efraim

Caronte


Viriti ca all’arba vi vuogliu tutti pronti Aviti a partiri e farivi stu viaggiu Vaiu a purtari supra u me varcuni Ca remi un ‘avi e manca di timuni . Un sacciu di sicuru quantu siti Ma rugnu a vui li garanzii Ca ‘nto me lignu ci ni iti tanti E stipa e stipa e largu sempri c’è . Siti ranni, miriani o picciriddi Cori un’ aviti chiù ne sintimenta e sulu chiddu ca v’arresta è nenti Vacanti siti cuomu ddi cannati ca rita cotta si pigliau d’acitu . Sapiti unni iamu ? Vui u sapiti ! Sapiti aunni, m’aiu a firmari iò Pi liggi iò ncaricu non’haiu Mancu di taliarivi n’ta l’uocchi . Ma oi mi sientu di darivi un cunsigliu : S’aviti ancora sciatu nte purmuna Arrivurgitivi, pintiti, o me patruni E di sicuru o nfiernu u n’aggarditi . CARONTE ( traduzione ) Chi Caronte forse un vecchio burbero vettore dagli occhi di fuoco che non conosce pene per altri ? Questa volta non del tutto, riesce persino a consigliare. Imperativo, in un suo traghettare, si rivolge a quegli innumerevoli, i più , per il carico successivo imponendosi loro : 1. Fate attenzione quando vedrete, ancora, per l’ultima volta l’alba, sappiate che vi voglio tutti pronti 2. Dovete partire con me e dovete fare l’ultimo viaggio 3. Vi porterò sul mio barcone (una barca particolare che manca delle cose essenziali alla navigazione) 4. Che non ha remi e manca di timone . 5. A me non interessa sapere esattamente quanti siete (non dovendo porre limiti di carenza e di peso ) 6. Ma vi garantisco 7. Che dentro il mio barcone ce ne starete moltissimi 8. Anche quando sembrerà pieno zeppo, ci sarà sempre posto per altri 9. Che voi siate vecchi, di media età o bambini 10. Non siete più in possesso del vostro corpo (cuore,come parte centrale del corpo umano),la morte vi ha privato del senso della ragione 11. Quello che rimane a voi, è veramente pochissimo 12. Siete come quelle caraffe di terracotta che, essendo state abbandonate con il prezioso vino, all’interno si sono imputridite, si sono danneggiate per sempre. Abbandonate anime di peccatori e di peccati . 13. Sapete dove siamo diretti? Certamente voi lo sapete!!! 14. Voi sapete anche, dove io mi andrò a fermare (nel luogo della remissione dei peccati ) 15. Io, ho delle precise disposizioni da osservare 16. Non dovrei neanche guardarvi, per comunicarvi niente, non mi interessate 17. Ma oggi mi sento diverso (non il Cerbero bruto, dall’aspetto diabolico, dal temperamento furioso, irascibile, violentemente impetuoso ), mi sento di darvi un consiglio 18. Se vi rimane, però, un soffio di vita, fatevi sentire 19. Rivolgetevi direttamente a Dio (u me Patroni) 20. Egli accoglierà la vostra supplica e, sicuramente, non vi farà ardere per sempre nell’inferno. Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando: ’Guai a voi anime prave! Non isperate mai veder lo cielo; i’ vegno per menarvi all’altra riva ne le tenebre eterne, in caldo e ‘n gelo.