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W. Allen

NON E' CHE HO PAURA DI MORIRE.

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QUANDO QUESTO SUCCEDE.

W. Allen

 

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CANZONE

Che giorno è

E' tutti i giorni

Amica mia

E' tutta la vita

Amore mio

Noi ci amiamo noi viviamo

noi viviamo noi ci amiamo

E non sappiamo cosa sia la vita

Cosa sia il giorno

E non sappiamo cosa sia l'amore

Jacques Prévert

 

I ragazzi che si amano si baciano

In piedi contro le porte della notte

I passanti che passano se li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

E se qualcosa trema nella notte

Non sono loro ma la loro ombra

Per far rabbia ai passanti

Per far rabbia disprezzo invidia riso

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Sono altrove lontano più lontano della notte

Più in alto del giorno

Nella luce accecante del loro primo amore.

Jacques Prèvert

 

DALLA - CANZONE

 

N. de Chamfort

CHE COSA DIVENTA UN PRESUNTUOSO

PRIVO DELLA SUA PRESUNZIONE?

PROVATE A LEVAR LE ALI AD UNA FARFALLA:

NON RESTA CHE UN VERME.

N. de Chamfort

 

GLI APOSTOLI DIVENTANO RARI,

TUTTI SONO PADRETERNI

A. Karr

 

 

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L'ETERNA LOTTA

Post n°367 pubblicato il 27 Luglio 2011 da enca4

La mattina piove sempre in quella parte dell’universo occupato dal Male. Grosse nuvole nere scaricano pioggia su ogni pianeta, asteroide, luna o cometa che abbia la disgrazia di far parte di quell’immensa distesa di mondi più o meno vivibili che danno vita alla Costellazione del Male. La pioggia, il vento, il freddo, sono elementi logici del paesaggio comandato dal Male.

I pochi abitanti che ne fanno parte hanno un aspetto a dir poco funebre. Grigi, come il cielo che li sovrasta. Di carattere chiuso e diffidente vedono, in tutto ciò che li circonda, solo il lato cattivo e negativo. Non è importante se trovano queste negatività in una persona, in un oggetto, in un qualsiasi essere vivente.

Guerre continue, lotte di potere, ricerca continua della supremazia verso i più deboli, hanno sempre caratterizzato gli abitanti della Costellazione del Male.

Non c’è un capo che tenti, in qualche modo, di dare un ordine alle cose. Ognuno è capo di se stesso. Ognuno lotta, combatte, uccide solo per il proprio tornaconto personale.

Ma se un capo che si possa chiamar tale, non esiste, in compenso c’è chi, da questo stato di cose, trae il proprio tornaconto. Nessuno l’ha mai visto. Nessuno sa che maschera indossi. Nessuno sa come si chiama veramente. Molti hanno cercato di mettersi in contatto con Lui. Hanno cercato di farGli pervenire messaggi di completa sottomissione. Non hanno mai ricevuto una risposta. E non la riceveranno mai perché Lui non da risposte. Non si abbassa a parlare con un proprio suddito. Lui è il Male.

-/-

Dall’altro capo dell’Universo un’altra galassia naviga felice. Anche li piove, ma solo perché le stagioni reclamano acqua quando ce n’è bisogno. Il cielo è limpido. Celeste del più bel celeste mai visto. La gente vive in pace e in armonia con se stessa e con tutto ciò che la circonda. Uomini, animali, piante, o cose, occupano lo spazio che è stato loro assegnato senza dover ricorrere alla violenza per veder riconosciuti i propri diritti.

Tutti, ma proprio tutti, hanno un solo scopo, che è quello di aiutarsi l’un l’altro senza chiedere nulla in cambio. Senza mettere al primo posto la diffidenza, l’orgoglio, l’arroganza, la violenza.

Questa è la Costellazione del Bene.

Anche qui non c’è un capo vero e proprio. Però ci sono (molti dicono che ci sono sempre state) delle regole non scritte che tutti rispettano e condividono. Capita, a volte, che qualcuno commetta qualche errore, per inesperienza, per gioco, anche per volontà. Ma tutti, poi, si pentono di quello che hanno fatto e del male che possono aver causato oltre che a loro, anche a chi gli sta vicino.

La gente sorride, sempre. Le persone hanno sempre una parola buona da dire a chi ne ha bisogno.  Nessuno conosce l’ invidia, il rancore, l’astio, la gelosia. Due sono gli elementi che fanno di questa Costellazione un’isola felice: La generosità e l’altruismo.

Nella Costellazione del Bene non c’è chi vuole trarre benefici da questo stato  di cose. C’è chi ha dettato le prime regole, ma nessuno Lo ha mai visto di persona. Non ha bisogno di farsi vedere, Lui.

-/-

Capita però che le due Costellazioni, nel loro lento navigare nello spazio, ogni qualche miliardo di anni, si avvicinino quasi a sfiorarsi (anche se , in realtà, restano ad una distanza tale che è impossibile poterla quantificare).  

Qualche miliardo di anni può sembrare un periodo talmente lungo e difficile da immaginare, che nessuno di noi , per quanti sforzi faccia, sarebbe capace di prevedere, anche in minima parte, eventuali trasformazioni avvenute. Come non si riuscirebbe ad immaginare le possibili evoluzioni che possono essere accadute in tutto questo tempo. In realtà l’Universo non conosce il tempo. Qualche miliardo di anni per lui sono come qualche secondo per noi umani.

Tutto sarebbe diverso, sicuramente, da prima. Una sola cosa resterebbe immutata, o meglio, due cose: il Bene ed il Male. Esiterebbe sempre la lotta continua tra queste due entità. Su chi, delle due, deve prevalere sull’altra.

-/-

Fino a qui una storia stupida. Irreale. Una storia nata solo dalla mia immaginazione. Partorita dalla mia mente, dopo che mi ero posto questa domanda: “Se il Bene ed il Male avessero l’opportunità di scontrarsi fisicamente tra loro, chi prevarrebbe?”

Poi mi sono ancora chiesto: “Se il Bene dovesse accettare lo scontro diretto, fisico, cruento, all’ultimo sangue con il Male, non potrebbe più essere chiamato Bene.”

L’eterna lotta tra il Bene ed il Male.

 La voglia di primeggiare con la forza è il Male.  L’utilizzo della saggezza  è il Bene.

Vendicare le offese ricevute è il Male. Perdonare è il Bene.

Accettare con astio un rimprovero giustamente meritato è il Male. Riconoscere i propri errori è il Bene.

Non rispettare le riconoscere le altrui sofferenze, ma solo le proprie, è il Male. Aiutare chi soffre è il Bene.

Condannare per il semplice gusto di farlo è il Male. Comprendere è il Bene….

 

Potrei andare avanti all’infinito. Potrei scrivere ancora per qualche miliardo di anni per poi arrivare ad una sola ed unica conclusione: “Noi, e solo noi, possiamo decidere del nostro e dell’altrui destino. Noi, e solo noi, siamo in grado di rendere la nostra esistenza, e non solo, felice e serena. E questo a dispetto delle avversità che possono affliggerci. Noi, e solo noi, possiamo decidere se vivere sulla Costellazione del Male, o sulla Costellazione del Bene.

                                                                                                                             Enrico

 
Rispondi al commento:
ironwoman63
ironwoman63 il 30/07/11 alle 10:56 via WEB
e questo e' il libero arbitrio, mio caro enrico.... a noi decidere di usarlo nel miglior modo possibile.... un bacione, lulu'
 
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