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« LucilleIvan »

Post-elettorale (questione de nummeri)

Post n°102 pubblicato il 27 Maggio 2019 da korov_ev

 

Giorno di elezioni, oggi. Anzi, ieri.
Qui è piovuto tutto il pomeriggio fino a sera; sono andato a votare molto tardi. Le idee le avevo chiare, anche se qualche dubbio resta sempre.
Non ho voglia di fare demagogia né di ripetere cose trite, ho sempre pensato che le scelte elettorali degli italiani degli ultimi settanta anni siano lo specchio preciso di un paese. Se togliamo i picchi poco significativi, gli italiani hanno sempre votato per se stessi: siamo un popolo senza una coscienza sociale. Questo determina un'enorme frammentazione in mancanza di un catalizzatore che coaguli le persone attorno a sé, e i catalizzatori migliori, oggi come sempre, sono il culo e la panza... i propri, naturalmente.
Cosa intendo? Intendo semplicemente dire che gli italiani non vogliono altro che la propria pancia piena a e le proprie spalle coperte, col bene placido del cristianissimo prossimo che può anche andarsela a prendere in quel posto.
Mia nonna diceva che per vedere di che pasta fosse fatta una persona bisognava andargli a toccare gli "interessi" con quella parola i vecchi di un tempo intendevano una cosa sola: ciò che si possiede; "la roba", per dirla con Mastro Don Gesualdo.
La Lega ha puntato su soldi e paure e, malgrado le uscite del suo leader, che spaziano dal cinico all'ipocrita al ridicolo, la sua politica ha pagato alla grande.
L'Italiano che esce dal voto di ieri,  anche se si tratta di elezioni europee, è un Italiano che Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa, fotografò molto, molto bene in tante sue poesie, una tra tutte "Li nummeri".
Era il 1944, ed allora la massa che sosteneva il regime fascista aveva l'attenuante dell'ignoranza. Avevano insegnato loro a leggere e a scrivere e poi avevano scritto tutto quello che era consentito leggere: il duce ha sempre ragione.
E Oggi?

Conterò poco, è vero,
- diceva l'Uno ar Zero -
ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
Sia ne l'azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so' li zeri che je vanno appresso.

Ovunque ci sia un messia venuto a regalare nuovi paradisi c'è sempre un folla di vuoti a perdere pronta a seguirlo.

 

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Commenti al Post:
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 27/05/19 alle 19:31 via WEB
Ho appena letto il post di wood e la mia risposta a lui è diventata il mio post. Conterò poco, è vero, ma così come non trovo abbia davvero molto senso lamentarsi a vuoto, senza assumersi per primi il peso delle proprie azioni, che sia per una questione politica come per un caffè venuto male, ti dico che è fin troppo facile e comodo dire che si è soltanto una goccia dell'oceano per non fare; molto più faticoso - invece - e quindi non preso molto in considerazione, il fatto di essere l'oceano in una goccia.
 
 
korov_ev
korov_ev il 30/05/19 alle 11:36 via WEB
Ma sai, amica mia, le mie non sono parole di rimprovero o lamentela, sono semplicemente la constatazione di un dato di fatto.
Vedi, un tempo credevo nell'assolutezza della bellezza; quand'ero tanto giovane e convinto che se fossi riuscito a mostrare alle persone quello che vedevo dai miei occhi non avrebbero potuto non amarlo.
Poi ho imparato che non è così, che la bellezza è sempre soggettiva e che non è solo una questione di vedere o meno; ho imparato che si può anche vedere e passare oltre, non scegliere o scegliere altro, e ho imparato ad accogliere modi di essere e di pensare diversi dal mio anche quando non li capisco.
Le aspre parole del mio post sono, piuttosto, una critica a me stesso nonché un moto di ringraziamento che mi è uscito spontaneo dal cuore.
Vedi, streghetta, malgrado un governo di destra possa solo venire a mio favore, io, andando contro i miei stessi interessi materiali, continuo a votare a sinistra (molto a sinistra), disposto a rimetterci pur di inseguire il sogno di una giustizia sociale più equa.
Per fortuna, però, c'è tanta, tanta gente ancor più masochista di me. Gente che pur non avendo un cazzo vota per avere ancor meno.
E allora che dire a queste persone tanto altruiste, se non: grazie. Grazie, signori, per aver fatto ancora una volta i miei interessi :-)
La risposta al tuo commento non finiva qui. Delle restanti parole ho deciso di farne il commento al tuo post.
 
woodenship
woodenship il 30/05/19 alle 01:54 via WEB
...che dirti si rimane senza parole. Come rimango senza parole quando sento i tanti che hanno votato capitanfindus e dicono che è uno di loro.Adesso tu ne dai una spiegazione che mi ridà coscienza per quanto accaduto.......Grazie e di cuore.....ciao......W......
 
 
korov_ev
korov_ev il 30/05/19 alle 11:44 via WEB
Dillo a me, Wood, che cerco di spiegare a quelli che mi chiamno comunista come fosse un'offesa, che il mio voto va a loro favore e niente affatto a mio.
Dillo a me che quando chiedo che cazzo c'entra un operaio con Berlusconi mi sento rispondere che se Berlusconi ha saputo fare i soldi per sé li farà fare anche a loro.
Vedi, Wood, se voto ancora come voto è perché preferisco seguire i miei ideali anziché i miei interessi.
Be', Wood, grazie del passaggio. Abbi una buona giornata. Dillo a
 
   
woodenship
woodenship il 31/05/19 alle 01:07 via WEB
Pensa che,oggi,leggevo il post di una tizia che,subdola,faceva notare come il centro di Milano fosse uno dei pochi luoghi dove il PD ha preso la maggioranza.Come a dire che ormai solo i ricchi votano PD,mentre i poveracci sono tutti con capitan findus,l'unico che,oltre a pensare alle proprie tasche ed a quelle dei mafiosi,si preoccupa dei poveracci come lei.Pensa che capovolgimento di prospettiva che rappresenta questa osservazione. Per non dire di un'altra che scrive che le fratte nono sono quelle violente e oppressive del secolo scorso.Anzi che oppressivo è il pensiero unico della sinistra globalista che taccia tutti di razzismo perchè non ci si sottomette all'invasore immigrato....
 
     
woodenship
woodenship il 31/05/19 alle 01:09 via WEB
Perdona,ma anche il tablet fa il sovversivo,cambiandomi le parole adminchiam. Per fratte,leggi destre:il bastardo me l'ha cambiato in corsa.....ciao.....
 
     
korov_ev
korov_ev il 31/05/19 alle 22:46 via WEB
Sai, Wood, io non credo che le persone di cui parli sappiano quello che dicono.
Purtroppo parlando con la gente mi sono reso conto che le persone sono maneggiabili in maniera estrema. Se sai giocartela bene puoi far pensare loro quello che vuoi e Salvini ha saputo farlo.
Triste, ma vero: malgrado il teorico maggior livello di istruzione della popolazione devo constatare che la gente non è in grado di capire quando vengono manipolati.
Che poi ci siano quelli cui gli immigrati sono sempre stati sulle balle e quelli che vedono la flat tax come panacea di tutti i (loro) mali, non ho dubbi, ma la maggior parte di quelli che si sono spostati verso la lega dalle ultime elezioni sono convinto siano persone che non hanno capito fino in fondo per che cosa abbiano votato.
Magari sbaglio e magari no, in ogni caso questo è quello che abbiamo tra le mani e con cui dobbiamo avere a che fare. Che poi, te lo dico onestamente, io voto a sinistra perché ho degli ideali e credo in essi, ma a me un governo di destra andrebbe solo a favore, e tante volte mi verrebbe proprio di smettere di stare lì a discutere e mandare a quel paese tutto e tutti.
Va be', è ora che vada a dormire. Buonanotte, Wood e scusa lo sfogo
 
lacey_munro
lacey_munro il 30/05/19 alle 10:58 via WEB
„Una volta credevo che il contrario di una verità fosse l'errore e il contrario di un errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario un'altra verità altrettanto valida, e l'errore un altro errore.“ (Ennio Flaiano) CIAO _EV giorgio
 
 
korov_ev
korov_ev il 30/05/19 alle 11:54 via WEB
E' una cosa che ho imparato anch'io, Gio'.
Oggi accolgo ogni verità e la rispetto. Anche quando gli effetti delle verità altrui non si limitano all'altrui persona. Malgrado non le condivida, capisco anche le verità dei cinici e quelle degli avidi. Quello che talvolta faccio fatica a capire sono le persone che si danno la zappa sui piedi da sole. Be', ciao, Gio', buona giornata.
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/06/19 alle 15:47 via WEB
Ho capito quello che intendi e lo so, amico mio, che le tue non erano parole di rimprovero o di lamentela, il mio era un discorso sull'atteggiamento umano, così incline a non assumersi mai – prima di tutto - la libertà e poi, ovviamente, la conseguente responsabilità di quello che accade. Ti dirò, proprio l’opposto della tua aspra “critica a te stesso”. Anche io, quando ero tanto giovane, prima una bambina e poi un'adolescente ed ancora dopo, ai tempi dell'università, credevo nella tua stessa assolutezza della bellezza; ma anche adesso, dopo essere caduta ed essermi persa, sfracellata, dopo essere risalita, persa ancora, e nonostante abbia rinnegato tutto a parole molte volte, non ho mai potuto fare a meno di crederci. All'inizio della vita è normale essere convinti che esista solo una prospettiva ed una logica dualistica estrema e ci sembra impossibile che qualcuno possa non amare quanto amiamo, o che non si possa vedere la bellezza dove altri si ostinano a trovare l'inferno (o viceversa) ma poi, come scrivi bene tu, Korov, in seguito si capisce che non solo non tutte le menti accolgono gli stessi parametri ed hanno semplicemente prospettive diverse da cui guardare ciò che considerano bellezza; ma in più esiste anche chi non sa cosa guardare o preferisce non vedere o banalmente non riconosce la sua porzione di bellezza. Questo l’ho capito anche io, con il tempo, perché una cosa è la teoria ma altra cosa è il vissuto. Però, nonostante questo, continuo a credere in un’assolutezza. Che è un’assolutezza individuale, ma comunque assolutezza. Non credo in una frammentazione di un’ideale assoluto da parcellizzare in un mal comune e mezzo gaudio; credo piuttosto che ci sia posto per l’assoluto di tutti.
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/06/19 alle 19:19 via WEB
...Però credo nella correzione dei refusi...;-ppp un senza apostrofo, abbi pazienza ma già non sto mai dietro a quello che penso, e cambiando le frasi nel corso del lavoro quando scrivo le concordanze si perdono, se poi non rileggo neppure perché sto scrivendo in situazioni minacciosamente precarie, fai te...Se non mi fossi ricollegata perché volevo chiederti una cosa - che nel frattempo ho naturalmente scordato - non avrei visto l'orrore della mia scissione interna...
 
 
korov_ev
korov_ev il 05/06/19 alle 23:40 via WEB
"Assolutezza individuale" mi piace: è proprio da ELettrika Psike :-)))
P.S. "un" senza apostrofo. Mio dio, in quali mani ho messo la correzione del capolavoro letterario del terzo millennio!!! :-))))) Buonanotte, strega :-)
 
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