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L’altro giorno ascoltavo mia figlia ripetere la lezione di “Scienze della Terra” quando ad un certo punto l’ho sentita pronunciare l’ormai ultra famosa formula E=mc2.
Non ci sarebbe nulla di strano, se mia figlia si stesse laureando in fisica, ma per mia figlia questo è il primo anno di scuola superiore.
Incuriosito vado a domandare di cosa si tratti. Stanno studiando il sistema solare; a questo proposito il professore ha fatto scrivere la formula di cui sopra per spiegare come si generi l’energia liberata nel processo di fusione nucleare che mantiene in vita il nostro sole. Sempre più incuriosito domando: - Ma tu hai capito cosa significa?
Risposta: - No, pa’.
Allora vado a dare un’occhiata al libro di testo e mi accorgo, con non poco stupore, che un po’ più avanti viene nominata anche la radiazione cosmica di fondo spiegata, poi, come qualcosa di simile alle radiazioni dei forni a microonde solo molto meno potente e “raffreddatasi” fino a 3° Kelvin (-270°c); di seguito veniva detto che oggi come oggi essa è tutto ciò che rimane dell’immensa esplosione chiamata Big Bang.
Ho pensato: “Certo, se qualcuno l’avesse detto prima, a Penzias, che il Big Bang non è stato altro che un cortocircuito nel microonde del padreterno (che tra l’altro così inventò il congelatore), gli avrebbe risparmiato un anno di lavoro nel cercare di capire cosa potesse essere quel “disturbo” proveniente da ogni dove."
Oltretutto avrebbe anche filosoficamente spiegato l’origine delle sofferenze umane: cazzo, nei panni del padreterno mi sarei alterato anch’io, se mi fosse rimasta la voglia di lasagne!
E non dite “bastava scongelarle”: avrei voluto vedere voi, a tre gradi Kelvin col microonde rotto.
Ora io mi chiedo: a cosa serve imparare (e insegnare in tal modo) concetti come questi senza che ne venga spiegato, anche in maniera semplice (e vi assicuro che è possibile), il come e il perché? Non è meglio evitarli proprio?
"Ma che pretendi?" direte voi, con un ex ministra dell’istruzione che si è persa sull’ A25 cercando l’uscita per il tunnel Avezzano – Ginevra !?!
E pure voi c’avete ragione: alzo le mani e faccio ammenda.
Il creatore, infatti, dopo averlo impastato lo mise a cottura, con l'intenzione di farlo venire simile ad un panettone (era di antica origine milanese per parte di madre, il padreterno). Purtroppo qualcosa andò storto, come per il Big Bang, e invece che un panettone ne venne fuori una cassata... una grossa cassata!
Il forno ventilato venne proprio in seguito a questo fallimento, quando l'altissimo, dopo aver creato il primo uomo ebbe l'idea di fare anche la donna e, non volendo ripetere lo stesso errore, buttò il microonde cinese, andò da Trony e comprò un Hoover di ottima qualità... e i risultati si videro subito: Eva lievitò decisamente bene! Così, il padreterno soddisfatto esclamò: - Finalmente un bel panettone.. anzi due! Ma siccome sul panettone c'era il copy right, quando la SIAE venne a controllare, il padreterno disse che Eva non era un panettone, ma una ciambella e per dimostrarlo fu costretto a farle il buco.
Ecco come andò in realtà.
Vede, madame, non è difficile spiegare le cose in maniera semplice e chiara.
Avrebbe preferito una bella quiche lorraine, magari? (quanto meno sarebbe stata più aristocratica).