

PASSERO' DA TUTTI PER FARE GLI AUGURI.