Fermata a richiesta

Di qua del fosso


Guardava la linea verde e scura che si snodava sottile giù nella valle. Il fosso era da sempre la frontiera. Era l’acqua, era la vita. Al di qua c’era casa, al di là, l’immensità dell’ignoto, il nulla, forse la fine.Suo padre aveva attraversato quel confine e lei non aveva potuto seguirlo. Da allora il sogno si ripeteva: - Non posso, papà: è tutto quel che mi rimane di te, non voglio dimenticare.Allora lui le sorrideva, si rialzava e se ne andava nel silenzio di novembre al di là della finestra sulla valle.Era così ogni notte, da tanto, tanto tempo o forse solo da ieri.Quella sera di maggio l’odore dolce dei petali di rosa lasciati a macerare nelle notti di luna riempiva la casa. A piedi incrociati penzoloni giù dal letto Nicole lasciava che le mani si torturassero vicendevolmente nell’indecisione di schiudersi.Erano di nuovo uno di fronte all’altra,  occhi negli occhi.  Con le labbra tremanti di pianto la donna protese le braccia, e nelle palme comparve una collanina di plastica avuta in regalo tanti anni prima.- Ecco, papà,  prendila, è tua.D’un tratto il terrore la colse: no, non era tanti anni fa, era ieri e lei era ancora una bambina, lei aveva ancora bisogno di lui, tanto bisogno di lui!L’uomo sorrise dolcemente, poi, prese tra le sue le piccole mani, vi posò uno splendido filo di perle chiare e con grande sorpresa della bimba fece qualcosa che fino a quel giorno non aveva mai fatto: le parlò.- Sai cos’è una perla, piccola mia? Una perla è una lacrima; una lacrima perfetta che racchiude nel suo guscio levigato gli spigoli di un dolore perché non facciano più male. Queste sono le lacrime che io ho pianto per te. Non le ho rigettate, vedi? Ho fatto sì che diventassero bellezza, ho fatto sì che diventassero la mia parte di te.Non servono cammei in cui racchiudere la memoria: tu, sei la mia memoria.Non servono favole per addormentarsi la sera: tu sei la mia favola più bella.Non servono altri anni ancora, ma una ninnananna; una ninnananna per sentirti giusto un po' meno sola..."Dormi ora, dormi Piano,che le stelle vanno via; dormi, ti alzerai domani cosa vuoi che sia? Dormi e tornerà la neve dormi, il grano sarà d'oro; dormi e vivi tu sei l'ultimo capolavoro: tu sei l'ultimo Possibile capolavoro"Buonanotte, tesoro.(Dedicato a tutti i bimbi di questo mondo, anche quelli che ci portiamo dentro)