Fermata a richiesta

Supereroi (vecchiaia carogna)


Proprio ieri, mentre cercavo di indossare  una sottocombinazione invernale (mutandoni e maglia di lana, per capirci)  per poter lavorare all’aperto anche con questo tempo balordo, mi sono visto per un attimo nello specchio e… be’, avete presente quei flash che a volte tornano da un remoto passato?Quand’ero bambino, il nonno del mio vicino di casa sembrava qualcosa di inavvicinabile, una specie di eroe, ma che dico eroe: supereroe.A sentire suo nipote era in grado di fare qualunque cosa: tenere un toro infuriato per le corna o arrampicarsi fin sul ramo più alto del grande pioppo e da lì guardare giù le malefatte degli uomini, come Spiderman sulla cima del “Daily Bugle”; e poco importava, se era salito fin là per recuperare l’unico esemplare di gatto-pirla che non riusciva a scendere da solo. O, ancora, aveva lottato a mani nude contro due pastori maremmani dai nomi terrificanti: Lucifero e Black. Che, anche se il dubbio mi era venuto, io me li immaginavo due signori sulla quarantina col panciotto e la giacchetta malandata che parlavano toscano e badavano alle pecore, e non riuscivo a capire cosa potessero aver fatto di male… fin quando, in un pomeriggio assolato, me li trovai davanti. Entrambi. Credo di non aver avuto mai tanta paura in vita mia.Ma non divaghiamo: tutto quanto elencato riguardo il suddetto supernonno non sono che quisquilie in confronto a ciò che aveva fatto da giovane. Pensate, in guerra aveva annientato da solo un intero battaglione di tedeschi: roba che nemmeno Capitan America dei tempi migliori!E poi era velocissimo come Flash! Oh, non c’era modo si scappargli! Se succedeva, tipo, che il pallone andasse a finire nell’orto proprio su quella splendida pianta di noccioline americane che lui curava tanto amorevolmente, potevi correre veloce quanto volevi, ma non c’era nulla da fare.Insomma,  il nonno di questo mio vicino di casa era il mito (e a volte il terrore) di noi ragazzini.Un giorno mia nonna, avendo finito la farina, mi mandò a casa sua per chiederne in prestito una manciata e… fu proprio allora che scoprii il suo segreto. Entrando lo trovai che si stava mettendo i pantaloni  sopra il costume da supereroe e  solo in quel momento compresi chi egli fosse veramente.Be’, io vidi solo la parte sotto del costume, ma se la guardate anche voi, nella foto qui sopra, sono sicuro che capirete di chi sto parlando.Ebbene sì: avevo scoperto l’identità segreta di Super Pippo!!!In quella capii anche perché Walt Disney non avesse creato l’alter ego femminile del famoso supereroe in mutandoni!...Come dite?Ma no, non è perché sarebbe stato imbarazzante mandarla in giro in culottes!  Il fatto è che una “supereroa” di nome Super Pippa… be’, capite anche voi che non sarebbe stato proprio il massimo!