poesia militante

briciole


  Sui poeti d’amore, a sproposito   Poverini, sono creature rifiutate Sempre sul bordo Al limite della parola salvifica Non hanno più capelli Preferiscono il chiaro di luna Le anime torbide E in genere le nature morte Sempre e solo per  paura Paura di sentire e risentire ciò che non si vuole Tu sei la somma delle sventure di specie Pecora nera tra asini, cammelli e bradipi Un poeta d’amore È un gelsomino tra rottami e cocci di vetro Inopportuno quanto a luogo d’azione Inutile alla trama del creato Forse anche  fuori tempo nel ritmo musicale Non ha la cognizione dell’amore Pensa di sopperirla con la cognizione del dolore A spremerlo come una rapa Si rischia di vuotarlo Sacco gonfio di parole nel vento Un poeta d’amore non fa l’amore Neanche nel sogno Realista integrale pensa per convenienza Che la parola sta per la cosa Che dire bacio è baciare tale e quale Al poeta d’amore dell’amore poco importa Impegnato come è a fare altro a perdersi dietro ad altro A mancare all’appuntamento in maniera sistematica Per poi scrivere di amori traditi, finiti in tragedia Sotto questo cielo finto che non promette Nulla di buono.