poesia militante

Alessandro


Alessandro  Non ti stancavi a leggere l’IliadeOgni angolo dell’universo conosciutoSi inginocchiava a tePoche spanne sotto le divinitàC’è mancato poco che Achille si reincarnasseI pianeti e le carte erano combinate beneSapevi dare all’azione il merito dell’immortalitàEducato al pensiero teleologico:Ogni cosa grande svolge la sua natura magnanimaAlla visione omerica Il sogno di Aristotele di un’amicizia del diversoNel principio politicamente corretto della mescolanza Non ti mancava il gusto per le cose belle e buoneNel tuo cammino verso l’eterno una lancia scagliata segnava il confineTra il possibile e il necessario Il sole a pochi passi dal tramontoLa tua ombra che lentamente s’accorcia.