efraim

Al Bivio


Al bivio Quando conobbi lei non ho ricordo perché non la vedevo, tanto, sì vicina. Avevo interesse sì ma a suoi parenti e a dire il vero solo per sua figlia. Vedevo lei foss’una estranea che non c’entrasse niente a sentimento Non che di parola fosse schietta,e aperta, sembrava anch’essa neutra con me. Essa accenno avea di concordanza di torti mai a me ne fece uno. Avea il modo da fare silenzioso lasciando in dubbio per socievolezza. Era così e basta, fatta alla buona e forse il cuore a lei battea più che di me. La vita a lei serbato avea i sacrifici, poco a girarsi attorno e nulla fare anzi per la famiglia, sua, dovea sudare e a problemi grossi, a, sottacere. Era il destino ormai di tutti noi. In confidenza m’ero innestato a lei come vitigno e di staccarmi ormai non fui capace, provando io per lei tal sentimento, da vederla anch’io come mia mamma.