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Percorsi del gusto a Gandino


<!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --> Il Piano di informazione locale di Vertova e della Val Gandino è un percorso di informazione che l'Italia del Gusto compie nell'alta bergamasca, al fine di conoscere e valorizzare le eccellenze delle terre alte. All'interno di questo percorso, la scoperta dei 'luoghi' del desiderio, dei piaceri del palato, è un itinerario nell'itinerario. La carovana del gusto dei giornalisti ha visitato Gandino,fermandosi per apprezzare la cucina del Ristorante Pizzeria Bar Albergo Centrale a Gandino. L'albergo Centrale, grazie alla sua posizione privilegiata in piazza Vittorio Veneto, č da oramai piů di un secolo parte della storia di Gandino in alta Val Seriana; questa posizione di centralitŕ ha giocato a favore del locale, trasformandolo nel luogo di ritrovo principale del paese. La cucina è rigorosamente di tradizione ed offre degli scampoli davvero eccellenti di stagionalità certa : l'ospitalità è improntata sulla familiarità e sulla semplicità. “Gandino ha origini che risalgono addirittura a prima del 500 a.C.. Il suo fulgore storico ha avuto inizio nel medioevo ed è proseguito nel rinascimento fino ai giorni nostri. Risale al 6 luglio del 1233 la firma dell'atto di emancipazione, con il quale il popolo gandinese acquisiva la libertà dal vincolo dei doveri feudali. A ricordo di questo episodio, viene ancora oggi conservata l'imponente pergamena (lunga ben 6,5 metri) che attesta l'affrancamento dai conti Ficieni di Bergamo, allora signori del luogo. La storia ha lasciato al paese dei piccoli gioielli di architettura e soprattutto di arte sacra, che in parte furono trafugati da Napoleone Bonaparte. E’ un antico centro dove fiorì a partire dal XIV secolo l’attività laniera che contribuì in modo decisivo alla ricchezza del borgo. Numerose sono le testimonianze dell’impianto medievale, con palazzi e chiese del XV-XVII secolo. L’arte tessile gandinese vanta anche la paternità di una pagina storica del Risorgimento italiano: le camicie rosse dei Mille di Garibaldi furono tinte proprio a Gandino. Un altro primato riguarda invece l’agricoltura: Gandino, nel 1632, fu la prima località in Lombardia dove venne seminato il granoturco (il melgòt, come viene definito nel dialetto locale). Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, trovarono rifugio a Gandino diverse famiglie di profughi ebrei stranieri, giunte in zona, in regime di domicilio coatto, già nel periodo precedente all'8 settembre 1943. Le persone coinvolte nel soccorso furono molteplici, talora agendo in modo concatenato, l'una sostituendosi alla precedente. Nonostante che la zona fosse soggetta a continui rastrellamenti, la rete di protezione si dimostrò efficace a impedire la deportazione. Come ringraziamento del generoso trattamento ricevuto, il 25 aprile 1948 un gruppo di ebrei ricoverati a Gandino durante la guerra presentò al Comune una pergamena. Molti di essi mantennero fraterni contatti con gli abitanti di Gandino. Il 9 agosto 2004, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito l'alta onorificenza di giusti tra le nazioni a Vincenzo Rudelli, Giovanni Servalli e ai coniugi Francesco Lorenzo e Maria Chiara Nodari e Bortolo e Battistina Ongaro” (wikipedia). Le iniziative della carovana del gusto si realizzano grazie al sostegno e alla partecipazione di alcune aziende locali, fra le quali vogliamo ricordare la Ser.Cat snc di Gandino, che opera nel settore della carpenteria meccanica (prodotti in lamiera e prodotti in metallo fabbricato). Partecipano anche altre la C&B Colombi srl ( opera nel settore dei sottofondi,fornendo calcestruzzi alleggeriti in opera), l'impresa edile Euroedil sas (specializzata nell'area della bioedilizia), di Cazzano Sant'Andrea e la Nuova Tessitura F.lli Bosio di Leffe.