poesia militante

il cane di pavlov


Il cane di Pavlov Almeno sono fortunatoHo ritardato la mia conferma al protocolloPer una dieci cento ciotole di ciboC’è intesa tra te e me dagli alboriModello l’uno per l’altro nel senso etico del termineNel chiuso della stanza è tutto più sempliceIo fingo di darti quello che vuoi avereAlle mie condizioniTu sei la mia assicurazione sulla vitaQuanti cani salvati dalla fame in nome della scienza!Se solo si potesse dire la verità a paroleIo cane di razza bastarda testimone oculareDi stelle nascenti al di sotto della crostaInterpellato rispondo d’istintoA padron Pavlov aggiungo il bene che gli sfuggePer lui avrei pure cantato alla luna incondizionatamenteMi sarei immolato alla sua causa se lo avesse voluto Come è stato.