IL MONDO CHE VORREI

YARA


Yara è morta! Benedetta sia Yara.Yara è stata uccisa! Sia maledetto per sempre chi lo ha fatto!Tredici anni, ancora un’intera vita da vivere, da gustare, da godere, forse anche da detestare qualche volta, ma, comunque, ancora una vita da trascorrere. Fare sport, crescere, diventare mamma, nonna, tutto questo a Yara è stato negato. E’ stato negato nel nome della violenza, mai giustificata. Sia essa una violenza che proviene da mente assassina, o da mente malata. In tutti e due i casi, sono due menti che non hanno diritto di vivere con tutti noi, persone normali. Nessuno di noi deve essere giudice degli altri, nessuno di noi ha la facoltà di assolvere o condannare un suo simile. Solo chi è più in alto di noi può farlo, e deve farlo, e lo farà sicuramente. Ma l’indignazione, la rabbia, lo sdegno di fronte ad un simile delitto travalica ogni qualsiasi proposito. Il suo giovane corpo è stato violato, oltraggiato, offeso. La sua gioventù non è stata sufficiente a salvarla da colui che, i più, chiamano orco, ma che io chiamo semplicemente assassino.Non è la prima Yara a morire. Quante Yara, maschi o femmine, non ci sono più? Quante Yara, ancora, dovremo veder morire?Dio, se ci Sei, se Sei veramente così giusto, è questa la Tua giustizia? Così amministri il Tuo immenso potere? Ma forse tu, Dio, non esisti, non Sei mai esistito. Sei, forse, una leggenda a cui, noi esseri umani, crediamo perché ci fa comodo. Perché in casi come questo ci fa dire: “Io che potevo farci? Era compito di Dio …”                                                                                                              Enrico