Creato da enca4 il 15/02/2010
PENSIERI E PAROLE
 

W. Allen

NON E' CHE HO PAURA DI MORIRE.

E' CHE NON VORREI ESSERE LI'

QUANDO QUESTO SUCCEDE.

W. Allen

 

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CANZONE

Che giorno è

E' tutti i giorni

Amica mia

E' tutta la vita

Amore mio

Noi ci amiamo noi viviamo

noi viviamo noi ci amiamo

E non sappiamo cosa sia la vita

Cosa sia il giorno

E non sappiamo cosa sia l'amore

Jacques Prévert

 

I ragazzi che si amano si baciano

In piedi contro le porte della notte

I passanti che passano se li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

E se qualcosa trema nella notte

Non sono loro ma la loro ombra

Per far rabbia ai passanti

Per far rabbia disprezzo invidia riso

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Sono altrove lontano più lontano della notte

Più in alto del giorno

Nella luce accecante del loro primo amore.

Jacques Prèvert

 

DALLA - CANZONE

 

N. de Chamfort

CHE COSA DIVENTA UN PRESUNTUOSO

PRIVO DELLA SUA PRESUNZIONE?

PROVATE A LEVAR LE ALI AD UNA FARFALLA:

NON RESTA CHE UN VERME.

N. de Chamfort

 

GLI APOSTOLI DIVENTANO RARI,

TUTTI SONO PADRETERNI

A. Karr

 

 

« MA E' POI COSI' DIFFIC...AVVISO AI NAVIGANTI (E A... »

CARO ENRICO,

Post n°360 pubblicato il 06 Giugno 2011 da enca4

Ciao Enrico,

è da molto che non ti scrivo, scusami. Argomenti ne avrei avuti tanti, ma un po’ la salute, un po’ la voglia, ho sempre rimandato di farlo. Ed ho fatto male perché, sicuramente, se ti avessi scritto, qualche volta, avrei avuto modo di liberarmi delle fobie, delle ansie, delle fissazioni che mi tormentano la mente.

Sai,  a volte mi sembra di tornare indietro nel tempo. Mi sembra di rivivere situazioni che ho già vissuto qualche anno addietro. Mi sono scoperto a parlare, oltre che con me stesso, anche con persone che non sono più vicino a me da ormai un bel po’ di tempo.

Mi sono chiesto, più di una volta se la senilità, verso la quale sto correndo a ritmi vertiginosi, sta giocandomi qualche brutto scherzo.

Faccio domande, dalle quali mi attendo delle risposte, e dato che le risposte non  arrivano, comincio a guardarmi intorno, quasi se cercassi la persona a cui la domanda è indirizzata.

Ripenso a cose passate da molti, tanti anni, ma che, comunque, ricordo, senza alcuna fatica, anche nei piccoli particolari. Fatti e avvenimenti  della mia gioventù; della mia vita da scapolo; degli anni in cui sono stato sposato, fino ad arrivare a episodi più recenti e, pertanto, più facili da ricordare.

E’ normale, quando incontro questi momenti, pensare se sto rincitrullendo definitivamente e irrimediabilmente.

Volevo parlartene un po’ di tempo addietro, ma poi mi sono detto: “E se anche lui, cioè io, mi prende per matto?” Questo mi ha frenato nello scriverti e nel parlare con te.

Il certo è che la mente, a volte, gioca con noi. Quando siamo sulla strada giusta per riacquistare un po’ di tranquillità, un minimo di serenità, il nostro cervello si diverte con noi. Gode  nel vederci agitati, è felice nel saperci  turbati,  è appagato del nostro smarrimento.

E pensare che l’organo più complesso del nostro corpo è proprio lui, il cervello. E pensare che senza di lui non saremmo niente, neanche delle pietre.

Mi chiedo perché succedano queste cose, come se non bastassero già quello che ognuno di noi deve sopportare dalla vita. Malattie, disgrazie di ogni tipo, mancanza di lavoro, assoluta assenza di sicurezza per il futuro. Ci si mettono anche pensieri e ricordi dei quali avremmo fatto volentieri a meno. E’ un po’ come la storiella del “Ciuccio di Fetecchia”, che aveva novantanove piaghe e, come completamento, anche la coda fradicia.

Non è un bel vivere questo, non pensi? Eppure dobbiamo accettarlo. Non dipende da noi. Sono cose inconsce che, quando meno ce lo aspettiamo, invadono la nostra mente e, anche se per poco tempo, creano disagio e malessere.

Molti mi hanno detto: “Cerca di essere più positivo. Cerca di guardare al futuro come a un qualche cosa che ti spetta di diritto, e non come un regalo che qualcuno ti può, o meno, fare.”

Il futuro! Parola grossa, importante. Una delle parole più difficili da capire. Il nostro, di futuro, è segnato fin dall’inizio della nostra vita. A me non interessa sapere quale sarà, come non interessano più cose ormai passate e che hanno lasciato la mia persona. Ma non la mia mente. Ogni tanto, senza che io faccia niente per aiutarne l’apertura, qualche cassetto della mia mente si apre, esce qualche fantasma, più o meno simpatico, mi sventola sotto il naso il suo lenzuolo bianco, lascia dentro di me una traccia, più o meno marcata, poi si ritira e richiude il cassetto dietro di se.

Non ti faccio esempi altrimenti ti metteresti a ridere. Non te li faccio anche perché sono sicuro che sarebbe difficile darmi delle spiegazioni plausibili.

A me sono sempre piaciuti i film del periodo che va dagli anni cinquanta agli anni settanta. Qualche volta rivivo, come in un film di allora, certi momenti, certi stati d’animo da me già vissuti.

Io sogno in bianco e nero. Il colore dei sogni ancora non lo conosco. Così come ho, ancora, un solo canale. E quel solo canale riesce a riportarmi indietro con estrema facilità. A volte seguendo un nesso logico (tempi, persone, fatti accaduti); altre volte invece i miei sogni sono come una macedonia di frutta. Dentro c’è di tutto, e tutto insieme, anche la frutta che a me non piace.

Il giorno quando sono occupato in qualche cosa da fare, riesco a concentrarmi facilmente. Ma guai a fermarmi. Subito, istantaneamente, la mia mente se ne accorge, trova lo spiraglio giusto e da li mi sommerge di tutto ciò che vuole.

Basta così, per questa sera. Non voglio più annoiarti con le mie fissazioni. Ma poi sono realmente fissazioni o fanno parte del nostro essere?

                                                                                                                             Enrico

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Commenti al Post:
LaBrusLa
LaBrusLa il 06/06/11 alle 21:33 via WEB
Le fissazioni...fanno parte del nostro essere :) Buona serata Laura
 
ironwoman63
ironwoman63 il 07/06/11 alle 10:59 via WEB
fanno parte di noi... anche le fissazioni... dai enrico... non prenderla cosi tragica... il cervello lavora sempre e specialmente in certi momenti della nostra vita... ti auguro una buona giornata, amico caro!! un bacio, lulu'
 
raggiodisoledgl20
raggiodisoledgl20 il 07/06/11 alle 17:09 via WEB
ciao mio caro enrico.....le tue non sono fissazioni non preoccuparti.....è solo che alcune volte le cose non vanno come noi vorremmo che andassero.....ma prendono un'altra piega.....dovremmo solo essere più fiduciosi nelle asppettative.....e lasciatelo dire da chi non ha più una vita per colpa di alcune persone.....quindi il mio consiglio è di essere un pò più ottimista....anche se so che non è facile......buona settimana e un bacio......cinzia
 
casalinga_spensierat
casalinga_spensierat il 09/06/11 alle 18:30 via WEB
Un abbraccio e un carissimo saluto...è sempre bello leggerti. Spensi.
 
lucia1958
lucia1958 il 04/07/11 alle 11:26 via WEB
***ripercorrere con la mente il nostro vissuto alla ricerca di un perchè delle cose è un prendere coscienza di ciò che si è... perchè ciò che siamo oggi è il risultato di ciò che siamo stati... tutto ha senso e tutto trova la sua giusta collocazione... sono passaggi e percorsi della vita che fanno parte di noi e il tenerli sempre vivi nella nostra mente ci da la forza e la spinta giusta a cercare di migliorarci e apprezzare sempre di più ciò che siamo e ciò che abbiamo... quindi Enrico caro non prenderlo come un fatto negativo... anzi è molto positivo perchè come già detto e come tu stesso hai sottolineato... la nostra mente è in continuo fermento nel rielaborare, analizzare e creare tutti i dati in essa contenuti... prendi e ricerca solo il meglio e il positivo da ogni singola goccia di memoria in te... e fa si che sia il carico giusto per dare lo sprint necessario a questa nuova fase della tua vita... è ciò che anche io quotidianamente faccio per affrontare le tante avversità del quotidiano che nostro malgrado ci ritroviamo sempre più pressanti... comprendo perfettamente che non è semplice... na MAI arrendersi, MAI mollare la presa, MAI lasciare che le avversità ci tolgano il sorriso, MAI lasciare che i nostri malumori abbiano ripercussioni negative su ciò che di bello abbiamo oggi... rammenta Enrico ogni momento di oggi è un momento unico che vissuto e non lasciato che ci scivoli via senza lasciare segno del suo passaggio... non sprechiamoci nel rivangare ciò che è stato... pensiamo e viviamo l'oggi perchè l'oggi è VITA... ti chiedo scusa se appaio dura o come se non capissi ma ti prego di credermi... capisco molto, molto più di quanto vorrei... e non continuare a chiudere la porta in faccia a tutti coloro che realmente ti amano e vogliono soltanto condividere con te... il loro cammino!!! ti lascio un immenso abbraccio che estendo anche a Fiorella (quell'angelo che che Dio ha voluto ti fosse accanto)... bye Lucia...
 
aragon610
aragon610 il 07/07/11 alle 20:31 via WEB
Quando la nostra mente parte, non si riesce a fermare nessun pensiero, desiderio, preoccupazione, ansia.... e lì ci accorgiamo di quando ci stanchiamo e stiamo male perchè sentiamo un gran peso e non riusciamo a liberare la nostra mente, sembra quasi più facile riprenderci dopo un duro lavoro che sollevarci dal peso psicologico è una cosa molto difficile da superare e tutti vorremmo stare bene forse la cosa che ci può aiutare è parlare!!!
 
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