FGCI Siracusa

Post N° 69


Il Messaggero intervista il segretario dei Comunisti italiani (9.7.07) - «I margini per Prodi sono molto stretti, direi angusti, si rischia davvero la crisi». Parola di Oliviero Diliberto, che in un'intervista al Messaggero punta il dito contro la «parte più conservatrice della maggioranza che esplicitamente con Dini ha avvertito che non voterà neanche la fiducia». Una manovra politica: «Ci sono poteri forti che hanno terminali precisi nella maggioranza e che lavorano per fare un altro governo più moderato, mentre l'attuale, pur con tutti i limiti, è il più avanzato possibile. Usano per giunta un argomento odioso: gli anziani contro i giovani, i padri contro i figli». Rivolge quindi aspre critiche all'indirizzo di Massimo D'Alema e Piero Fassino: «Vergognoso che si dicano di sinistra» e aggiunge che «questi alfieri della pensione a 60 anni dovrebbero farsi un giro per i cantieri o in alcune fabbriche e poi ne parliamo». Diliberto stoppa anche sugli scalini: «Qualunque cosa ci riporti allo scalone, anche nel giro di tre anni, non cambia nulla. Sempre scalone è: tra tre anni si andrebbe in pensione a 60 anni» e spiega quindi l'unico punto di mediazione possibile: «Un aumento dell'età pensionabile su base volontaria, con incentivi veri. Ne guadagnerebbero l'Inps, i giovani, chi rimane a lavorare perché avrebbe più reddito e più pensione. Ma dev'essere frutto di una libera scelta, questo è di sinistra. Se invece uno vuole fregare gli operai, non è di sinistra. Mi riferisco a D'Alema».