Bitter midnight

Nightscape


 (sottotitolo: un sospeso finale)È un supplizio di silenzio, che strappa la pelle e fora i timpani. Un soprendente fall out di nulla nella minuscola arteria dentro la piccola cittadina circondata dalle metropoli.Se non fosse Maggio, sembrerebbe una notte agostana, ma senza i ronzii dei condizionatori.Pochi rumori, due chiavi che sbattono sulla cintola, un cane che uggiola dietro l'angolo e si zittisce non appena svolta l'angolo. Cozza il suo sguardo, da feria addomesticata, in quello dell'avventore che gli sale incontro. Non si scusa, nè si giustifica, è solo la natura trattenuta, fino all'arrivo del padrone, mentre piega le gambe per liberare le viscere e l'anima.Si passano accanto e non si guardano più:  rispettano, ognuno, il momento dell'altro e l'ordine implicito della notte.Si sta in silenzio stanotte, che c'è una tempesta di pensieri da smaltire e mandano in cortocircuito i collegamenti dei sensi.