La crisi internazionale che da tempo ha investito anche l’Italia sta raggiungshhh…….sShhhh…
…ed è finalmente venuto il tuo momento, Cesare, stiamo per mandare in onda il pezzo che ci hai richiesto, allora da Cesare a Jessica con tanto, tanto amorsssshhh… Totti parla col guarda linee, fa segno di sì con la testa ed ecco che prende il pallone e si avvia verso il dischetto. L’arbitro Rocchi sta per fisshhhh… shhh…..fffffhhhhh……hhhhhhh……………………………………
Sono entrato nel ventre nero della Terra. Le voci che affollavano l’etere sono sparite. Prima si sono affievolite, poi di loro è rimasto un fruscio morbido ed infine solo l’eco di un silenzio nebuloso.
Navigo nello spazio endoplanetario di mia madre Gaia. L’attrito volvente al gusto di asfalto nero e gomma bruciata ha il sapore della liquirizia.
Un neon, una pala di ventilazione ferma, il ronzio di una stella di neutroni, una meteora di cioccolato.
Una goccia gravida impatta il mio campo di forza trasparente; gràvita come un satellite ai bordi del parabrezza ricalcando passi immaginari su ellissi lontane miliardi di parsec.
Ellittica, eclittica, ellittica, eclittica, ellittica. Eclittica!
Viro ancora un po’: trenta gradi sono pochi; sessanta, troppi; novanta disfano il bucato: è perché sbagli candeggio, dicono.
Un asteroide roccioso mi ha sfiorato appena prima di imboccare il tunnel dimensionale; è passato così vicino che ho potuto contarne gli scisti: 47 (‘o muort’). O forse erano 71 (l’omm’e mmerda). Vabbè, 47 più 71 diviso due 59 (nu muort’ e mmerda).
In effetti, ora che ci penso, non so se fossero scisti o scismi; forse erano sciiti? Sicuramente non sunniti; probabilmente sanniti.
Maledizione i controlli non rispondono: Signor Spock, prenda i comandi! Mc Coy, dove diavolo si è cacciato? Dottor Mc Coy, dottor Who, dottor… dottor Randazzo, che piacere vederla! Si va nel penale, eh!
Ma vedo una luce laggiù lontano. È un buco nero!
Non dire fesserie: i buchi neri non emettono luce.
Allora è un buco bianco.
I buchi bianchi non sono stati dimostrati.
Allora, visto che sai tutto, dimmelo tu di che colore è!?!
Giallo. Giallo con le tendine pervinca che quando le apri si vede fino all’orizzonte degli eventi.
Niente altro?
No, niente altro, ma adesso frena che all’uscita della galleria hanno messo l’astrovelox. Va be’ adesso rallento e imposto l’auto cruzzzzzzsssaieeee, ma proprio tanto bene sai. È ‘na catena ormai… che scioglie u sang’ rind’ e vvene!...
Che cazzo, due chilometri di galleria ed è già finita :-( Farò un reclamo all’ANASSSssshhhhhhhh…...
P.S. Come, non hai riconosciuto il tunnel in cui ero? Con tutti gli indizi scientifici che ho dato pensavo si capisse!
Va be', dài, te lo dico io: ero nel tunnel Avezzano-Ginevra. E' fantastico, nemmeno un po' di traffico! Ci trovi su solo la Gelmini e qualche neutrino di tanto in tanto :-)
Buon fine settimana, Wood.
‘Azzarola, allora quando ha un attimo di tempo libero me lo può spiegare, ché io sono ancora qui a chiedermelo? :-)
Scherzi a parte, è un’accozzaglia di sensazioni, pensieri ed emozioni che mi ha sopraffatto un giorno di qualche mese fa mentre percorrevo una lunga galleria. Scatenante è stata proprio la voce della radio che si affievoliva per poi sparire del tutto, il resto è venuto da sé e con questo post ho cercato le parole per renderlo ad un improbabile lettore: sapere che non sono l’unico caso patologico sulla faccia della Terra, mi consola.
Non so, invece, quanto possa consolare lei, un tal pensiero, madame, infatti sono proprio caxxi sì, ma non per me: io sono caduto dalla culla da piccolo, lei che scusa ha??? :-)
Buona serata, madame Psike.
Artecreo