IL MONDO CHE VORREI

QUATTRO CHIACCHIERE CON IL MIO DIARIO


Caro il mio Diario,eccomi di nuovo a scambiare quattro chiacchiere con te, come si fa con dei buoni amici davanti ad un bicchiere di vino. C’è una sola cosa che non quadra in quanto ho detto, e cioè che ne tu ne io beviamo vino.Non fa niente. Facciamo finta che questa sera abbiamo ambedue la voglia di parlare, confidarci i nostri segreti, chiedere all’altro un consiglio, un parere.Facciamo anche finta che questa sera abbiamo voglia di ubriacarci, di essere un po’ più allegri del solito.Fa caldo, molto caldo. L’umidità presente nell’aria rende complicato respirare. Ma rende complicato anche avere le idee chiareHo cercato di informarmi se sulla terra esiste un posto dove la temperatura non scende mai sotto i venti gradi e non sale mai oltre i venticinque. Per me, ma penso per tutti, sarebbe il clima ideale.  Qualche posto così esiste, ma anche li ci sono inconvenienti più o meno seri. Qualche tifone; ogni tanto una scossetta di terremoto;la mancanza di strutture adeguate e necessarie come quelle a cui, oramai siamo abituati e poi, i prezzi. Questi Paradisi costano molto. Avevo una mezza voglia di cambiare ma credo che, proprio per i prezzi, dovrò rinunciare al mio sogno.Il caldo questa notte non mi fa dormire. A parte il fatto che sono abbastanza agitato e nervoso, il calore poi completa l’opera  e allora passano ore prima che riesca a dormire.Hai sentito la mia mancanza in questo periodo? Cosa dici? Che eri preoccupato per me causa il mio lungo silenzio? Hai ragione, il più delle volte non avevo voglia di scrivere. Qualche volta ho iniziato, ma ho subito abbandonato l’idea.Versami un altro goccio di vino, se non ti dispiace. E’ buono. Mi fa sentire leggera la mente. Poi è fresco ed è piacevole berlo.Volevo metterti al corrente che ho ripreso in mano la mia collezione di francobolli. Tra quelli che ho acquistato e quelli che Fiorella ha trovato tra le sue vecchie cose, adesso ho veramente da lavorare parecchio per catalogarli, sistemarli negli album, dare loro un valore e tante altre attività che una collezione comporta.Da mio figlio non ho avuto più notizie ormai da due mesi. Mi aveva detto, nella sua ultima mail che non se la sentiva, al momento, di incontrarmi e che, forse, non se la sarebbe sentita neanche in seguito. Ho accettato la sua decisione (un altro goccio, per favore), anche se, adesso non vorrei che lui viva il resto della sua vita con il rimorso di non avermi dato neppure l’opportunità di parlargli guardandolo negli occhi.Ieri è stato il mio onomastico (a proposito, versa che festeggiamo),ma è anche stato il compleanno di Mauro, il mio amico pittore e scultore. A questo proposito voglio invitare tutti i miei amici a visitare il mio profilo su Facebook dove potranno ammirare le opere di Mauro.  Vi prego, voi che mi leggete, fatelo e lasciate un commento ai suoi lavori. E’ un ragazzo di 35 anni che a prezo di enormi sacrifici sta cercando di portare avanti quello che si sente di fare. Senza chiedere nulla a nessuno, appoggiandosi solamente alla sua arte. Facciamo un brindisi a Mauro di buon augurio, ma facciamolo tutti insieme, d’accordo?Ho bevuto troppo, specialmente per chi, come me, non beve mai. La testa comincia a girarmi, anche se dentro di me l’euforia di aver fatto qualche cosa di diverso, mi fa star bene. L’ho fatto stanotte, ma non lo farò più.Ti ringrazio di avermi ascoltato. E, ancor più ti ringrazio di aver aspettato che io tornassi da te.Un’ultima cosa, voglio, tramite te, salutare e abbracciare tutti i miei amici, in modo particolare coloro che mi hanno telefonato spesse volte, ma anche coloro che hanno visitato il mio blog nonostantela mia assenza.Grazie a tutti.                                                                                                              Enrico