Fermata a richiesta

Crossroads


Sole, Mississippi e treni che tagliano dritti i campi di grano e cotone allo stesso modo delle strade lunghe all’infinito: questo è Louisiana.Una volta i treni erano a vapore. Davano il ritmo agli uomini che raccoglievano il cotone: così è nato il blues. Quando lo stantuffo ha incontrato lo scorrere lento del fiume ha fuso la fatica e il pianto e il sudore tutto in cinque note. E’ successo così. E’ successo proprio così, è nato così, il blues; e adesso lo sento salire dal fondo della strada.“Crossroad”. Ancora si ricordano del vecchio Johnson, da queste parti, e qualcuno se lo sta cantando con tutta l’anima, quella che forse lui aveva venduto al diavolo ad uno dei tanti crocicchi, vicino ad una quercia dove qualcuno prima o poi si sarebbe impiccato.Tutte cazzate!Non te la vendi, l’anima. Chi la vuole, l’anima? Che te ne fai di un'anima di seconda mano? E chissà quante ammaccature, lungo la vita. Ecco, è lì che il diavolo se la prende. È quando sei vivo, che gli appartiene, e te la restituisce dopo morto, quando non te ne fai più nulla. Altro che perdizione eterna. È breve. Breve, ripida e dannatamente piena di merda. Eccolo, il contratto. Lo firmi quando dai il primo vagito e poi via andare senza sapere dove… come non so dove mi porta questa strada dritta e bianca così uguale a tutte le altre che disegnano la terra bruna. Forse, laggiù; proprio laggiù da dove un vecchio delta blues mi sta chiamando; laggiù dove il verde e marrone dei campi si confonde con quello dei miei occhi.Laggiù, proprio laggiù all’incrocio.