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Un blog creato da fernanda.zanier il 23/01/2008

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Questo sito tratta argomenti legati alla psicologia e alla psicoterapia e in nessun modo costituisce o sostituisce una qualsiasi forma di terapia.

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Autolesionismo: una ricerca di Giuseppe Martorana

Post n°162 pubblicato il 04 Novembre 2009 da fernanda.zanier
 

Analisi descrittiva del comportamento di autoferimento in una popolazione non clinica. Indagine esplorativa attraverso internet.

Descriptive analysis of the self injurious behavior in a non clinical population. Exploratory investigation through the internet.

GIUSEPPE MARTORANA (Articolo pubblicato su Rivista di Psichiatria, vol.44, n°3, Maggio/Giugno 2009)

RIASSUNTO.Obiettivo. Questo studio vuole esaminare le caratteristiche e le funzioni del comportamento di autoferimento messi in atto da un gruppo di soggetti italiani “non referred”.

Metodo. Il gruppo è costituito da 211 soggetti (189 femmine, 22 maschi) che hanno aderito alla ricerca tra dicembre 2005 e agosto 2008, compilando il questionario a domande aperte, presente su “SIBRIC”, sito web costruito ad hoc, per lo studio e la ricerca dei comportamenti autolesionistici. I partecipanti hanno aderito spontaneamente, fornendo il loro consenso al trattamento dei dati personali. Risultati. Emerge una prevalenza di soggetti di sesso femminile, con età media di 20,84 anni e un alto livello di scolarità. Iniziano a ferirsi tra i 13 e i 16 anni, in seguito a eventi particolarmente stressanti. Utilizzano diverse modalità per ferirsi, tra le più ricorrenti vi sono i tagli e le bruciature. Spesso gli intervistati riportano di essere sopraffatti da “sentimenti negativi” prima di ferirsi e di ricorrere all’autoferimento per gestirli. Pare che molti non sentano dolore durante l’atto, anzi, questo in alcuni casi sembra indurre un temporaneo senso di sollievo.

Si potrebbe supporre, dunque, che il self-injury svolga una funzione di “regolatore emotivo” in questi individui, in grado di mettere fine a sensazioni spiacevoli.

Conclusioni. Una significativa corrispondenza è stata riscontrata tra i risultati ottenuti e la letteratura, che conferma il profilo tipico del self-injurer. Si evince il bisogno di uno studio più approfondito dal punto di vista clinico ed empirico che faccia luce sulla complessità di un fenomeno così articolato.

Incollo anche il sito di riferimento per gli interessati---------> http://www.sibric.it

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Commenti al Post:
fernanda.zanier
fernanda.zanier il 04/11/09 alle 17:29 via WEB
Gianna ci ha raccontato una cosa interessante sulla differenza tra bruciature e tagli: mi è parso di capire che la bruciatura con sigaretta abbia più una valenza autopunitiva fine a se stessa, mentre il taglio sembrerebbe più un atto liberatorio da uno stato di forte tensione che punitivo, e rientrerebbe in quella che molti autori definiscono come riappropriazione del sé dall'invasione delllo stato d'angoscia.
 
 
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gianna il 04/11/09 alle 20:44 via WEB
si, credo sia questo...ma quando l'ansia è incontrollabile e sale,è il sangue che esce a rivoli,a calmare...ed è anche vero che il più delle volte non c'è dolore, come fosse burro o gomma o un braccio non tuo...e c'è un momento che io son sicura, si è psicotici e il dolore farebbe comodo per riportarti lì e provare a te stesso che esisti...forse il dolore del bruciarsi ti riporta lì, al presente.scusatemi se intervengo troppo
 
stylist
stylist il 04/11/09 alle 18:59 via WEB
Ciao Fernanda! E' da molto che non passo qui e ho letto con calma i vari post! Questo sull'autolesionismo e sulla ricerca indetta da Sibric. Che dire?Che la'utolesionismo esplicito è forse un modo x farsi male "velocemente", mentre quello implicito reca sofferenze lunghe e continuate nel tempo. Verissimo sia quello peggiore. Ma con comportamenti si intende tutto, anche il litigare continuamente con persone alle quali si è legati e esserne allontanati, solo x dimostrare che si è cattivi, avere relazioni d'amore impossibili e affidarsi a persone che di certo non ci daranno appoggio. Ma anche sfogare la rabbia sugli altri, minacciandoli, insultandoli, disprezzandoli, salvo dopo aver bisogno di loro. Quello che penso è che un borderline abbia il "bisogno" di stare male continuamente e che lo faccia x dimostrare: ma se gli altri, amici, partner, genitori, non mi vogliono bene e anzi mi odiano perchè dovrei volermi bene io? Un circolo vizioso insomma, gli altri mi odiano e io faccio di tutto x farmi odiare, un po' un controsenso. BAcio Fernanda e grazie x i tuoi post puntuali e mirati. Cla
 
 
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fernanda il 05/11/09 alle 13:20 via WEB
Ciao Claudia, si quello che descrivi è sempre autolesionismo: Ma: capita spesso che nelle relazioni possano esserci discussioni accese, ed in casi di conflitti ed incomprensioni, anche insulti ed offese. Ti e Vi chiedo allora dove inizia il disturbo borderline, e dove termina il confronto quando questo diventa conflitto?
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
gianna il 05/11/09 alle 13:39 via WEB
...la differenza la fa il riuscire a mantenere la calma. non farsi accecare dalla rabbia.
 
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annalisa il 04/11/09 alle 22:55 via WEB
se anche la bulimia è autolesionismo. me ne sono accorta stasera in particolare. abbuffarsi non è solo o sempre riempire l'inspiegabile vuoto e placare le emozioni difficili, è anche dar voce alle emozioni: si piange per l'ennesima perdita di controllo e i danni oggettivi che ne derivano e contemporaneamente o subito dopo si piange (finalmente) tirando fuori le ragioni reali per cui si ha voglia di piangere e fino a cinque minuti prima non ci si riusciva.
 
 
bart_brandigi
bart_brandigi il 05/11/09 alle 13:28 via WEB
Ciao Annalisa,non mi è molto chiaro il processo per cui dici: <contemporaneamente o subito dopo si piange (finalmente) tirando fuori le ragioni reali per cui si ha voglia di piangere e fino a cinque minuti prima non ci si riusciva>. Cosa è avvenuto, in quel piccolissimo spazio di tempo per riuscire a capire? Grazie, bart
 
   
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annalisa il 05/11/09 alle 13:49 via WEB
Si, dopo averlo scritto (di getto) mi sono resa conto che non era molto chiaro. cosa avviene in realtà in quel piccolissimo lasso di tempo non lo so, però i passaggi sono questi: c'è la fame che diventa un bisogno irrefrenabile e che sfocia nell'abbuffata. prima dell’abbuffata c’è il nulla, meccanicamente vado a cercare le possibili ragioni e non le trovo. faccio delle supposizioni pensando a fatti accaduti ma non riesco a collegarli alle emozioni che poi (mi è stato isegnato) mi fanno scattare la fame. durante c’è la consapevolezza di star facendo una cosa sbagliata e non utile ma almeno c'è la soddisfazione e il godimento del cibo. verso la fine si insinua la tristezza. alla fine è tristezza e disperazione per aver perso il controllo (soprattutto), per l’ aver mangiato e per le sue conseguenze: pesantezza di stomaco, aumento di peso, gonfiore dovuto alla ritenzione idrica. mentre piango per queste cose comincio a sentire il vero dolore, quello relativo ai fatti accaduti che all’inizio sembravano non darmi emozioni. ciao
 
gaiamoon0
gaiamoon0 il 05/11/09 alle 14:04 via WEB
Mi sono sempre chiesta cosa bisogna fare x evitare che qualcuno si faccia davvero male con questi soggietti. Cioè é giusto che io intervenga affinché non si taglino, ecc? Non credo che sia una bella scena vedere una persona in questo stato.
 
 
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gianna il 05/11/09 alle 18:21 via WEB
ma quanti ne conosci che si tagliano ecc?... parli di "soggetti"...hai a che fare con molti di "loro"?...se il problema è preservare te da tale cruenta visione,basta non guardare....poi chiedi se è giusto che tu intervenga affinchè non si taglino....pare lo facciano agli angoli delle strade..tuti i giorni...e che vuol dire :"Mi sono sempre chiesta cosa bisogna fare x evitare che qualcuno si faccia davvero male con questi soggietti"...chi è che si fa male? i soggetti o te, con loro che son pericolosi e ossono far male a te?..non ho capito, sinceramente...
 
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Luca il 05/11/09 alle 19:23 via WEB
Ciao, se non sbaglio in questo contesto anche la sessualità promiscua intesa come impulso è da considerarsi un comportamento autodistruttivo. C'è qualcuno che vuole dare la sua testimonianza a questo riguardo? Da qualche parte ho letto che un border separato dal partner anche solo per qualche giorno può arrivare a stare così male da compiere un tradimento....condividete quest'affermazione?
 
 
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gianna il 05/11/09 alle 20:22 via WEB
eh eh...sembra che tu stia parlando di una cagna..una border collie...me la vedo vagare per vie e piazzette....
 
   
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Fernanda il 05/11/09 alle 20:51 via WEB
Scusate ma la border collie è esilarante, hahahhahahhaha; che idea, potrei aprire un altro blog dedicato agli animali con un disturbo borderline.. in America ci farei tanti soldi, qua se va bene mi ridono dietro (e davanti) su striscia la notizia. Sull'intervento di Luca, sul comportamento promiscuo mi viene da pensare che allo stesso modo anche una totale astinenza è altrettanto sintomatica, ma la valenza è diversa; quindi rientriamo di nuovo negli stereotipi che vedono gli eccessi sessuali in un modo (male) e l'astinenza come segno di altro (bene). Ma è la stessa cosa, sempre di estremizzazioni si tratta, e dove si estremizza ci sono delle difficoltà da risolvere. Dimenticavo: Gianna non attaccare Gaia..sebbene tu voglia solo parlarle, lei non ti conosce e potrebbe spaventarsi.
 
     
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gianna il 05/11/09 alle 21:06 via WEB
scusa gaia...scusami......sono così scusa..scusami anche te, fernanda...non sono pericolosa..sembro solo :)...ma ora che ci penso, gaia, io mica volevo nemmeno attaccarti!! non ne avrei nemmeno motivo!!
 
   
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Luca il 06/11/09 alle 00:27 via WEB
Ah ah ah, una? Ho parlato al maschile, ma vedo che vi accusate da sole...;-) Mi viene in mente una tipa sposata che avevo conosciuto sul treno qualche anno fa nei classici scompartimenti a 6 posti...
 
     
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gianna il 06/11/09 alle 08:06 via WEB
....uh!!..ciao luca!!...forse è stata una mia infelice deduzione....o intuizione, sempre infelice....che mi pareva di leggere tra le righe...ma poteva valere anche al maschile...comunque stavo solo scherzando e lo sai, dai! dissacriamo e dissacriamoci, ogni tanto!ogni tanto faccio delle vignette....in effetti, anche su cose molto gravi...e mi ci metto io per prima..un po' di ironia aiutaerebbe a sdrammatizzare,a volte, ma non è un prendere in giro, ve lo assicuro e non è malevolo.... vedo già questo classico scompartimento a 6 posti...pieno di border...collie,...di genere misto...tutti con il partner fuori porta
 
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gianna il 05/11/09 alle 20:13 via WEB
io chiedo un'altra cosa e non so se anche questo può essere autolesionismo...vivere come animali....vivere accucciati dentro se stessi e anche fuori, materialmente..tra coperte e giornali per giorni o settimane..e sentire che è l'unico modo per sopravvivere, quello di stare accucciati...e scaldarsi rannicchiandosi...regredire allo stato di piccoli animali selvatici senza contatti esterni...dover far conto solo della tua animalità, per sopravvivere...poi..passa.
 
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Cla il 06/11/09 alle 14:26 via WEB
Rispondo a Gianna! Penso che possa essere classificato anche quello come autolesionismo ma forse + come paura. Paura di affrontare il mondo e le difficoltà paura di esporsi, rischiare. Con questo non intendo sia semplice farlo, anzi. Però bisognerebbe provare almeno, non trovi? Risp a Fernanda, il confine fra normalità e border, fra semplici discussioni e autolesionismo. Penso il confine stia nel fatto di litigare con il fine e l'obiettivo di stare male, per punirsi. E cmq l'autolesionismo è sempre una punizione no!??!
 
 
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gianna il 06/11/09 alle 15:35 via WEB
grazie cla. hai ragione
 
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Luca il 07/11/09 alle 17:41 via WEB
Fernanda, hai già scritto un articolo riguardo la rabbia?
 
 
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fernanda il 07/11/09 alle 18:55 via WEB
Luca, cerca nei tag, a sx "la rabbia del borderline".. Ho parlato molto della rabbia, anche in altri articoli.
 
gaiamoon0
gaiamoon0 il 07/11/09 alle 21:25 via WEB
Scusate se non sono intervenuta prima. No, non conosco nessuno che si tagli e ho semplicemente scritto cosa devo fare se mi trovo in presenza di uno che si taglia.....non l'ho scritto perché ho paura di loro anzi per aiutarli. E' meglio che sia indifferente o che l'aiuti subito? Forse mi sono spiegata male anche per la mia ignoranza nel settore. Insomma aiuto o non aiuto?
 
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fernanda il 08/11/09 alle 22:38 via WEB
Manipolazione? Bartolomeo ha fatto un osservazione ampia; infatti ci fa intendere che non esista una linea di demarcazione netta tra la manipolazione dell'altro e relazione con l'altro, se non nell'uso oggettuale. Alla fine come afferma Bart siamo solo degli oggetti. Eppure sebbene sia così logico, esiste unadiversa colorazione che rende un rapporto difficilmente manipolabile dall'una e dall'altra parte, ed è quanto io ponga il bene dell'altro prima del mio. Ritengo questa differenza prospettica fondamentale, capace di trasformare di volta in volta gli altri in oggetti da manipolare, o persone da amare. Non si ama chi si manipola, mai.
 
 
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annalisa il 09/11/09 alle 18:33 via WEB
fernanda. ma...allora non è stato meglio tacere con I miei amici? che bene poteva fare loro il sapere? se non parlo li tengo a distanza e mi proteggo, dici, se parlo ottengo quello che desidero…attenzione e compassione. e allora non è più "amorevole" tacere?
 
anjel92
anjel92 il 09/11/09 alle 12:09 via WEB
Chi nn l ha mai vissuto,non potra`mai capire..Vi invio qst sito http://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_borderline_di_personalit%C3%A0 Io stessa ho un disturbo di personalita bordeline e bipolare e credetemi e`peggio che avere un cancro nessun farmaco,nessuna terapia ricovero,potra` mai guarirti enon questione di buona volonta` Ciao da chi e` al confine da una vita.. e tante volte ha visto la morte in faccia enn sa se dopo il sonno ci sara` un risveglio.
 
 
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gianna il 09/11/09 alle 12:40 via WEB
..non dire che è peggio del cancro..non dirlo e non pensarlo nemmeno!! so delle tue sofferenze...ma se ne può uscire...e si può curare...e migliorare...e diventare accettabili...e avere una vita accettabile...basta volerlo..con il cancro, molto spesso,NO.
 
anjel92
anjel92 il 09/11/09 alle 13:16 via WEB
X gianna..migliorare..basta un nulla e sei di nuovo nel buio Sono stata anche dal Luminare Cassano 300 euro per una visita di 10 minuti e ricette per farmaci compreso Il litio che stabilzza ma ha tantissimi effetti collaterali,due gg ho avuto un arresto cardiaco,mi hanno portato al santa chiara dopdo il risveglio(?) che mai avrei voluto,messa con altri pazienti nel reparto chiuso,nn lo auguro a nessuno,dove ce di tutto,persone con bulimie anorssiche,e il personale che tratta i pazienti come bestie telecamera in ogni camera,letti armadietti ogni pmg messi sottosopra.. E chi ti sta vicino(?) sa solamente dirti:ma xke fai qst?? a quanto ci fai soffrire..NN essere egoista..Ti fanno venire dei sensi di colpa,che di certo nn aiutano,anzi la voglia di non esserci aumenta che ti chiedi e dici: ma che ci sto a fare qua???Per cosa per chi>>? vieni trattato come un appestato,e ti isoli da tutti e tutti..quando la sola cosa che si vorrebbe e` un abbraccio ma ti viene negato..Si dice che lo facciamo anche x capriccio..Che idiozie!So cose il cancro,ho visto mio padre spegnersi ed e la stessa..qst male ti annieta piano piano ti distrugge, E si arriva al capolinea,fermata senza ritorno alla fine di tutto di una vita che sembra vita ma non lo e` e` solo esistenza un vegetare continuo E la ritrovi te stesso la tua pace Incubi solo incubi Vorrei per una volta dormire senza sognare.. Sto lottando da anni contro qualcosa che non riesco a vincere alla fine ha vincera` lei la bestia nera..o il mostro come lo chiamo io..
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
gianna il 09/11/09 alle 15:30 via WEB
si, anjel...capisco..e mi dispiace....un abbraccio eccolo, anche se virtuale...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
paolo il 09/11/09 alle 13:53 via WEB
SONO UN PADRE DI ANNI 59,VI SCRIVO PER MIO FIGLIO LUCA DI ANNI 29 PURTROPPO SOFFRE DI AUTOLESIONISMO QUANDO GLI VENGONO GLI INPULSI SI FERISCIE, LA MAGGIORPARTE,SONO LE UNGHIE DEI PIEDI,STA IN CURA DA UN PSCHIATRA, IL QUALE PRENDE UNA PILLOLA ALLA SERA, MA QUANDO GLI VENGONO GLI INPUSI NON CE NULLA CHE LO TENGA ,LO DEVE FARE. VORREI SAPERE SE CE QUALCOSA DI PIU DA FARE.
 
 
fernanda.zanier
fernanda.zanier il 09/11/09 alle 14:15 via WEB
Paolo: Tuo figlio LUCA che cos'ha? "Solo "autolesionismo o c'e dell' altro? E questi impulsi di cui parli,.. sembrebbero più dellle crisi impulsive psicotiche. Se mi dai altre informazioni, perchè così è tutto troppo vago; ne io ne i miei psicologi usano le sfere di cristallo :-))).
 
anjel92
anjel92 il 09/11/09 alle 14:28 via WEB
Che pillola prnde tuo figlio? gli unici farmaci per frenare gli impulsi,sono quelli che prescrivono per le crisi epilettiche,in quando ,oltre al litio, nn ce ancora nessuno farmaco,per qst disturbo,io a volte lo freno assumendo piu farmaci cosi dormo,ma nn sempre funziona,e come se ti scattasse qualcosa nel cervello,e` un autodistruzione,io mi taglio anche quando mangio qualcosa in piu,per punirmi..E` troppo complicato da spiegare.. Il litio o i sali di litio ma nn te lo consiglio. Tieni presente anche che ci sono tanti effetti collaterali e ogni mese per alcuni devi ripetere particolari esami del sangue. ce una psicoterapia cognitiva di comportamento e un altra EMDR è l’acronimo per Eye Movement Desensitization and Reprocessing (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i movimenti oculari). È un metodo clinico innovativo che rientra nell’ambito delle terapie brevi. L’EMDR è una tecnica psicoterapeutica qst piu che altro x traumi..
 
fernanda.zanier
fernanda.zanier il 09/11/09 alle 14:33 via WEB
Scusate, ma qualcuno si è attaccato compulsivamente al tasto del mouse? Non capisco: o oggi abbiamo più visite del solito o Shinystat si è beccato un virus. Mah! :-)))))
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
gianna il 09/11/09 alle 15:37 via WEB
eh?...io no...ma chi è shinystat...il tuo computer? o chi? paolo, cosa fa luca..
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
chiara il 09/11/09 alle 15:36 via WEB
Credo che nessuno dei commenti che ho letto sia appropriato, ad eccezione dell'utente che diceva "voi non potete capire"... L'autolesionismo è qualcosa di diverso dalla bulimia, dall'anoressia, dalla promiscuità sessuale...è tutt'altra cosa. Chi conosce o è stato (o è) un cutter sa bene che il taglio è l'unico modo per evitare di essere sopraffatti dall'ansia e dall'attacco di panico. Quando l'ansia ti stringe la gola, quando l'aria non riesce più a passare perchè il dolore dentro di te è troppo forte, l'unica cosa che ti dà sollievo è tagliarti. Con il sangue che esce si sblocca lentamente quella sensazione di soffocamento. E' un sollievo enorme. Riesci di nuovo a respirare, a vivere...fino al prossimo taglio. Ci si taglia per sopportare una sofferenza interiore così grande che preferisci ferire te, piuttosto che scagliarti contro il mondo intero, responsabile con la sua indifferenza del tuo stato. E non è una ricerca di aiuto.Il vero cutter nasconde i tagli, cerca zone del corpo generalmente coperte dai vestiti. E' il solo modo che conosce per sopravvivere.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Luca il 09/11/09 alle 17:33 via WEB
Ciao Chiara, non ho un dpb e non sono neanche un cutter per mia fortuna. Perché dici che il mondo intero è responsabile con la sua indifferenza del tuo stato? Primo, non siamo indifferenti, secondo meno ancora responsabili. Certo, se vuoi dare la colpa a tutto il mondo è un problema tuo, la realtà è diversa.
 
 
fernanda.zanier
fernanda.zanier il 09/11/09 alle 21:46 via WEB
Chiara; sembrerebbe una sorta di concordato tra te ed un demone senza identità ed autonomo. Una forza che aumentando genera solo dolore ed ansia. Ma è una forza, che ti chiede di darle un volto, un nome; credo sino a quando non lo affronterai, dandogli quello che ti chiede, una identità, sino ad allora continuerai a tagliarti per allontanarlo, evitando come tu dici un attacco incontrollato d' ansia. Dai un nome alla tua paura e finirà.
 
bart_brandigi
bart_brandigi il 09/11/09 alle 15:53 via WEB
Il tuo blog è sempre più visitato! Vuol dire che è un riferimento importante per sempre più persone! Complimenti!
 
anjel92
anjel92 il 09/11/09 alle 16:21 via WEB
Anche chi soffre di bulimia o anoressia e` autolesionista fai dal male a te stesso ti autodistruggi in tutti mondi ci sono patologie complesse assocciate l una con l altra ma x essere un borderline nn tutti hanno gli stessi sintomi (come si diceva riguardo la promisciuta` sessuale) Ma quando ti tagli e` vero come in uno degli ultimi commenti. Io quando mi taglio,nn sento male ma un senso di sollevio,ansia che va via.come ci puo autolesionare in parti del corpo nn visibili ci si taglia anche nei polsi e anche la cerchi di nasconerlo con bracciali,orologi per coprire le cicatrici.. X fernanda oggi il tuo blog sta in HOme page io l ho scoperto la`
 
 
fernanda.zanier
fernanda.zanier il 09/11/09 alle 22:02 via WEB
Ciao Anjel: mi farebbe piacere ti presentassi al gruppo, e se ti va, ci raccontassi di te. Grazie per l'informazione, e grazie a Libero, per il sostegno a questo blog, e a tutti voi. Vorrei anche ricordarti di non fare mai i nomi dei professionisti, perchè non è corretto. A me non piacerebbe trovare il mio nome su un blog seguito da un aspra critica: preferirei riceverle direttamente dalla persona. Puoi sempre parlare delle persone garantendo il loro anonimato no? Alla fine è quello che dici che è importante; l'attacco è sempre una cosa che ti fa solo stare peggio. Per il resto libertà assoluta, nel rispetto dei presenti e degli assenti. Ciao.
 
anjel92
anjel92 il 09/11/09 alle 16:26 via WEB
Grazie Gianna:) una cosa vorrei aggiungere che ci si puo` solamente capire tra persone che hanno lo stesso disturbo,io qundo ho avuto dei ricoveri,ho constatato qst e hai timore di lasciare la clinica la ti senti protetto,ce sempre qualcuno che si prende cura di te. Anche lo scrivere a raffica e` un impulso..
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
gianna il 09/11/09 alle 20:43 via WEB
ah si? ecco spiegato tutto!! :))
 
anjel92
anjel92 il 10/11/09 alle 16:10 via WEB
Si,fernanda hai ragione,nn so se tu possa eliminare parte di cio` che ho scritto riguardo al professore e clinica/ Lunedi 16 ho un ricovero di 1 mese in un clinica di firenze,specializzata per il distrubo di personalita` borderline/Bipolare. La clinica ha anche un sito dove ci sono tutte le informazioni necessarie. Nn so se qualcuno lo conosce ma ce un libro sul disturbo (almeno io ho trovato qst) che spiega il disturbo e inoltre utile anche per le famiglie dei pazienti . <La Personalita` Borderline Una guida clinica Di John G.Gunderson,uno dei piu` autorevoli specialisti internazionali di questa patologia raffaello Cortina editore http://www.villadeipini.it/ Spero che con qst informazioni di essere d` aiuto a qualcuno/a Io stessa spero di avere un miglioramento nella struttura ora come ora nn posso continuare cosi,a novembre scorso e` deceduto il mio compagno e` nn riesco a riprendermi e l unica cosa che ho in mente e` di raggiungerlo La clinica e` sia convenzionata che privata. Anjel
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
fernanda il 10/11/09 alle 17:45 via WEB
Anjel: Non riesco ad eliminarlo, ma non preoccuparti; se dovesse leggerti capirà e sorriderà con benevolenza. Non so cosa dirti per darti conforto, mi spiace tu sia in questa situazione di malessere. Che cosa è successo al tuo compagno? se ti va di dirmi... Grazie delle informazioni; comunque in questo blog ci sono persone che come te ci sono già passate e possono esserti d'aiuto e di conforto. Ciao :-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
gianna il 10/11/09 alle 19:19 via WEB
ciao anjel. ho letto da poco anche io qualcosa sull'argomento e conosco quello che seganli di gunderson...ma mi è sembrato ostico...te ne segnalo un altro che per me è sto più alla mia portata e anchje di consolazione, perchè l'autrice parla dei border con immenssa umanità...e ci fa sentire persone, insomma è questo:"trattamento cognitivo comportamentale del disturbo borderline di personalità" di marsha linehan e me lo ha suggerito la mia terapeuta attuale. io sto molto meglio, ora...anche se ho passato periodi d'inferno vero e proprio di cui mi ricordo solo lo stare male continuo...ma se ne esce, anjel, anche se dovrai stringere i denti...si continua...si torna a vivere anche se ora non ci credi.non importa se non hai voglia di rispondere...non sentirti obbligata a farlo, dico...mi pfa piacere trovarti qui.e basta. ciao.un abbraccio
 
bart_brandigi
bart_brandigi il 10/11/09 alle 22:21 via WEB
Ciao Anjel.Di certo non possiamo dire di essere tra quelli "che mai non fur vivi". Anche se è la sofferenza,spesso, a ricordarcelo.Non so cosa dirti, sono un po' orso.Ma avrò piacere di leggerti, se vorrai. Un caro saluto, Bartolomeo
 
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