poesia militante

La mia casa


La mia casa Abitata dal tempoLa ruggine ai cardiniIl tarlo muto invisibile eppure Gli resiste la mia casaIo ci tornerò sempre a respirare l’ariaSe non proprio di sola carneA costo anche di non ritornarci mai piùA vedermi come chi non si avvede Che io sono la mia casaCiò che era il mio futuroLa mia casa: da qui a quiQuel fuori all’aperto senza porte e finestreIl cielo non bussa entra Garbato ma non invitato.